E' l'amante l'assassino, ma la donna aveva teso un "agguato,, al marito? di Francesco Fornari

E' l'amante l'assassino, ma la donna aveva teso un "agguato,, al marito? Ha troppi segreti il "giallo,, di Casatenovo in Brianza E' l'amante l'assassino, ma la donna aveva teso un "agguato,, al marito? Le indagini hanno accertato che il giovane Corbetta ha ucciso il Pulici, ma quest'ultimo era stato drogato? Il delitto fu premeditato? - Angiolina Mutti è sempre al centro del dramma e forse i nuovi esami sui cadaveri potranno decidere della sua sorte - Per ora è indiziata di reato (Dal nostro inviato speciale) Casatenovo, 22 novembre. In un reparto del neurodeliri dell'ospedale Niguarda di Milano. Angiolina Mutti, moglie e amante dei due uomini morti in circostanze drammatiche una settimana fa. attende le decisioni del magistrato che si recherà da lei la prossima settimana. E' indiziata di reato: corre il rischio di essere incriminata per favoreggiamento nell'omicidio del marito. Perché ormai non ci sono più dubbi: gli inquirenti mantengono il più rigoroso riserbo, ma le indagini hanno accertato che Andrea Pulici è stato assassinato da Giancarlo Corbetta, il giovane amante della donna. Vi sono ancora punti oscuri: i carabinieri non escludono che il delitto sia stato premeditato. Si attende l'esito degli esami istologici sui resti del Pulici per stabilire se l'uomo è stato drogato, come molti elementi emersi nel corso delle indagini fanno supporre. Il perito settore, prof. Antonio Pomari, ha chiesto trenta giorni di tempo. Ma tiene costantemente informato il sostituto procuratore della Repubblica di Lecco, dott. Tommaselli, che conduce l'inchiesta. « Si tratta di indagini complesse — dice il prof. Fornari — esiste una certa probabilità tecnica che avvalora questo sospetto, ma la ricerca richiede una estrema minuzia ». Ogni decisione del magistrato nei confronti di Angiolina Mutti è conseguente al risultato di questi esami. La donna può essere complice di un disegno criminoso architettato con l'amante, oppure soltanto spettatrice terrorizzata dell'assassinio del marito. C'è la testimonianza del figlio, il piccolo Roberto, di cinque anni, che quella tragica notte ha assistito ai dramma, ed è proprio questa la parte più dolorosa di tutta la storia. Roberto è stato spettatore di uno spettacolo di violenza che lo ha sconvolto. Ogni mattina i parenti lo accompagnano all'asilo, ma Roberto non gioca con gli altri bimbi. Sta in un angolo e non parla. Se le indagini hanno fatto luce almeno a grandi linee sull'omicidio del Pulici, molti dubbi e perplessità suscita ancora la morte del Corbetta. Gli inquirenti ritengono che il giovane, in preda al rimorso o terrorizzato dall'idea di esser scoperto e di finire in prigione, si sia gettato sotto il treno. Ma vi so¬ no molti particolari che contrastano con questa ricostruzione dei fatti che, comunque, appare sinora la più attendibile. Anche in questo caso si spera che gli esami di laboratorio sui reperti prelevati dal cadavere durante la seconda autopsia ordinata dal magistrato, possano chiarire gli ultimi dubbi. Chi potrebbe altrimenti aver assassinato il Corbetta? Fin dal primo giorno gli inquirenti non hanno escluso la possibilità che esista un terzo uomo ai margini di questa drammatica ed incredibile vicenda. « Forse ci troviamo di fronte a due delitti », aveva detto lunedi il dott. Tommaselli. E l'ipotesi non può ancora essere esclusa. « Tutti i dubbi sono validi » ripete il magistrato. Sulla sua scrivania si am- mucchiano i rapporti dei carabinieri: molte circostanze sono state chiarite, parecchi interrogativi sono già risolti. | Ma, !o dicono anche gli in| quirsnti, forse è prematuro trarre conclusioni. Il marito assassinato, l'amante (forse) suicida. Angioj lina Mutti è rimasta sola. ! Chi è questa donna la cui I figura giganteggia al centro | di questa losca storia? A RoI goredo, il paese in cui è an- j I data ad abitare dopo le noz- i I ze, la gente preferisce non | i parlare. « Adesso sarebbe fin j j troppo facile criticare — dice un giovanotto — ma pri- \ I ma nessuno poteva dire maj le di lei ». Ed è vero, lo af| fermano anche i fratelli del Pulici. « Nostra cognata non ha mai dato scandalo. Quando abbiamo saputo da Andrea che aveva un amante, che se l'intendeva col Corbetta, siamo caduti dalle nuvole. Non l'avremmo mai sospettato ». Non una maliarda, dunque, j ma una donna giovane, piena di vita, alta, formosa, piacente. Il tipo che si fa guar o n i l i . - o o ei o o n: à a dare. Tutto il giorno dietro il banco del bar, esposta ai complimenti degli avventori. Battute scherzose, allusioni. La relazione del Corbetta era nota a molti. Ma solo in seguito ad una scenata, un violento battibecco avvenuto nel bar fra il marito e il giovane. « La causa di tutto è lei » affermano i cognati. Il marito (scoperta la tresca) l'aveva perdonata, aveva creduto alle sue promesse. Invece, Angiolina Mutti ha continuato ad incontrare l'amante. « Non volevo, ma Giancarlo mi costringeva », ha détto la donna agli inquirenti. Nessuno le crede. « Poteva chiedere aiuto jid Andrea, a noi. Ci avremmo pensato noi a sistemare le cose », dicono i cognati. Ne parlano freddamente, senza astio. La ritengono responsabile della morte del marito. « Forse anche qualcosa di più », afferma Angelo Pulici. E preferiscono non parlarne. A Perticato, una frazione di Mariano Comense, abitano i suoi genitori e i due fratelli più giovani. Siamo andati a trovarli. Un alloggio misero, al pianterreno d'una vecchia cascina. Paolo Mutti, 59 anni, il padre, da 11 anni paralizzato su una sedia a rotelle per un infortunio sul lavoro. « Ero minatore in una cava di pietre vicino a Bergamo. Una frana mi ha conciato cosi ». La madre. Maria, di 55 anni, ci parla di Angiolina. « Una brava ragazza. Come ha potuto fare una cosa simile? Se ha sbagliato però è giusto che paghi». In questa cucina, sabato scorso, i genitori e i sei fratelli della donna hanno discusso a lungo. « Santina era tornata dall'ospedale — dice la madre —, Angiolina le aveva confidato che quella sera il Corbetta e il marito avevano litigato. Una cosa terribile. Che cosa dovevamo fare? E' mia figlia, ma quando uno sbaglia, deve pagare ». Cosi han no deciso di informare i caabinieri e le indagini, che e e I fjno a quei momento segna r- ; vano n passo, hanno preso la giusta direzione. Francesco Fornari | | j!I|III Casatenovo Brianza. La sorella e il fratello di Giancarlo Corbetta (Foto Moisio)

Luoghi citati: Bergamo, Casatenovo, Lecco, Mariano Comense, Milano, Perticato