Quando Rossini scriveva in fretta

Quando Rossini scriveva in fretta Presentata la Cenerentola Quando Rossini scriveva in fretta Per la consueta serie di | conferenze introduttive agli spettacoli della stagione Urica, Rodolfo Celletti ha' presentato la Cenerentola di Rossini nella sala della Galleria d'arte moderna. Aveva già svolto questo stesso compito nel 1969, ed ha compiuto il piccolo miracolo di non ripetersi. La sua è stata una brillante carrellata attraverso l'opera, « una mostra delle pagine salienti», com'egli stesso ha detto, grazie alla felice inserzione di calzanti esemplificazioni musicali. L'oratore ha posto l'accento sulla fretta indiavolata con cui l'opera fu composta: in un mese, con ultima prova d'uno dei duetti più belli durante l'intervallo tra un atto e l'altro, la sera stessa della prima rappresentazione! Questa velocità di composizione non è affatto un difetto, come oggi si potrebbe essere portati a pensare; e Celletti ha messo bene in luce il divario di condizioni sociali e di costume artistico, che allora permetteva il successo di questi tours de force. Certamente Rossini s'aiutava come poteva, e Celletti ha ricordato come un paio d'arie di personaggi secondari siano state da lui confidate a un certo Luchetto Lo Zoppo, cioè al modesto compositore romano Luca Angolini. Giustamente Celletti ha osservato che questo ci ha privati d'una di quelle arie meravigliose che Rossini sapeva donare ai comprimari, come quella di Berta nel Barbiere o quella del Pescatore nel Guglielmo Teli. Dopo l'esposizione di Celletti, seguita con attenzione e con gusto ed accolta da vivi applausi, Giorgio Gualerzi ha presentato al pubblico alcuni degli interpreti: quelli, almeno, che finora sono sfuggiti all'epidemia d'influenza. Tra questi la protagonista, Lucia Valentini, vincitrice del recente concorso per voci rossiniane, di cui Celletti ha parlato gustosamente, e il tenore Benelli, che ha intrattenulo il pubblico su certi segreti e certe difficoltà del canto rossiniano. Il discorso ha così preso una piega molto specialistica ( Celletti è per l'appunto un emerito studioso dei problemi storici della vocalità). L'aiuto regista C. E. Crespi e il maestro Silbermann hanno poi illustrato i criteri direttivi dello spettacolo, presentato con grande successo nel giugno scorso al Théàtre Gabriel di Versailles. m. m. *

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