La porta Sud della città

La porta Sud della città È STATO UN PASSO AVANTI, MA NON BASTA La porta Sud della città La sopraelevata ha aperto Torino al traffico su lunga distanza - Ma non serve ai "pendolari" della cintura e dell'Astigiano, né a quelli del Cuneese - Due provvedimenti sono allo studio per rendere meno difficile l'accesso: la circonvallazione di Moncalieri e una variante sulla strada provinciale di Vinovo Torino Sud, punto cruciale dell'accesso alla città. Migliaia di autoveicoli attraversano ogni giorno il "confine" di Moncalieri, in un flusso continuo dall'alba alla notte. Accanto al traffico commerciale quello privato e pubblico, la fiumana dei "pendolari" che fanno la spola tra casa e lavoro, la circolazione locale frammista a cucila di transito. Caos nelle ore di punta, nei giorni festivi. Spesso le strutture viarie esistenti sono messe a dura prova, come è avvenuto nei giorni del Salone. Qual è lo stato di salute di questo "nodo" essenziale di collegamento tra la metropoli e il suo retroterra inerii" male? Quali i progetti d: potenziamento? Vediamo la situazione. L'apertura della tangenziale Sud e della sopraelevata hanno in gran parte risolto il problema della strozzatura di Moncalieri, almeno per chi sia diretto sulle autostrade di Savona e Piacenza. Sono un ricordo le code estive per chi proveniva dal mare: ore al volante per percorrere pochi chilometri, respirando gas di scarico; la gioia della gita domenicale offuscata da un rientro estenuante. Adesso è agevole scavalcare Moncalierl e non solo verso la Liguria e il Sud: inoltre, la recente apertura dell'autostrada Piacenza-Brescia favorisce chi intenda raggiungere la "Serenissima" e Venezia evitando l'attraversamento di Torino, per raggiungere l'autostrada di Milano. Una "porta aperta", dunque, per il collegamento autostradale: percorsi sufficientemente scorrevoli, tempi notevolmente ridotti per l'uscita e l'entrata, meno affanno per gli automobilisti. Diverso è il discorso per le strade statali che convergono su Moncalieri, tutte sfocianti nel cuore della città, il Bórgo Navlle, già luogo d'attracco delle navi sul Po: un passaggio obbligato su una sottile lingua di terra, in pianura, condizionato dal ponte sul nume e dalla ferrovia. La statale 29 vi convoglia, attraverso Trofarello, Il flusso proveniente dalla direttrice di Asti e Alessandria c giunge diretta. mente nell'abitato di Moncalieri, che divide in due. Svolge una importantissima funzione di smistamento per 11 traffico locale di transito, insieme alla statale 3911 di Villastcllone-Fossano. Entrambe sfociano, e si congiungono, in un nodo stradale che passa sotto la sopraelevata. Quotidianamente conducono a Torino una massa di lavoratori, abitanti nell'entroterra. Per essi, attualmente, l'accesso tangenziale è come se non esistesse. Il traffico, congestionato, asmatico, si blocca fatalmente nelle strettoie del Borgo Navlle, al mattino, prima di proseguire per corso Trieste di Moncalieri e corso Unità d'Italia, oppure prima di deviare sulla parte destra del Po, su corso Torino e corso Moncalierl. La sera, percorso a ritroso per migliaia: stesse difficoltà, e ritardi. Dice l'assessore alla viabilità di Moncalieri, Failla: « Da sempre il problema viario è stato per noi il più grosso, data la posizione della città, e la sua importanza: è il centro più grande dopo Torino in tutta la provincia. Ora, realizzato il trait-d'union direttissimo con l'esterno, rimane da collegare la viabilità ordinaria con il sistema tangenziale. Con l'aiuto della Provincia e della Regione ci stiamo muovendo in questa direzione ». In che modo? Spiega ancora Failla: « I prògressi si vedranno fln dalla primavera del '73, quando sarà completato il raccordo all'altezza del centro meccanografico San Paolo, un grosso "ovale" con diametro di circa mezzo chilometro, che potremmo definire anche come una circonvallazione di Moncalierl. L'Atlva sta completando i lavori. Proprio questo raccordo anulare permetterà anche ai pendolari di scavalcare Moncalieri, con un notevole risparmio di tempo. Come? Tramite una variante, già