Rialzo per le azioni dell'1,35 per cento

Rialzo per le azioni dell'1,35 per cento L'indice da 58,95 a 59,74 Rialzo per le azioni dell'1,35 per cento Trattati oltre 9 milioni di titoli per un valore superiore ai 16 miliardi e mezzo di lire (Nostro servizio particolare) Milano, 20 novembre. Con la stipulazione dei riporti a fine dicembre si c concluso stamattina 11 mese borsistico. La riunione e stata attivissima ed è terminata a tarda ora: sono stati trattati 9.186.775 titoli per un valore di oltre 16,5 miliardi, fra cui 2.110.000 Immobiliare Roma, 540.000 Rinascente, 1.745.000 Liquigas. 640.000 Montedison, 375.000 Sacie, 54 mila Lepetit, 78.000 Salta, 62.000 Invcst, 29.500 Milano, 17.600 Generali, 445.000 Pozzi e 18.700 Interbanca. Se vi sono state sistemazioni, esse hanno interessato più 1 ribassisti che 1 rialzisti. Certi salti di quotazione, come quelli registrati dalle Olivetti, sono giustificabili soltanto tenendo presente che vi è tuttora un dift'uso « scoperto ». I compratori hanno quasi sempre prevalso e 1 massimi sono stati toccati in chiusura. Il numero indice ha guadagnato l'l,35 per cento, passando da 58,95 a 59,74, nuovo record per il 1972. Fra 1 valori che più hanno progredito sono da segnalare Immobiliare Roma, Lepetit, Burgo, Liquigas, Invest, Generali, Erba priv., Monte Amiata, Olivetti, Sacie e Pozzi. Più riflessivi Rinascente, Montedison e AUtalia. Il mese di novembre ha così dato grandi soddisfazioni, in particolar modo a certi gruppi finanziari che hanno imbastito diverse operazioni rialziste e agli operatori differenziali che si sono sbizzarriti su di un largo fronte. Essendo tuttora in disparte, 0 addirittura compressi da vendite insistenti, i più importanti industriali, che fra l'altro compongono il ristretto gruppetto dei titoli a largo mercato, la scelta è stata oltremodo limitata e il cospicuo e crescente afflusso di compratori ha provocato vere e proprie esplosioni nei corsi di parecchi valori di secondo piano. I forti rialzi dei « patrimoniali » trovano spiegazione soltanto nei crescenti timori monetari. Nonostante le ripetute tranquillanti assicurazioni di fonte ufficiale, i risparmiatori sono scossi dai continui aumenti dei prezzi e dall'imponente indebitamento | pubblico. Non ci si deve meraj vigliare, perciò, se la ricerca di 1 beni-rifugio è affannosa. Da un mese all'altro l'Indice | ha guadagnato il 10,7 per ceni to. I progressi di alcuni titoli I sono però, assai più voluminosi l di quanto possa dire la media generale. Ecco qualche esempio: Anic (-f53,7 per cento), Pozzi (+50 per conto), Sarom (4-50 per cento), Assicuratrice (^4 per cento). Immobiliare Roma (-.44,2 per cento), Burgo ( 4-36,6 per cento), Milano priv. (4-34, per cento), Incendio (4-31,6 per cento), Sacie 1+29,3 per cento), Erba priv. (-t-28,7 per cento), Amiata ( + 2S per cento). Liquigas (4-29,6 per cento), Generali (4-22 per cento), Alleanza (4-31,8 per cento) e Ras (4-2,2 per cento). Fra la sparuta pattuglia del titoli che hanno perso terreno possono essere citati Alitalla, Erba ord., Falck ord., Perlier, Rinascente e Sme. Gli scambi sono stati sempre attivissimi e se negli ultimi anni non fosse stato potenziato il centro elettronico della Borsa, vi sarebbero già gravi problemi amministrativi. Domani, con l'Inizio del nuovo mese borsistico, verranno tolti dal listino Italpi, Ses e Sges per l'ormai conclusa Incorporazione nella Bastogi. Renato Cantoni Prezzi dell'oro (in dollari per oncia) MERCATI 17-11 20-11 Londra 60,35 61,10 Zurigo 60,375 60,75 Parigi 01,36 61,62 Francoforte 60,48 60,71 Milano 62,61 61,78 New York 60,65 61,40

Persone citate: Anic, Lepetit, Olivetti, Pozzi, Renato Cantoni