Cessato l'allarme per il tifo ma continua la vaccinazione

Cessato l'allarme per il tifo ma continua la vaccinazioneMigliora la situazione a Catanzaro e Limbadi Cessato l'allarme per il tifo ma continua la vaccinazione Le indagini mediche affermano che la malattia non è causata da acqua infetta, ma da contatti umani - Un appello a rinnovare impianti sanitari decrepiti (Dal nostro corrispondenteì I Catanzaro, 23 novembre. | Il focolaio epidemico di | tifo registratosi in questi giorni a Catanzaro è in fase di esaurimento mentre la gastro-enterite batterica da colibacilli che ha colpito parte della popolazione nel comune di Limbadi non desta più motivi di preoccupazione. Questo in sintesi il quadro della situazione nei due centri che il direttore del laboratorio provinciale di Igiene e Profilassi dott. Massimiliano Pregoni ha presentato stamane ai giornalisti durante una conferenza stampa. Le prove di laboratorio e le analisi eseguite fanno cadere pertanto l'allarme creatosi soprattutto nel comune di Limbadi. La presenza di colibacilli nel sangue di alcuni ammalati ha portato infatti ad escludere la presenza di germi di tifo e paratifo e a considerare i casi registratisi come forme di gastro-enterite batterica. I casi di tifo registratisi invece a Catanzaro restano circoscritti nella zona di Vincenzale, ove l'acqua potabile nei giorni scorsi è risultata inquinata in seguito alle infiltrazioni avutesi fra rete idrica e fognante. Il guasto comunque è stato riparato e allo stato attuale non esistono motivi di preoccupazione per gli altri rioni della città, ove l'acqua, dalle analisi eseguite, risulta potabile. I pochi casi di tifo avutisi in questi giorni sono stati determinati non dall'acqua, come ha tenuto a precisare il direttore del laboratorio dott. Pregoni, ma da contatti inter-umani e la ampia distribuzione di enterovaccino tifico in corso presso l'ufficio sanitario di Catanzaro ha soprattutto carattere cautelativo. Nel pomeriggio di domani a Limbadi avrà luogo una riunione per un esame globale della situazione, alla quale parteciperanno l'assessore regionale all'Igiene dottor Latella, il medico provinciale dott. Giuttari, il dottor Pregoni e gli amministratori locali. L'assessore regionale all'Igiene e Sanità dott. Latella ha poi rilasciato alla stampa le seguenti dichiarazioni: « A parte il problema specifico, occorre guardare più a fondo e dire che abbiamo in Calabria impianti decrepiti, costruiti con siste- mi quasi pionieristici e che e necessario un grosso impegno da parte dello Stato per porre rimedio a tale situazione fino a quando le Regioni non avranno poteri più ampi e vasti anche dal punto di vista economico ». « In Calabria — ha continuato Latella — non abbiamo inquinamenti causati dalle industrie perché non esistono industrie, ma abbiamo altri problemi altrettanto gravi che riguardano la salute del cittadino: abitazioni malsane, fogne a cielo aperto, smaltimento dei rifiliti solidi urbani. Tutto il problema va affrontato in maniera radicale ». g. g.

Persone citate: Giuttari, Latella, Massimiliano Pregoni