Bimbo di 11 mesi rapito al brefotrofio da una ragazza castana e forse pazza

Bimbo di 11 mesi rapito al brefotrofio da una ragazza castana e forse pazza Un allarmante episodio accaduto all'istituto provinciale di Milano Bimbo di 11 mesi rapito al brefotrofio da una ragazza castana e forse pazza Il fatto è avvenuto martedì pomeriggio, ma è stato reso noto soltanto ieri per desiderio della madre del piccolo - Si è presentata all'istituto con la scusa di adottare un bambino con regolare decreto - Ha visitato parecchi uffici fornendo versioni diverse - infine è entrata in una sala, ha detto di essere la madre di uno dei pi ccoli ed ha chiesto di prenderlo in braccio - Subito dopo è fuggita (Nostro servizio particolare) Milano, 17 novembre. Marco Cigalino, undici mesi, è sparito dal brefotrofio provinciale di viale Piceno. L'ha rapito martedì pomeriggio una giovane, che da oltre due ore si aggirava negli ullici, raccontando strane storie — all'apparenza vero simili, ma, s'è scoperto dopo, l'una in contraddizione con l'altra — tutte ispirate ad un unico line: farsi consegnare subito uno dei piccoli ospiti. Dalla direzione dell'istituto, la denuncia è stata sporta immediatamente dopo il fatto, al commissariato di corso Moni'orte. Fino ad oggi, la notizia è stata tenuta segreta per desiderio della madre del piccolo: la donna è terrorizzata all'idea che, sentendosi braccata, l'autrice del rapimento possa far del male a suo figlio. Ecco come si sono svolti I i fatti. Martedì intorno allei 14,30, si presenta alla porti- j neria del brefotrofio una giovane sulla ventina: castana, cappotto beige, gonna e ma glia chiare, borsa nera a tracolla. Afferma di essere in | possésso di un regolare de- j creto di adozione, vuole ritirare il bimbo. Viene indirizzata all'assistente sociale che ì si occupa di tali particolari: j ma, invece di recarsi nell'ut-1 ! fìcio, si infila nella « sala dei lattanti)). Qui ripete la sto- i i ria dell'adozione; un'infermie-1 | ra le indica lo studio apposito, ve la accompagna e se I j ne va. L'assistente sociale è occupata con una coppia di coniugi, prega di attendere. La donna rimane cinque minuti nel corridoio, quindi entra in un altro ufficio. Questa volta racconta di avere affidato al brefotrofio sua figlia, di sette mesi. « Era malata e non potevo curarla», spiega «adesso sono venuta a riprenderla ». Dà anche un nome e un cognome. Risulterà in seguij to che stavano scritti, bene in vista, sopra una cartella l aperta sulla scrivania: evi- i foliddfiTcidgraMdu I dentemente la sconosciuta li j aveva appena letti li. L'impie- o a gata indirizza la giovane al-1 l'archivio; l'archivista è occu- i pata, prega di attendere. Altri cinque minuti in corri- i doio, poi la donna si reca in un altro studio. Terza versione: afferma di i essere in possesso della «lettera di un ente» ( quale, non i si sa), con la quale la si au-1 torizza a ritirare la figlia, ma | I dice di avere dimenticato al casa il documento. Aggiunge di essere sposata e fornisce le generalità del marito e proprie: false, anche queste. Le rispondono che, probabil mente, la sua bambina si trova all'Onmi; dovrebbe rivolgersi lì. tTale società assiste i figli legittimi, mentre il brefotrofio cura quelli « naturali »). « In tal caso — conclude l'assistente sociale —. Adesso sono le 16.30 negli uffici non troverà più nessuno. Torni domattina ». La giovane esce, ma. invece di scendere le scale, entra in una sai dove c'è un gruppo di bimbi, tra cui Marco Cigalino, assistiti da una puericultrice. Si rivolge, prima, ad un altro piccolo: « Ciao Massimiliano ». « Ma lei non è la mamma di Massimiliano », osserva una dipendente. « Si — invece risponde la sconosciuta — quella che voi I conoscete, che viene sempre qui a trovarlo, è la zia ». Nessuno fa caso a tali parole. Un'infermiera sta cambiando Marco, che continua a piangere. « Vuole che glielo tenga un po' in braccio? », chiede la giovane. « Grazie, sì » le rispondono. « Allora lo porlo in corri-, doio. lo laccio passeggiare un po', vedo di calmarlo », conclude la donna. Con in braccio Marco, cullandolo affettuosamente esce nel corridoio, e scompare. Il presidente della Provin¬ j I j j i I 1 I eia Erasmo Peracchi ha rivol- , . to stasera un appello, attraj verso i giornali, la radio e la I televisione, affinché chiunque j abbia notizie del bambino avvisi immediatamente la direzione de! brefotrofio. Marco j Cigalino è biondo, molto bello, occhi celesti. In serata, si è svolto a Pai lazzo di Giustizia un incontra sii inquirenti e la I madre di Marco: la donna non intende per ora proce-1 dere contro la rapitrice nella I 1 speranza che la sconosciuta j si convinca nel frattempo a | restituire il bimbo, o. r. , I | Milano. Marco Cigolino

Persone citate: Erasmo Peracchi

Luoghi citati: Milano