Che decide la Cee per gli zuccherieri di Eugenio Scalfari

Che decide la Cee per gli zuccherieri NOTE D'ECONOMIA Che decide la Cee per gli zuccherieri Roma, 25 novembre. L' arrivalo oggi a Roma un funzionario della Commissione economica della Cec per discutere col governo italiano te in particolare col ministro dell'Industria) un problema molto delicato. Si tratta dell'industria dello zucchero. I funzionari della Commissione hanno infatti accertato, dopo una minuziosa indugine che per certi uspelti è sconfinata addirittura nel giallo, che il mercato europeo dello zucchero c ferreamente dominato da un cartello di imprese bclghc. italiane, francesi c tedesche, il quule ha sistematicamente violato le regole della concorrenza e pesantemente sfruttato i consumatori. La scoperti) dei funzionari della Cee può stupire forse molta gente negli altri Paesi della Comunità, ma è invece addirittura ovvia per l'opinione pubblica italiana, la quale è informata da almeno 60 anni dell'esistenza di un cartello zuccheriero in Italia e delle sue malefatte. La prima documentata denuncia fu juttu nel 79/3 du Edoardo Giretti, un liberista radicale, in un libro intitolato « I trivellatori della nazione ». Questi trivellatori erano, a quell'epoca, i proprietari fondiari, i siderurgici e gli zuccherieri, tutti beneficali da proibitive protezioni doganali sulle spalle della comunità nazionale. Dopo Giretti vennero De Vili De Marco, Luigi Einaudi e, infine, ultimo in ordine di tem¬ po. Ernesto Rossi. Risultalo: zero. Creato il Mercato connine europeo e ridotte e poi annullate le protezioni doganali, la rendila degli zuccherieri e risorta dalle ceneri con la costituzione di un cartello europeo che la Commissione della Cec vorrebbe ora multare e sciogliere. Ma l'aspetto singolarissimo di tutta questa storia è il seguente: per quanto riguarda le industrie degli nitri Puesi della Comunità, la Commissione della Cee prevede multe abbastanza pesanti, in proporzione alle infrazioni che ciascuna di esse ha commesso; invece le multe saranno più lievi per le industrie italiane. Perché? Semplice: perché, nel caso nostro, le infrazioni non le hanno conimene le industrie, ma addirittura il governo, con una legislazione e un sistema amministrativo che sembrano fatti apposta per costringere gli zuccherieri a guadagnarci su. Naturalmente, per chi è esperto di queste faccende, è chiaro che il governo ha agito in quel modo sotto la pressione degli stessi zuccherieri. Ma il fatto comunque rimane: è il governo italiano ad aver violato la concorrenza comunitaria e ad avere incoraggiato gli industriali zuccherieri a tuglìeggiare i consumatori. Dopo il gran parlare di riforme, ci si è scordati di fare almeno questa, che stava scrìtta sull'agenda dal 1915. Eugenio Scalfari

Persone citate: De Marco, Edoardo Giretti, Ernesto Rossi, Luigi Einaudi

Luoghi citati: Italia, Roma