Sciopero di due giorni in ogni tipo di scuola di Felice Froio

Sciopero di due giorni in ogni tipo di scuola Il 6 e 7 dicembre (venerdì 8 è festa) Sciopero di due giorni in ogni tipo di scuola Bloccate le materne, le elementari, le medie, le secondarie - La decisione di sciopero presa da tutti i sindacati (per la prima volta uniti) - Revocate le agitazioni regionali Martedì incontro da Scalfaro: sindacati pessimisti (Nostro servìzio particolare) Roma, 23 novembre. Sindacati autonomi e confederali hanno raggiunto l'accordo per condurre unitariamente la vertenza della scuola in ogni ordine, dalle materne alle elementari, alle medie, alle secondarie. La prima decisione comune è stata presa stamane: tutti gli insegnanti s'asterranno dalle lezioni il 6 e 7 dicembre. Sono stati però revocati gli scioperi articolati re* gionali e quindi domani in Piemonte e Val d'Aosta (era il loro turno) si farà lezione. I due giorni di sciopero unitario — mercoledì e giovedì 6 e 7 dicembre — precedono la festa dell'Immacolata dell'8 dicembre, che cade di venerdì. In pratica, viene sconvolta l'intera settimana. L'anno scolastico che avrebbe dovuto svolgersi regolarmente (è stato approvato appositamente un decreto legge) va avanti in un disordine crescente. L'accordo raggiunto stamane è il frutto di numerosi incontri, che si sono succeduti per alcuni giorni. I vertici sindacali hanno dovuto cedere alla volontà della base: da tutta Italia giungevano a Roma migliaia di appelli per un'azione unitaria. L'iniziativa, per ora, è limitata alla vertenza in corso, tant'è vero che i dirigenti dei vari sindacati, martedì 28 novembre, andranno separatamente dal ministro Scalfaro; autonomi e confederali presenteranno ciascuno la propria piattaforma rivendicativa. Al termine della riunione abbiamo chiesto ai dirigenti nazionali del Sasmi (il maggiore degli autonomi) e della Cgil di spiegarci il significato dell'accordo; essi hanno tenuto a distinguere tra azione comune e politica comune. Il segretario del Sasmi, professor Vincenzo Rienzi, ha dichiarato: «Siamo finalmente riusciti ad unificare, almeno nell'azione, sindacati autonomi e confederali. Questo darà più forza e mordente alla categoria, che è ormai al limite della sopportazione. Se non si vogliono aumentare i disagi della scuola, già troppo tormentata, bisogna che il governo venga incontro alle aspettative del personale. Noi siamo decisi ad andare fino in fondo, anche con scioperi più massicci. L'accordo di oggi, oltre a raggiungere un'azione unitaria, si propone di trovare punti comuni, che tutti i sindacati porteranno avanti. E' da escludere, per ora. che questo I preluda ad una futura unificazione». Il prof. Eugenio Capitani della Cgil - Scuola; «Abbiamo raggiunto un impegno comune, che risponde concretamente alle richieste della categoria, che chiedeva un momento unitario di pressione sul governo, sordo alle richieste del personale». «Il fatto che confederali e autonomi — ha aggiunto — presentino proprie piattaforme rivendicative vuol dire che rimangono immutate le rispettive posizioni. Non potevamo rinunciare ai temi di fondo della nostra politica scolastica: diritto allo studio, occupazione intellettuale, libertà d'insegnamento così com'è sancita dalla Costituzione, nuovo sistema retributivo, un nuovo modo di fare scuola e di gestirla. Invitiamo tutta la categoria a riflettere su quésto confronto con gli autonomi e a scegliere. In questa prospettiva è il senso dell'importanza dell'accordo». I dirigenti sindacali sono pessimisti sull'incontro del 28 con Scalfaro. Hanno chiesto che il ministro «abbia dal go verno ampia delega a trattare», per evitare di prolungare la trattativa, ma ritengono che sarà un incontro interlocutorio. II Senato accademico dell'Università di Roma s'è riunito stamane per esaminare la situazione delle varie facoltà, dove appaiono maggiori le carenze di attrezzature e di personale docente, con particolare riguardo a quella di scienze naturali, dove il preside e alcuni docenti hanno fatto sapere come le difficoltà che si oppongono all'apertura dei corsi potrebbero condurre alle loro dimissioni. Al termine della riunione, durata quattro ore, il rettore e il Senato accademico hanno deciso di autorizzare, in via provvisoria, la ripresa dei corsi e delle attività didattiche, per l'anno '72-73, nelle facoltà e nei corsi di laurea per i quali lo svolgimento delle lezioni sia ancora materialmente possibile. Si sono riservati di esaminare la situazione ogni mese, in relazione a quanto sarà prospettato ai singoli pre- sidi- Felice Froio

Persone citate: Eugenio Capitani, Scalfaro, Vincenzo Rienzi

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Roma, Val D'aosta