Contrasto fiamminghi-valloni mette in crisi il governo belga di Vittorio Zucconi

Contrasto fiamminghi-valloni mette in crisi il governo belga Eyskens ha presentato al re le dimissioni Contrasto fiamminghi-valloni mette in crisi il governo belga La maggioranza francofona di sei comuni (3500 abitanti in tutto) vuole essere staccata da una provincia delle Fiandre - Si parla di elezioni anticipate (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 23 novembre. I 3500 abitanti di sei comuni hanno fatto cadere il governo belga: ieri, il primo ministro Gaston Eyskens, leader di una coalizione di centro sinistra, ha presentato al re le dimissioni del gabinetto. Baldovino le ha accettate in serata, dopo intense consultazioni. I 3500 «killers del Centro Sinistra» (come li definisce il giornale dei liberali) sono gli abitanti della regione dei Fourons, un minuscolo territorio di sei comuni staccato dal 1968 dalla provincia di Liegi (vallone, cioè di lingua francese) e aggregato al Limburgo (fiammingo, cioè di lingua olandese). Quella decisione ha da allora condizionato e avvelenato la vita politica del paese: un referendum ha mo- strato che 1*81 per cento dei Fourons vorrebbero ritornare con Liegi, ma il governo non può alienarsi le simpatie dei fiamminghi che ormai rap-presentano la parte dominan te del paese. Dal focolaio del Fourons l'infezione si diffonde periodicamente a tutto il Belgio riac- cendendo la febbre tra le due Icomunità del paese: poiché i partiti maggiori (il democri- stiano e il socialista) sono a loro volta divisi tra fiamminghi e valloni l hanno ad esempio segreterie sdoppiate) l'irritazione di un gruppo porta alla caduta del governo. E' quello che è accaduto oggi: vi leaders etnici, la cui divisione impedisce il funzionamento della coalizione. E' una democristiani e socialisti so-no dilaniati all'interno dalle reciproche accuse dei rispetti-cortine di ferro e Bruxelles si vanta di essere il polo d'attrazione dell'Europa unita. Il premier dimissionario era al governo dal gennaio scorso: le trattative durarono allora 65 giorni e, al centro, furono, ancora una volta, i rapporti fra i cinque milioni di fiam minghi e i quattro milioni di valloni. Accanto al problema dei Fourons ne esiste anche uno bruxellese; la capitale (che è in realtà un mosaico di 19 comuni) è in prevalenza di lin- situazione che gli osservatori neutrali non esitano a definire grottesca, soprattutto mentre si tratta per abbattere le gua francese, ma è incorpora ta in una regione fiamminga, il Brabante. Ora i «19 comuni che formano Bruxelles» stanno tentando (dicono i belgi di lingua olandese) di allargarsi a macchia d'olio. Purtroppo, l'odio fra le due comunità del paese sembra aumentare: alle ultime elezio ni politiche (lo scorso novem bre) i partiti oltranzisti fran cofoni e fiamminghi raddop¬ piarono i loro voti a spese dei partiti tradizionali. Se la crisi non si risolvesse rapidamente e si dovesse dunque ricorrere a nuove elezioni anticipate (l'ipotesi è avanzata molto se-. riamente), gli osservatori at- \tendono un nuovo progresso | degli ultras. Vittorio Zucconi jI

Persone citate: Eyskens, Gaston Eyskens

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Europa