progettata, della statale 29». Il progetto è stato realizzato dall'amministrazione provinciale, entro il mese ne discuterà il Consiglio comunale di Moncalieri. Si tratta di questo: dalla 29, ai confini di Trofarello, partirà una deviazione che, sottopassando la ferrovia all'altezza della frazione Testona, si congiungerà direttamente con il raccordo anulare, con vantaggi evidenti per il traffico. In entrata e in uscita, gli automobilisti potranno percorrere la sopraelevata (adesso questa li porterebbe soltanto fuori, verso il quadrifoglio) e uscire dalle diramazioni dell'« ovale », proseguendo poi per Trofarello-Poirino o Villastellone-Carmagnola. Aggiunge l'assessore: « Per il primo lotto della variante abbiamo già un finanziamento della Regione: 400 milioni. Il costo totale sarà di 800 milioni, all'inclrca. C'è però il problema del sottopassaggio dei binari, ma abbiamo chiesto la collaborazione delle Ferrovie, sono In corso trattative ». I lavori potrebbero essere eseguiti contemporaneamente a quelli per il raddoppio della linea ferroviaria fino a Torino, nell'ambito del plano di ampliamento dello scalo di Trofarello. In cgnl caso la deviazione non sarebbe agibile prima della primavera del '74. Ed è auspicabile che questo primo intervento sul sistema viario venga collegato in futuro con altri, in un ambito territoriale più vasto, oltre i contini di Moncalierl. Sulla porta Sud di Torino preme una terza direttrice di traffico: la statale 20 da La Loggia, (animano. Carmagnola, Cuneo. All'impano con Moncalieri la circolazione va a Impantanarsi nel labirinto di Borgo Mercato. Che fare per allentare la morsa, per liberare il traffico non autostradale proveniente dal mare, dal Cuneese, da Saluzzo, da Savigllano? Chi arriva a Vinovo ha adesso lo sbocco su Torino passando da Stuplnigl, e affrontando una selva di semafori. La Provincia ha allo studio una variante sulla provinciale VinovoMoncalierl, con una deviazione liliale che, collcttandosi ali* sta- tale 20, entrerebbe nello snodo sottostante la sopraelevata, tagliando fuori il Borgo Mercato e proseguendo per corso Trieste e corso Unità d'Italia. Il percorso correrebbe sotto il vecchio viadotto ferroviario. Sono cose di dimani. Per ora chi percorre la statale 20, tre giorni alla settimana è costretto a passare nello slargo del foro boario, per raggiungere faticosamente corso Trieste oppure, attraverso via San Vincenzo, la destra del Po e corso Torino. « 7n mancanza della tangenziale Est — prosegue l'assessore Failla — la sua funzione è svolta da corso Moncalieri, proseguendo per corso Casale. Si era pensalo a un collegamento tra corso Moncalierl e corso Trieste, scavalcando il Po con un nuovo ponte e uno svincolo sopraelevato, ma la spe- sa sarebbe di oltre 2 miliardi. Non se ne parla neppure. Un progetto attuabile, Invece, è il raddoppio di corso Trieste, per circa un chilometro a fianco delle Voliere: costo un miliardo. Si raddopperebbero le corsie, 'da 6 a 12, l'ingresso in Torino ne risulterebbe effetttvamcnte potenziato, tenendo conto dell'opera in corso per realizzare la sottovia di corso Giambone, a Italia 'RI. Speriamo che la Regione accolga la nostra richiesta di finanziamento». Un miglioramento della situazione alla (i porta Sud » deriverà, intanto, da un'altra decisione del comune di Moncalieri. E' già in i appalto una « rettifica ii della via | Petrarca: il traffico collinare non avrà più bisogno di scendere sulle strade ordinarie, contribuendo ad intasare Borgo Navile. La nuova via condurrà dalla strada provinciale di Revigliasco al corso Torino, passando ai piedi del Castello, nei pressi del cimitero. Attualmente è una stradina che pochi gitanti domenicali conoscono ed usano per « superare » l'intasamento del centro abitato. Per la prossima estate via Petrarca servirà ad alleggerire la circola| zione sulla statale e a rendere meno tortuosa la penetrazione in Torino sull'asse di mezzogiorno. Antonio De Vito TT n '""s\ TORINO « \\» NICHELINO —li. Le opere in programma per migliorare l'ingresso in Torino dalle tre statali

Persone citate: Antonio De Vito, Failla