In Calabria trecento intossicati Epidemia di tifo a Catanzaro?

In Calabria trecento intossicati Epidemia di tifo a Catanzaro? Vi è stata un'infiltrazione delle fogne nella rete idrica In Calabria trecento intossicati Epidemia di tifo a Catanzaro? Nel paese di Limbadi, gli avvelenati sono stati ricoverati in ospedale - Una donna di 23 anni è in gravi condizioni - Scuole chiuse e vaccinazione collettiva (Nostro servizio particolare) Catanzaro. 21 novembre. L'Istituto d'igiene di Catanzaro ha analizzato i campioni d'acqua prelevati a Limbadi, , dove da sabato si stanno veri-1 ficando continui, preoccupai ti casi di intossicazione. L'esame ha accertato la i presenza di colibacilli in quantità di 8000 al litro. Pertanto le autorità sanitarie ritengono che a causare l'intos-1 sicazione a circa 300 persone | sia stata un'infiltrazione di 1 acqua di fogna nella rete idri ca. L'inquinamento può cau ' sare tifo, paratifo e forme di : gastroenterite. E' stata quin e e e di disposta la vaccinazione in massa e chiuse tutte le scuole. Limbadi è un centro agrico-lo della costa tirrenica a cen- to chilometri da Catanzaro. La maggior parte dei casi di avvelenamento si è avuta sa-bato scorso, ma anche ieri e stamane numerose altre per- sone sono state ricoverate ne- gli ospedali e nelle cliniche private della zona. Alcune di esse versano in gravi condì- zioni. Una giovane donna, Ro- sa Zappino, di 23 anni, è rico-1 cverata nell'ospedale di Vibo | lValentia con prognosi riservata. Sabato scorso, circa 300 persone hanno accusato nel giro di poche ore, forti dolori 1 tintestinali seguiti da conati di vomito e da diarrea; poi sono state colte da violente febbri. .Limbadi è un paese di 4700 abitanti e la notizia dell'intossicazione si è diffusa in un baleno seminando il panico. Si è subito pensato all'inquinamento dell'acquedotto: il pretore di Nicotera, dottor Giuseppe Loria, ha aperto un'inchiesta interrogando l'in gegner Domenico Cretella, di rigente zonale della Cassa per il Mezzogiorno, ed alcuni ope- rai che avevano eseguito lavo zcgctlpdmnCI ni cj V: N| sj c1 d ri di riparazione nella rete fo-1 s gnaria. i dtpd Questa sera, come s'è detto, il sospetto è diventato certez za. C'è un comunicato dell'as: sessore alla Sanità, dottor j Consolato Latella, e c'è anche j una dichiarazione del medico \ provinciale dottor Giuttari che confermano l'inquina- j mento dell'acqua potabile | ausato da un'infiltrazione dela rete fognante nella condota idrica del centro abitato. Non è stato ancora localizpreciso, zato il punto preciso, ma il comunicato dell'assessore regionale alla Sanità afferma che l'inquinamento è avvenuo «fra l'ultimo serbatoio e le ontanine del centro». Per prevenire un'epidemia di tifo, domattina squadre d'infermieri provvederanno a vaccinare tutta la popolazione. Notizie allarmanti anche a Catanzaro. Negli ultimi giorni, infatti, si sarebbero verificati 40 casi di tifo nei rioni di Vincenzale e Pio X, nella zona Nord della città. L'ultimo caso risale a giovedì scorso. Anche per Catanzaro il pericolo dell'epidemia di tifo sarebbe stato provocato dalla rottura della rete fognante. Le autori¬ tà sanitarie hanno disposto il prelievo di campioni di acqua due volte alla settimana e le analisi sono tuttora in corso. Tuttavia, sui 40 casi di tifo registrati nel capoluogo, non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali. Per il momento l'assessorato regionale alla Sanità si è limitato ad occuparsi di Limbadi, dove la situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro. La speranza che le centinaia di persone che hanno accusato dolori gastroenterici non vengano colpite da tifo o paratifo è infatti molto tenue. Nel capoluogo, nel frattempo, la gente continua a bere dalle fontane pubbliche. Molti hanno già chiesto un energico intervento delle autorità per sapere se realmente l'acqua è infetta. Si prevede che l'esito degli esami di laboratorio sarà pubblicato soltanto tra qual che giorno.

Persone citate: Domenico Cretella, Giuseppe Loria, Giuttari, Latella, Pio X