Scoperto un traffico di morfina diretto da una ragazza a Chieri

Scoperto un traffico di morfina diretto da una ragazza a Chieri Dopo un controllo nelle farmacie della provincia Scoperto un traffico di morfina diretto da una ragazza a Chieri Ora è scomparsa con tre amici capelloni - In pochi mesi si sarebbero procurati 150 fiale di stupefacenti - L'inchiesta dovrà accertare se rivendevano i medicinali o li usavano per sé Un giovane sconvolto dalia droga si uccide ul ponte dei Murazzi In line mesi una giovane donna e tre suol amici si sono procurati nelle farmacie attorno a Chieri ed Asti circa 150 fiale di un preparato a basr di morfina, esibendo ricette false Intestale a Ire medici torinesi. I carabinieri di Chieri hanno identificalo la imitatrice: Piera Francia, 24 anni, via Montù 8. I complici, Ire capelloni, non hanno ancora un nome, ma sembra che qualcuno li abbia riconosciuti durante le molte soste in farmacia. Forse oggi stesso" verranno fermali. Per tutto settembre ed ottobre il quartetto ha « visitato » una sessantina di farmacie. Sempre uguale la tecnica: Piera Francia presentava la ricetta con la prescrizione dt 2 scatole di Cardiostenol. Quando il farmacista le chiedeva un documento per trascrivere a norma di legge il nome de.i'acquirente, la giovane mostrava la sua carta d'identità. E aggunjeva: « La medicina la compro per conto delta signora Maria "iooai.n di Chieri. E' ammalata, non p:.ò venire di persona ». I qv.;.tlro hanno acquistato Cardiosienol a Oastelnuovo Don Bosco, Buttigliera, Cambiano, Andezeno. Finché alcuni farmacisti si sono insospettiti. Dice il titolare di una farmacia di Chieri: « Il 27 settembre, pochi giorni dopo aver comprato due scatole di quel preparato, la giovane si e presentata una seconda volta. In mano aveva una ricetta con la solita prescrizione. Mi sono rifiutalo di servirla: è uscita sen-a protestare. Fuori l'attendevano i suoi amici in auto ii. I suoi amici: « Poco di buono — dice la gente — li vedevamo di tanto in tanto per strada: si trascinavano come ubriachi, lo sguardo vitreo, assente ». Ma nessuno sa i loro nomi. Da qualche settimana i carabinieri li avevano notati passare e ripassare con I la giovane, per Chieri a bordo I di un'auto. Il tenente Biga, il i mar. Zucca ed il brig. Abate hani no seguito gli spostamenti e scoperto la loro attività. ,Da quel momento i quattro sono spariti: i irreperibile Piera Francia a casa dei genitori, scomparsi anche i . ,, tre capelloni dalle strade della città. Mesi fa la giovane aveva abbandonato l'alloggio di via Montù e viveva in uno stabile caden- te in piazza Dante. « Non sappia | mo. dove possa essere — dico no i genitori — sono giorni che ( non la vediamo». Di Piera Fran i eia la cronaca s'era già occu pata nel 1965: la sera del 30 lu- glio mentre era in auto con il fidanzato un maniaco l'aveva ag. gredita minacciandola con un coltello ed una pistola. La giovane era sfuggita al bruto che la voleva rapire nascondendosi per tutta la notte nella campagna. * * Un'altra vittima drlla droga, ancora un'esistenza stroncala. I.a notte scorsa uno studente dl 28 anni si è avvelenato con i barbiturici. Lo hanno scoperto ieri all'alba in coma e semiassiderato sotto il ponte del Po al .Murazzi, è morto dopo il ricovero all'ospedale. Era un giovane immaturo, psichicamente debcle. Ha cercato per anni nella droga un impossibile equilibrio. Una delusione d'amore è stata l'occasione che lo ha spinto alla resa. Si chiamava Rosario D'Angelo, abitava in via Chiesa della Salute 149. Ecco la sua storia. A 14 anni frequentava l'ultimo corso dell'avviamento professionale. Mancavano pochi mesi al diploma quando, d'improvviso, ha deciso di abbandonare gli studi. Perché? Dicono i genitori, Umberto di 55 anni e Francesca di 48: il E' sempre stato vittima dt complessi. Da qualche temgo gli riusciva insopportabile il nome: "Perché mi avete chiamato Rosario? Non bastava il cognome bi'a lo ava via la mo io al ha di. m di dt gli me: Rome D'Angelo? E proprio in via Chiesa della Salute dovevamo andine ad abitare? Mi sento ridicolo, qualche volta i compagni mi prendono in giro, non riesco più a continuare gli studi». Il motivo sembra molto futile e infatti c'è altro. I genitori ricordano anche che il ragazzo temeva di non riuscire a superare l'esame finale: ii Mi sento inferiore agli altri, non ce la /arò mai ». Cosi ha abbandonato la scuola. E' il primo atto di rinuncia. Ne seguiranno | altri. Ha cercato un lavoro. PriM ma è sta'o assunto in una fabbrili ca produttrice di molle, poi in un'officina meccanica. Lavorava bene, ma era insoddisfatto e inquieto. A 17 anni se n'è andato di casa: « Aveva giù incominciato a drogarsi. In casa abbiamo scoperto tubetti di psicofarmaci ». E' la « droga del poveri », Dal 1967 al 19H9 i familiari non hanno avuto più sue notizie. E quando lo hanno rivisto era debilitato nel fisico. Giaceva nel letto di una clinica romana dove era stato ricoverato per una grave intossicazione da stupefacenti. Le cure sono durate mesi, poi Rosario D'Angelo è stato dimesso apparentemente guarito. E' tornato in via Chiesa della Salute, si è diplomato, ha ripreso il lavoro. Ma è stato pcr poco. Dopo qualche mese era di nuovo in ospedale. E così è andato avanti in un alternarsi di speranze e di delusioni. L'ultima volta è uscito dall'ospedale alla fino di settembre, e ha ripreso gli studi. Quindici giorni fa il crollo definitivo. Martedì pomeriggio esce e vaga per la città. Ha già preso la decisione, in tasca ha un biglietto indirizzato ai genitori dove con calligrafia tremante ha scritto: « La colpa è dl nessuno. Ho deciso liberamente, non createvi complessi ». Sotto il ponte dei Murazzi ingerisce una dose mortale di barbiturici. Nella giacca gli trovano un secondo foglio: « Ho esposto i motivi del suicidio in una lettera indirizzata ad un avvocato li. Sembra che una ragazza lo abbia respinto. Dramma insopportabile per un giovane con la mente e il fisico distrutti dalla droga. j | M li Piera Francia c ricercata - La madre della ragazza - Rosario D'Angelo, 26 anni

Luoghi citati: Andezeno, Chieri