La malattia del sabato sera di Ugo Buzzolan
La malattia del sabato sera La malattia del sabato sera e , a o , a Nona puntata di Canzonissima. ..Però, siamo già alla nona puntata. Ancora quattro rounds e sarà finita. Coraggio, coraggio. Questo intravedere, non lontana e non irraggiungibile, la conclusione del 6 gennaio ci riempie di dolce ccfnforto. Dunque, nona puntata. Con la Goggi? Con la Goggi. Notizie allarmanti sulla sua saIute avevano gettato nell'ansia e nella disperazione l'Italia intera. La gente si chiedeva angosciata « Ma ci sarà sabato prossimo? ». E' venuta. Con un filo di voce ha detto « anch'io, come tutti gli esseri umani, ho preso l'influenza...». Frase storica. Ogni tanto tossicchiava Una partecipazione che si metteva sotto l'insegna dell'abnegazione eroica. Canzonissima è la trasmissione più importante della tv. Canzonissima e un avvenimento nazionale. Guai disertare. L'imperativo categorico è servire la causa di Canzonissima con tutte le proprie forze e, se necessario, anche tirando su dal naso. Pippo starnazza, Loretta langue, avanzano i cantanti, c'è la Zanicchi e c'è il tenore Claudio Villa che come il tenore Enrico Caruso e il tenore Beniamino Gigli intona « 'O sole mio ». Siparietto.' La Goggi ha la tosse e il regista Siena s'avventa al galoppo per immortalarne in primissimo piano il pallore da « Traviata ». Bando dice freddure terribili, si gela. Piuttosto gradevole invece — parentesi inaspettata e felice — il balletto, variazione su un canto ebraico. Il non essere sul clima solito del film-rivista di Hollywood 1940 è una nota positiva in partenza. L'abilità dei danzatori fa il restò. Si ritorna ai cantanti, agli applausi a macchinetta. Canta Marcella, dalla testa cespugliosa. Canta di Capri aggrappato al microfono. Sotto le telecamere, dll'arrembaggio, per offrire nei dettagli Peppino mentre squassa, con rapidi colpi la capoccia. Batti-, mani, molti. A comando. Pippo starnazza. E' in arrivo un ospite d'onore: Luigi, o Gigi, Proietti. Un vulcano. Ci dà dentro senza risparmio, ah, la Rai mica ha sprecato i suoi soldi, una volta tanto. Proietti non è uno di quelli che si prestino gentilmente, con sufficienza. Si butta a capofitto nella mischia e si salvi chi può. Canta, balla, piroetta, imita, suona, ruzzola. Una generosità mai vista. Un impeto scoppiettante esuberante, straripante, al punto che si è tentati di raccomandargli di non esplodere, di non prenderla in modo così eccitato. Lo spettatore si diverte e soprattutto resta k. o. Più degna di figurare nello straziante atto quarto della « Bohème » che a Canzonissima, la Goggi presenta Sacchetto Marisa e Di Bari Nicola. Stringe i denti, non sviene, anzi sorride. Appena accenna a tossicchiare. Ammirevole, stoica l'agazza. Le daranno una medaglia? Interviste ai campioni di tiro al piattel'.o — e sono sempre tra le interviste più impacciate che compaiono in tv — ed ecco il secondo ospite d'onore. NnMdBmdcmbgVhèrf Nientemeno che... no, calmi, non c'è da agitarsi: è Enrico Montesano che ci parla di domestiche c baby-sitters. Bravo, vivace volonteroso, ma un po' lunghetto. Non si decideva mai a sgombrare il campo. Grandi applausi, comunque. Canzonissima distribuisce milioni e applausi, c'è gloria per tutti. Ancora quattro puntate. La Vitti ha dato forfait, Gassman ha il fiato grosso, la Goggi è smalazzata. Alla fine rimarremo con il solo Baudo? * * La rassegna dei cartoons francesi si sta rivelando una delle migliori di Mille e una sera. E' un peccato che questa eccellente rubrica a cura di Mario Accolti Gii, con la consulenza e la presentazione di Gianni Rondolino, venga soffocata dalla straripante concorrenza di Canzonissima. D'altra parte offre alla cagnara dello show del sabato un'alternativa assai valida, dove cultura e divertimento, schietta comicità e raffinata intelligenza firmano ogni volta uno spettacolo stimolante: gli affezionati sono calcolati in almeno 600 o 700 mila, il che, tenuto conto dell'attrazione del « nazionale », costituisce già una platea cospicua. La prima puntata dedicata alla Francia si occupava di Grimault e della sua scuola. Quella di ieri era intitolata Come ridono i francesi e, mentre la settimana scorsa accanto all' humour, c' era un'ampia vena sentimentale, stavolta dominavano ironia e satira in cortometraggi ricchi di mordente, di spirito, di estro grafico, da Pappe al celebre Chaval. Tra l'altro — l'abbiamo già detto e lo ripetiamo — una « apertura » salutare per i ragazzi abituati, specie al cinema, ad essere ingozzati con i troppo convenzionali film della fabbrica Walt Disney, ormai svuotati di ogni originalità. Sabato prossimo, il terzo capitolo, all'insegna allettante dell'umorismo nero. * * Stasera sul « nazionale » terzo episodio de L'educazione sentimentale, da Flaubert, che sino ad ora ha suscitato limitati entusiasmi. Sull'altro canale Tutto Jerry, uno special girato quest'estate in occasione di un'esibizione di Jerry Leiois in Versilia. Radio: sul « nazionale » alle 21 e 15 Libri-stasera e alle 21,45 Pianista Ranki (musiche di Liszt); sul «secondo» alle 13,35 Alto gradimento; sul « terzo » alle 12,20 Teatro musicale ed espressionismo (Schònberg e Berg), alle 14 Musiche di Bach e Schubert, alle 15 e 30 Madre coraggio di Brecht (seconda parte). Ugo Buzzolan
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