La nuova rotta di Heath di Mario Ciriello

La nuova rotta di Heath ESPERIMENTI PER UNA POLITICA DEI REDDITI La nuova rotta di Heath II primo ministro britannico, giunto al potere con un programma di "laissez faire", è realisticamente passato a misure dirigistiche per contenere l'inflazione e rilanciare l'economia - Ha deciso un blocco d'almeno 90 giorni su prezzi, salari, dividendi, e avviato un difficile dialogo con imprenditori e sindacati - I ministeri collaborano con i consumatori: buoni i risultati (Dal nostro corrispondente) Londra, novembre. «C'era una volta un primo ministro che voleva ridurre l'attività del governo allo stretto necessario, che non voleva soccorrere le industrie claudicanti ed esortava i cittadini a fare più assegnamento su se stessi che sullo Stato... ». Sembra una favola, ed è invece storia di oggi. Quel primo ministro è Edward Heath. « Perché gli uomini politici non dovrebbero cambiare? — disse Churchill — Dopotutto, sono uomini »: così ha fatto Heath, in cui è diffìcile riconoscere da qualche mese l'inflessibile «rivoluzionario tory» del '70 e del '71. Il suo nuovo atteggiamento non nasce da una diversa filosofia, ma dalla constatazione che, particolarmente in un paese democratico, la politica è l'arte del possibile. Ci sono parecchie somiglianze fra il « caso Nixon » e il « caso Heath ». Alcuni temevano che Nixon riaccendesse la «guerra fredda», il Presidente passerà invece alla storia per le sue ricon- emozioni con Pechino, Mosca e forse con Hanoi; si vedeva in lui l'alfiere della lìbera iniziativa, e sta risanando l'economia con misure da pianificazione. Non mancano tuttavia le differenze. Nixon è sempre stato un pragmatista, Heath è stato costretto a diventarlo. Questo premier, che ancora lo scorso anno predicava con fervore da apostolo un conservatorismo quasi calvinista, all'insegna della «effìciency», partì con un'ideologia e fece del suo meglio per attuarla; ma l'impresa si è rivelata troppo ardua e pericolosa. Heath diceva: «L'Inghilterra fu crudelmente colpita dalla guerra mondiale, dall'inflazione e dalla depressione del '31. Come risultato, il Paese ha assunto sempre più un atteggiamento collettivistico. La gente ha preso l'abitudine di rivolgersi per ogni cosa al governo, con conseguenze debilitanti... ». Quindi, si arrangiassero da sole le industrie in crisi, chiamate con scherno le « anatre zoppe »: si allettassero con concessioni fiscali i più intraprendenti; si trasformasse il Welfare State da panacea universale in strumento più selettivo. I sindacati avrebbero dovuto accettare la nuova legge per disciplinare gli scioperi; se però avessero preferito la guerra, il governo avrebbe accettato la sfida. Quanto all'inflazione, prevedeva solo controlli « volontari »: il male sarebbe comunque sparito nel risanamento generale dell'economia. Non è amato Erano i giorni in cui,- fra svdorioteselemVavanosen t i , a . n o o : a e lio ae atlo. epinsb il a iui tories, circolava una sarcastica battuta: « E' vero che il nostro capo intende aderire alla razza umana? ». Adesso la battuta circola ancora, lo schivo e altero Heath rimane un leader non amato; ma la sua metamorfosi politica è sorprendente. Le « anatre zoppe » non sono più abbandonate al loro destino, e al vertice europeo di Parigi Heath si è battuto come un mastino per una politica comunitaria di aiuti alle regioni depresse. Uscito malconcio dallo scontro con i sindacati, ha aperto con loro un dialogo sulla direzione economica del paese: dialogo rimasto sterile, ma che potrebbe essere ripreso. Infine, con gesto da prestigiatore, ha imposto per 90 giorni, e forse altri 60, un blocco totale dei redditi di lavoro, dei prezzi, dei fìtti e dei dividendi. Quando Heath annunciò ai Comuni il draconiano provvedimento, Powell, leader di quella destra tory che ancora crede in un laissez faire di vecchio stampo, gridò sconvolto: « Primo ministro, ha perduto la ragione? » (il laburista Healey commentò invece sprezzante: « E' l'ultimo colpo di questo giocatore d'azzardo »). La diagnosi degli specialisti, e del pubblico, proclama invece l'opposto: lungi dal « perdere la ragione ». Heath ha accettato, con filosofica saggezza, l'esistenza di due forze: la forza politica che, principalmente nei paesi anglosassoni, spinge verso il centro (vedi trionfo di Nixon); la forza economica che, come rammenta il Financial Times, rende « inevitabili » in certi momenti decisioni non previste. Per chi ama i paradossi, è uno spettacolo attraente. Il leader laburista Wilson, sdegnato, accusa Heath d'incoerenza; ma finge di non ricordare che. arrivato a Downing Street, anch'egli si mosse gradualmente verso il centro: tentò di disciplinare le Unions con una legge simile a quella dei conservatori, senza riuscirvi; impose un blocco dei prezzi dei salari: svalutò la sterlina che Heath. più scaltro, lascia « fluttuare », ottenendo senza drammi un risultato non molto diverso. La realtà è più forte delle dottrine. I vignettisti, ovviamente, I non si sono lasciati scappare l'occasione. Heath ci appare adesso al timone del suo yacht «Morning Cloud» | («Nuvola mattutina») lanciato su una nuova rotta, \ contrassegnata da un'appa- \ rente. vistosa contraddìzìo- : ne: « standstill », e « expansion i). « Standstill » (arre- | sto. pausa, letteralmente lo star fermi) è il nome dato i al blocco di prezzi e reddi- j ti: quello che Wilson, forse più teatrale, preferì chiamare « freeze », congelamento; « expansion » non richiede traduzioni. Con il blocco si tenta d'imbrigliare un'inflazione che galoppa al ritmo di circa l'S per cento annuo: con l'espansione si cerca di far decollare la letargica economia britannica, di strapparla al circolo vizioso dello « stop-go », e con successo: ora s'attende uno abprionutopatrè flaradadimpcamPmlimgldstfutaingAn3sadlassvdsmmn«cTsltbsgcr sviluppo del 5 per cento, il doppio degli ultimi anni. Da Woolworth's, l'emporio più economico d'Inghilterra, si vendono da una settimana anelli e braccialetti di diamanti, fino a due milioni di lire; ancora trenVanni fa, Woolworth's aveva per slogan « Nessuno dei nostri prodotti costa più di sei pence ». Dove si va Quantunque Jean Rook abbia scritto sul Daily Express che « diamanti o no, io da Woolworth's continuerò a comprarmi soltanto le mutandine », la comparsa dei gioielli nelle vetrine di questo magazzino è un segno dello spirito inflazionistico che Heath spera di domare. I grandi sindacati protestano, e non c'è dubbio che la riconosciuta impossibilità di fermare i prezzi dei generi alimentari causerà disagi e sacrifici; ma, in linea di massima, il Paese ha reagito favorevolmente, con un senso di sollievo, aXle nuove misure. Le massaie dicono alla tv: « Meglio così. Almeno sappiamo dove si va ». Non sempre gli « standstills il o i ii freezes » hanno funzionato; ma qualche volta sì, e bene, come s'è visto in America: Heath vuole seguire la pista di Nixon (in America il tasso d'inflazione è adesso di poco più del 3 per cento). Gli ostacoli sulla strada di Heath sono ancora molti, fra l'altro la difficoltà di stabilire una collaborazione fra governo e sindacati in un'atmosfera riscaldata dai gesti tory a favore dei ceti privilegiati e dalla crescente aggressività sindacale, spesso di tono marxista. Ma il Paese finalmente si muove, ed entrerà nella Cee non più come il « malato d'Europa », ma il convalescente. Il Financial Times dice: « Abbiamo messo i costi sotto controllo, la sterlina ha una parità concorrenziale, abbiamo buone riserve: due anni fa sarebbe sembrato un sogno i). La gente telefona agli speciali uffici presso i ministeri. «Il mio fornaio ha au¬ mentato il prezzo del pane. Ha ragione? ». « Non credo — risponde il funzionario —. Verificheremo ». « Il mio fruttivendolo ha alzato il prezzo dei mandarini ». « Saranno importati, signora. Ma l'aumento non deve però superare il maggior costo sostenuto dal negoziante. S'informi e ci ritelefoni ». « Mi hanno aumentato il canone d'iscrizione al circolo del golf. Possono farlo? ». « Si, ci dispiace ». E cosi, un po' con le leggi e un po' con quella che Heath ha chiamato la « vigilanza privata » (« ogni massaia è un detective », dice il Mirror;, l'Inghilterra cerca di scrollarsi di dosso l'inflazione. Un commentatore scrive: « Il premier credeva d'aver trovato con le sue dottrine la pietra filosofale. Meno male che ha capito d'aver sbagliato, è già un gran dono ». Mario Ciriello a a . o i oe rndi eo di a nia esr Il premier conservatore inglese, Edward Heath, nella caricatura di Levine (Copyright N. Y. Rcvicw ot liooks. Opera Mundi c per l'Italia La Stampa)