Il tedesco in Canada di Francesco Santini

Il tedesco in Canada La fuga di Ring Il tedesco in Canada (Nostro servizio particolare) Roma, 21 novembre. Una segretaria orientale, un attico in via Cassia, una vettura gran turismo e una borsa « James Bond » in coccodrillo nero: a 38 anni, il | tedesco Christian Carlo Ring era considerato, a Roma, un uomo d'affari arrivato. A chi oggi domandi di che cosa si occupasse, pochi sanno rispondere: la droga e il con- trabbando erano le sue spe cialità ma, nei ritagli di tem Po, non disdegnava altri com- merci; una grossa partita di burro, entrata in Italia clandestinamente, sarebbe il suo ultimo affare, prima di scomparire a bordo della fuoriserie, assieme alla segretaria, il giorno stesso dell'assassinio del commissario Luigi Calabresi. Al «Diplomati), il night club della capitale frequentato dai funzionari delle ambasciate arabe e dai palestinesi di passaggio a Roma, un tavolo era sempre pronto per lui. Quando, dopo la mezzanotte, passava per un ul- o timo drink, il barman, vedendolo entrare, lo indicava con discrezione a quanti, non conoscendolo, dovevano incontrarlo in quel night affollato. Elegante, sorridente, si intratteneva con l'ospite per qualche minuto: un breve colloquio e una stretta di mani segnavano la fine dell'incontro; il barman, allora, gli inviava un altro ospite o era pronto a servirgli uno « scotch », con moltissimo ghiaccio, che egli beveva da solo, in silenzio. Nell'appartamento di Christian Ring la magistratura romana è arrivata, per la prima volta alla metà di giugno. A portare gli inquirenti nell'attico di via Stringer, una delle traverse più eleganti sulla Cassia, sono stati i servizi segreti israeliani. Le indagini sulla strage di Tel Aviv, avevano accertato che i « kamikaze » dell'aereoporto di Lodd avevano frequentato a Roma il « Diplomat » e che il titolare del flight club, l'arabo Yafua Abugheira, era scomparso dalla capitale italiana, l'indomani della strage. A Roma i « kamikaze » erano stati riforniti delle armi e Christian Carlo Ring, in ottimi rapporti con Yafua, poteva aver fatto da intermediario. In un armadio metallico, la magistratura romana ha trovato un mitra e due « Smith and Wesson» calibro 38. Sfuggì, invece, agli investigatori la pistola murata in un pannello divisorio. La « Smith and Wesson » « incriminata » per il « caso Calabresi » è stata scoperta, pochi giorni or sono, dalla proprietaria dell'appartamento. Gli inquirenti devono adesso stabilire se ad uccidere il commissario milanese sia stata la pistola di Ring; se il tedesco abbia rifornito di mitra e bombe a mano i tre iapponesi di Tel Aviv, se dall'ufficio di via Stringer egli abbia fatto muovere, da altri paesi, carichi di mitra e cannoni destinati ai guerriglieri palestinesi, ai Paesi africani di recente indipendenza o agli stessi componenti della banda tedesca « Baadermeinhof»: per quest'ultima vicenda le autorità di Bonn hanno chiesto alla magistratura canadese la sua estradizione. Per ora Christian Carlo Ring resta a, Toronto; in. Canada egli si è appellato ai « motivi politici » e le autorità di Ottawa hanno rifiutato di estradarlo, dopo averlo fermato per un giorno. Una notizia diffusa dall'agenzia Ansa dice che gli è stata concessa una licenza di impor-export: e questo fa pensare che Ring abbia ripreso in Canada i suoi traffici, riannodando le fila dei commerci che, stando alle schede del suo archivio romano, toccavano il Sud America, molti Paesi del Medio Oriente. « Sono un uomo d'affari — ripeteva spesso al "Diplomat" — e sono al servizio del miglior offerente. Per me — aggiungeva sorridendo — la politica non conta: mi serve soltanto per capire dove debbo operare, dove mi debbo trovare per concludere un buon contratto ». L'inchiesta su Ring è ora una svolta: la magistratura romana appare prudente e qualcuno stasera ridimensiona il ruolo del tedesco nella morte del commissario. Rimangono però, in primo piano, la sua attività, il commercio delle armi diretto da Roma, i contatti con i diplomatici stranieri, le « amicizie importanti. Francesco Santini Il giudice Riccardelli

Persone citate: Christian Carlo Ring, Christian Ring, James Bond, Luigi Calabresi