L'arbitro di Duran-Kechikian verrà sospeso per due anni ?

L'arbitro di Duran-Kechikian verrà sospeso per due anni ? Per la scadente direzione del match di Schio L'arbitro di Duran-Kechikian verrà sospeso per due anni ? Lo ha chiesto l'Ebu alla Federazione spagnola da cui Perotti dipende - Il campione d'Europa ha fatto un altro miracolo, ma forse è tempo per lui di pensare a smettere Piero Pini, segretario generale dell'Ebu, l'organismo che governa la boxe in Europa, ha inviato ieri il seguente telegramma alla Federazione pugilistica spagnola: « In relazione alla scadente ed inconcepibile direzione dell'incontro Durun-Kcchikian da parte dell'arbitro spagnolo Perotti, l'Ebu chiede che, per un periodo di due anni, codesta federazione spagnola sospenda le designazioni del Perotti stesso quale arbitro.giudice di incontri valevoli per i campionati europei ». Il signor Pini non era mercoledì sera a Schio, dove l'Ebu era rappresentata dal suo presidente, Il francese Ledere, ed ha visto quindi il convulso match per il campionato europeo dei superwelters soltanto alla televistone. Se fosse stato a bordo-ring, il segretario dell'Ebu avrebbe potuto notare che il verdetto di squalifica alla quattordicesima ripresa Inflitto a Kechikian, che ha consentito al trantaseienno Duran di salvare piuttosto ingloriosamente il suo titolo, è stato in realtà la cosa meno scandalosa di una serata piuttosto amara per la boxe. Ripetiamo quanto abbiamo detto nell'affrettata cronaca da Schio. La squalifica di Kechikian è, secondo noi, giusta, perché è inammissibile che sul ring, dove esistono precise regole, un uomo prenda il sopravvento facendosi largo dapprima con un colpo basso (non rilevato dall'arbitro), I poi con tutta una serie di testate, infine addirittura con una ginocchiata. Il franco-armeno, una | furia scatenata che badava solo | a far male con qualsiasi mezzo ] all'avversario, andava rimandato | al suo angolo anche prima. E' stato l'arbitro, con il suo comportamento incerto, paternalistico, tollerante al di là dell'immaginabile, a tingere di scandalo una decisione che sarebbe apparsa logica se fosse stata conseguente ad una giusta severità fin dall'inizio del match. Con la sua tardiva corsa ai ripari, Perotti ha dato l'impressione di voler far giustizia a modo suo, di impedire che Duran venisse privato del titolo soltanto per le scorret- I tezze dell'avversario. Una squalifica che finisce con l'essere il male minore perché ! — e qui sta veramente lo scan- I dalo — il cartellino della terna giudicante era già orientato in modo da salvare a qualsiasi costo il titolo di Duran. Secondo l'arbitro ed il giudice tedesco Perpeet 1 contendenti erano pari al momento della sospensione, secondo il giudice svizzero Chaltembrand, Duran era addirittura in vantaggio di un punto. Secondo la nostra valutazione, che può essere stata involontariamente meno imparziale del consueto per la grande ammirazione che ab. biamo sempre nutrito per Duran, il campione d'Europa, dopo il tredicesimo round era in svantaggio di un punto. Un match ancora da decidere dunque, con un Duran in fase di clamorosa rimonta e con possibilità teoriche di rovesciare le sorti nei due rounds conclusivi, ma non certo un match già deciso. Alla scadente direzione di Perotti, all'indecorosa parzialità della giuria, si aggiunge un altro fattore negativo: l'impressione, destinata purtroppo a restare tale, per l'assenza di ogni controllo antidoping, che Kechikian si sia aiutato con mezzi chimici per dare alla sua forsennata aggressività un ritmo da « robot » insensibile o quasi ai colpi. Gli stessi esperti francesi indicavano nella scarsa autonomia atletica il difetto maggiore del loro con¬ nprScpqdc nazionale, abituato a spegnersi progressivamente dopo un folgorante inizio. Mercoledì sera a Schio invece Kechikian ha marciato inesorabilmente su Duran per tredici riprese e soltanto nel quattordicesimo round, quello della squalifica, aveva incominciato a dare segni di stanchezza. Il match di Schio passa comunque all'archivio cosi, con la drammatica conferma di Duran come campione d'Europa. Dopo l'incredibile serie di colpi incas- sati dall'italo-argentino. dopo i due atterramenti nella decima ri- presa nessuno avrebbe scom- messo un soldo sulla possibilità di Duran di arrivare in piedi ai termine del combattimento. In- vece Carlo ha barcollato nella tempesta, ma non ha ceduto, è rimasto in piedi, nel finale aveva ancora tanta energia in corpo da cercare addirittura di sovvertire clamorosamente le sorti del match. Negli spogliatoi, ancor prima di farsi medicare il viso sfiguralo dai pugni e dalle testate, Duran si è fatto controllare le pulsazioni da un medico: 82 al minuto, come se venisse da una passeggiata in giardino! E' indubbio che il trentaseienne italo-argentino di Ferrara possieda ancora un fisico eccezionale, incredibili doti di stoicismo e di resistenza, un coraggio senza pari. Sono doti che, unite all'espe- rienza e ad una classe senz'altro appannata ma non spenta, gli hanno consentito di compiere un altro miracolo. Ma continuare a forzare la mano al destino è pe ricoloso: il pugile è l'ultimo ad accorgersi di quando gli arriva addosso il pugno di troppo. Du ran non ha mai accettato con sigli da nessuno ed anche ora, ne siamo certi, farà di testa sua. Ma è opportuno che rifletta mol to sul suo avvenire: non ha biso- gno della boxe per vivere, perché continuare ancora, sempre sul filo del rischio? Gianni Pignata

Luoghi citati: Europa, Ferrara, Schio