Poste bloccate in tutta l'Italia di Giancarlo Fossi

Poste bloccate in tutta l'Italia Martedì prossimo Poste bloccate in tutta l'Italia Confermato lo sciopero dei 100 mila postelegrafonici - Situazione grave a Milano per agitazioni locali - Statali annunciano altre astensioni dal lavoro (Nostro servizio particolare) Roma, 23 novembre. Poste e Telegrafi resteranno bloccati per ventiquattro ore, martedì prossimo, in seguito allo sciopero dei centomila postelegrafonici, confermato questa sera dai loro sindacati (Cgil, Cisl e UH). Seguiranno altre astensioni (articolate per regione), con modalità da definire, che nel giro di pochi giorni determineranno una completa paralisi delle poste, proprio nel periodo di più intenso traffico per le feste natalizie e di fine anno. I depositi degli uffici postali e delle stazioni già rigurgitano di corrispondenza inevasa — raccomandate e espressi, centinaia di tonnellate di pacchi — e le previsioni degli esperti ministeriali sono pessimistiche. Soprattutto a Milano, dove sono in corso astensioni dal lavoro per il mancato accoglimento di pressanti richieste economiche e normative, la situazione sta assumendo aspetti preoccupanti, quasi drammatici. L'amministrazione postale sta riducendo sensibilmente gli introiti a causa del disservizio (soltanto l'agitazione di martedì provocherà una perdita di circa tre miliardi di lire), e rilevanti conseguenze si cominciano ad avvertire, all'esterno, nei diversi comparti economici. II «blocco» dei servizi a Milano, e i possibili modi per risolvere la vertenza, saranno discussi il 29 novembre in un incontro convocato oggi dal ministro Gioia con i sindacati nazionali dei Postelegrafonici. Non si esclude che il discorso venga allargato alla controversia riguardante tutti i postelegrafonici e al piano di astensioni. Anche gli statali, dopo lo sciopero di ieri e di oggi, proseguiranno la «pressione sindacale» con varie agitazioni nel mese di dicembre. Un programma sarà definito dalle federazioni del settore in riunioni congiunte, fissate per lunedì e martedì, per sollecitare l'accoglimento di precise richieste economiche e normative già presentate al governo. Verso la ripresa della lotta «a breve termine» sono orientati anche i dipendenti degli enti parastatali (Inps, Inam, Inail, Enpdep, Enpas, Gescal, Istituti case popolari, Croce rossa italiana, Enal eccetera). gpvstvmmpggqsnisd 11 tempi e le modalità dovreb j bero essere definiti in un in contro tra le federazioni aderenti alla Cgil, alla Cisl e alla Uil. «Afai la categoria avrebbe pensato — ha dichiarato il se- gretario generale della Federpubblici Cisl, Ponzi — di dover nuovamente ricorrere allo sciopero quando, dopo quattro anni di trattative tra governo e sindacati, era finalmente approdato in Parlamento un disegno di legge impostato su una serie di deleghe per la classificazione degli enti, lo scioglimento di quelli superflui, la revisione su base unitaria dello stato giuridico dei dipendenti ». E' stato sospeso lo sciopero nelle aziende private del gas indetto per il 29 novembre, in seguito a una convocazione disposta dal ministro del Lavoro Coppo, sempre per il 29, al fine di facilitare la ripresa delle trattative sul nuovo contratto di lavoro. Per lunedì è confermato l'incontro al ministero per la vertenza degli edili, mentre i negoziati per i contratti dei metalmeccanici privati e a partecipazione statale proseguiranno direttamente fra le parti nei primi giorni della prossima settimana. Giancarlo Fossi

Persone citate: Gioia, Inam, Lavoro Coppo

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma