Le tre opinioni del Cnel sul rapporto dell'"Isco,,

Le tre opinioni del Cnel sul rapporto dell'"Isco,, Ieri all'esame del Consiglio Le tre opinioni del Cnel sul rapporto dell'"Isco,, I gruppi costituiti da esperti, imprenditori e sindacalisti - Gli aspetti negativi dell'attuale situazione economica (Nostro servizio particolare) Roma, 21 novembre, (m. s.) Il rapporto sulle, con giuntura dell economie ita ' . i | ** disponibili per il 197 liana, redatto dell'Iseo ed esaminato oggi dall'assemblea del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro iCnelj. ha provocato un vivace dibattito, al cui lermine i consiglieri si sono trovati divisi nel parere in tre gruppi, in pratica costituiti rispettivamente dagli esperti, dagli imprenditori e dai sindacalisti. I primi affermano che dal rapporto emerge che gli aspetti negativi della attuale situazione economica sono prevalentemente dovuti a faitori di struttura, anziché di congiuntura, tra i quali l'inadeguatezza degli investimenti sociali, dei servizi pubblici fondamentali. Aggiungono che tra le cause contingenti emergono le continue richieste di aumenti salariali, le impennate dei costi, i più aspri accertamenti fiscali, la regolazione comunitaria dell'agricoltura. Per superare al più presto possibile la crisi, gli a esperti » del Cnel suggeriscono interventi straordinari da affidare alle imprese pubbliche, anche nell'edilizia residenziale, chiedono alle parti sociali un fermo impegno per bloccare la spirale I costi-prezzi-salari, sollecitano la riforma della pubblica amministrazione, l'attuazione di una politica di assetto territoriale e il rilancio della programmazione economica. La dichiarazione dei consiglieri del settore imprenditoriale del Cnel rileva che i dain- dicano solo un recupero della flessione del 1971, non una ripresa della tendenza alla espansione, ciò che conferma il persistere di condizionamenti negativi della produzione. Dopo aver soltolinea- rdddrpzlcmdrdlrttpdGl1 to. ira questi, l'appesantimen 8 4 o i i ù , à e to della situazione economica all'interno delle aziende, le tensioni nei prezzi, la carenza nel settore delle opere pubbliche, la dichiarazione chiede « un'azione diretta ad incidere con effetti immediati sull'efficienza del sistema', particolarmente di quello industriale, ai fini di una sua rapida e solida ripresa », il ristabilimento di normali ritmi di lavoro, per assorbire con un aumento della produzione l'aumento dei costi, una maggiore mobilità setto- riale per cercare assetti produttivi più efficienti, imposti dell'evoluzione dei mercati e dal progresso tecnologico, la rimozione dei vincoli che impediscono lo sviluppo dell'iniziativa pubblica e privata nell'edilizia abitativa e un rilancio della politica di programmazione. « in termini di credibilità e di concretezza ». I « sindacalisti » si dichiarano d'accordo sull'esistenza di «gravi carenze strutturali ». l'ostacolo maggiore a ima ripresa economica, ma sottolineano anche l'intreccio tra tensioni inflazionistiche e politiche deflazionistiche, che « integra l'azione conservatrice a livello economico e politico, propone e crea ulteriori aggravamenti alle condizioni dei lavoratori, attraverso una minore occupazione e un continuo rincaro del costo della vita ».

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