Mafioso ucciso a colpi di lupara e abbandonato dietro il cimitero

Mafioso ucciso a colpi di lupara e abbandonato dietro il cimitero Regolamento di conti a Partinico in Sicilia Mafioso ucciso a colpi di lupara e abbandonato dietro il cimitero La vittima, 32 anni, era stata in soggiorno obbligato nel Cuneese - Era noto come "boss" della sofisticazione del vino (Dal nostro corrispondente) Palermo, 13 novembre. Giuseppe Rizzo, di 32 anni, un mafioso della nuova leva delle « cosche » di Partinico, a 40 chilometri da Palermo, è stato assassinato tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di oggi con alcuni colpi di fucile a lupara. Non si esclude — potrà accertarlo soltanto l'autopsia che sarà eseguita domani — che sia stato ucciso con una sventagliata di mitra. Il corPo del mafioso è stato trovato nel pomeriggio, poco pri ma delle 18, sul luogo del delitto, dietro il cimitero, in contrada « Battiata » alla pe- riferia di Partinico. Le indagini sono avvolte nel mistero, ostacolate dall'o mertà. Gli investigatori so spettano che il delitto risalga alla tarda mattinata e che par timore di essere in qualche modo implicate nelle indagini numerose persone che avreb- bero visto il cadavere non a vrebbsro denunciato il fatto Il corpo è stato trovato casualmente da alcuni carabinieri in normale servizio di pattuglia alla periferia della j cittadina. ' I burrascosi precedenti del I Rizzo, che fino al novembre scorso era stato per circa un anno in soggiorno obbligato a Moretta in provincia di Cuneo, lasciano pensare che l'omicidio sia avvenuto du- rant» un regolamento di con- ti. L'assassino deve aver at-teso il Rizzo davanti al caso- lare di campagna dove poi èstato rinvenuto il cadaveree qui deve averlo freddatosenza pietà . | Interessato a lucrosi affari con la sofisticazione del vino, che a Partinico avviene pressoché su scala industria- le, il Rizzo era considerato dalla pubblica sicurezza e dai carabinieri un « violento mafioso » e un contrabbandiere di alcol. Era lui che ogni volta imponeva il prezzo dell'alcol con il quale poi vinificatori poco scrupolosi sofisticavano l'ottimo prodotto delle vigne di Partinico. La vittima il 24 ottobre 1959 non esitò a sparare alcuni colpi di pistola al fratello Giovan ni. Per questo il Rizzo fu ar restato e il 2 marzo 1963 1 8iudici della corte ^'assise di Palermo lo condannarono a ' anni di reclusione, Era tornato a Partinico da circa un anno ed è su questo ultimo periodo di vita di Giuseppe Rizzo che ora si ap¬ punta il maggior interesse degli investigatori. In serata il pretore Beniamino Tessitore ha interrogato numerose persone fermate dai carabinieri e dalla questura. Da quanto si è appreso però nessuno sa niente, nessuno ha visto l'assassino né udito gli spari. « E' ancora troppo presto per potere azzardare ipotesi — ha detto il questore di Palermo Ferdinando Li Donni, che segue personalmente le indagini — per il momento tutte le piste sono buone ». a. r.

Persone citate: Battiata, Beniamino Tessitore, Giuseppe Rizzo, Rizzo

Luoghi citati: Cuneo, Palermo, Partinico, Sicilia