Tensione ieri a Casale per uno sciopero e un processo contro dodici dimostranti di Remo Lugli

Tensione ieri a Casale per uno sciopero e un processo contro dodici dimostranti Strascico di un episodio accaduto l'anno scorso Tensione ieri a Casale per uno sciopero e un processo contro dodici dimostranti Sul banco degli imputati (per blocco stradale c manifestazione sediziosa) sindacalisti, operai e studenti - Il Consiglio comunale, giorni fa, aveva approvato un ordine del giorno di solidarietà con gli accusati - Il pubblico ministero ha chiesto un mese di reclusione per due imputati ; 1 (Dal nostro inviato speciale» Casale. 30 novembre. Uno sciopero e un processo hanno detcrminato, oggi, una certa tensione in città. Sono state giudicati- dodici persone, sindacalisti, operai, studenti, imputati di blocco stradale, arida e manifestazioni sediziose e radunata sediziosa. I fatti erano accaduti il 1" aprile 1971 nel cor- | so d'una manifestazione in appoggio ai dipendenti della frazione Bonzano Legnami, che scioperavano per ottenere miglioramenti economici. Era da un po' di tempo che, in vista dell'odierno evento giudiziario, si andava creando un clima di nervosa attesa. Una decina di giorni fa il Consiglio comunale aveva approvato un ordine del giorno di solidarietà ai dodici imputati. E. dall'inizio della settimana, sui muri cittadini avevano incominciato a comparire manifesti di vari organismi di sinistra, sempre in appoggio agli uomini che oggi dovevano essere giudicati. Poi le tre organizzazioni sindacali — Cgil, Cisl e Uil — avevano indetto per questa mattina uno sciopero di tut-\te le categorie dell'industria, dalle 8 alle 12, che si affiancava a quello che i metalmeccanici avevano già fissato. I tre sindacati avevano programmato, per questa mattina, due cortei che sarebbero dovuti confluire in piazza Martiri per un comizio. Il questore di Alessandria ieri sera non ha autorizzato il discorso in questa piazza, per ragioni di ordine pubblico, e ha spostato il comizio in piazza San France- ! sco, che e più periferica, ! Era- anche questo, un mo , tivo di malcontento e di i preoccupazione. Ma tutto s'è ' svolto regolarmente, ' Tutto questo avveniva nel la mattinata, cioè nelle stesse ' ore in cui il giudice Porta s: ; accingeva a presiedere il pro : cesso ai dodici imputati de! 1 posto di blocco avvenuto il l0 aprile 1971. Alle 11, subito | dopo avere dichiarato aperta , l'udienza, il presidente Porta j ha ietto una dichiarazione: : « Intorno a questo processo 1— egli ha detto — è stuto creato artificiosamente un dima di intimidazione e di so pruf1 azione. Sia ben chiaro che ìa magistratura giudica con la massima libertà, al di \fuori e al di sopra di ogni inammissibile interferenza e intromissione e incurante dei comizi e delle manifestazioni di piazza. Il tribunale era composto dai giudici consiglieri Paolo Velletn t Maria Rita Verardo, dal pubblico ministero Giampaolo Goreui e eia] cancelliere Rosario Torrese. Gli imput: '.i — Angelo Migliora, 30 anni, sindacalista segretai rio provinciale della FileaCgil di Alessandria; Giovanni Curato, 27 anni; Ferdinando Varvello, 26; Alberto Ferrerò, 23; Renato Gagliardin:, 27; Salvatore Sanzone, 30; Guai- fiero Tacchino, 36; Guglielmo Cavalli, 28; Benito Domenico I Màrin, 33; Claudio Debetto, ' Federico Bertana, 32 — difesi I dagli avvocati Bori. Safflrio e ( Ponti di Casale. Guidetti Set ; ra di Torino e Baccioli di Gross;to, hanno sostenuto di : non avere costituito n bloc- I co stradale: il traffico, secon- I do loro, quel mattino fu in-28: Luciano Bortolotto, 26; terrotto a causa delie molte persone che erano affluite davanti alla fabbrica. Sono stati sentiti una ven Una di testimoni, in genere persone che, a bordo di auto e camion, avevano subito l'interruzione del transito. Uno di questi. Giuseppe Famiglietti, 42 anni, nativo di Frigento i Avellino I, e stato arrestato in aula, su richiesta del pubblico ministero, perché negava di avere visto un corteo, cosa che invece aveva affermato e sottoscritto in sede di istruttoria. Dopo che sono stati escussi tutti gli altri testi, il presidente io ha fatto richiamare per dargli la possibilità di ritrattare l'affermazione. E infatti, quando s'è ripresen tato in aula, il Famiglietti ha detto che prima si era sba gliato: quel giorno vide il corteo, tuttavia, ha precisato, sufficienza di prove per tutti , dal reato di blocco stradale, ! L'assoluzione per Migliora e 1 per Sanzone dal reato di or-i dimostrami non gli impedirono in alcun modo il passaggio. Il pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione per in- ganizzazione di riunione, e la condanna ad un mese di arresto e diecimila lire di ammenda per Migliora e Tacchino per il corteo non autorizzato. Poi, il Tribunale s'è riunito in camera di consiglio. Remo Lugli | n 1 ' Casale. imputali Yloisio)

Luoghi citati: Alessandria, Avellino, Casale, Frigento, Torino