Il Torino a Bergamo per una conferma

Il Torino a Bergamo per una conferma Il derby non deve restare un episodio per i granata Il Torino a Bergamo per una conferma Giagnoni schiererà la squadra di domenica scorsa, con Toschi al posto di Bui - Esordio di Musiello fra i bergamaschi (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 11 novembre. Il Torino è a Bergamo con tutte le cautele del caso. L'Atalanta è per tradizione — e l'ha confermato l'anno scorso — uno degli avversari più ostici per i granata, fra gli allenatori Giagnoni e Corsini esiste una rivalità che è forte quanto la stima reciproca. In aprile, quando le due squadre si affrontarono allo Stadio Comunale ed i granata vinse- ro con un gol di Rampanti correndo grossi rischi, fra i due tecnici ci fu uno scontro verbale piuttosto forte; domani c'è l'occasione per una stretta di mano, dopo la battaglia sul campo. Non c'è dubbio che ci sarà lotta. Se il Torino vuole che la vittoria del derby non sia un magnifico ma vano episodio di rivalità cittadina deve sin da questa trasferta lottare con uno spirito diverso da quello dimostrato a Firenze, . dove spingendo un poco la squadra poteva anche arriva re alla vittoria. Le assenze di Sala, Cereser e Bui non sono cosa da poco, ma le prime due sono state colmate benissimo contro la Juventus, a non far pesare la terza deve pensarci Giovannino Toschi, sostituto di Gianni Bui. Senza il lungo «pivot» il gioco d'attacco granata cambia stile, dal contropiede ra- gionato adottato contro i campioni d'Italia la squadra di Giagnoni passa ad una manovra più vivace, ma meno precisa. Potrebbe soffrirne soprattutto Pulici, al quale non è certo lecito chiedere miracoli ad ogni domenica. Si deve anche mettere in bilancio che il goleador per una volta prenda fiato, ed allora saranno altri a doversi gettare negli spazi che il centravanti sa aprire con la sua potenza alla Borzov. Giagnoni conferma la for- mozione del derby, appunto con Toschi al posto di Bui. Pare una squadra adatta ad una trasferta come questa. Crivelli è un elemento importante perché sa giocare con dedizione, ha la piena simpatia dei compagni del centrocampo, è in grado di concedere ad Agroppi spunti offensivi ancora più frequenti di quando in campo c'è Sala. Aldo è in un grande momento, nel Torino non è soggiogato da remore psicologiche come gli accade quando gioca nel «clan» Italia. Ferrini parlando della gara di domani ha detto: «L'Atalanta sarà un avversario molto difficile, il 9 a 3 della sua clamorosa sconfitta a San Siro non fa assolutamente testo, si tratta di un episodio isolato». Se il capitano ragiona così è buon segno, vuol dire che il Torino è ben lontano dallo snobbare l'avversario. Giagnoni in settimana ha provveduto affinché nessuno perdesse la carica del derby. L'Atalanta, della squadra che affrontò due volte i grai nata l'anno scorso in compioi nato (0 a 0 a Bergamo, 0 a 1 a ; Torino), presenta solo sei eiej menti: il portiere Pianta, i diì fensori Maggionì, Divina e SaI voìa, i centrocampisti Bianchi i e Pirola. Giocatori che non vanno certo presentati. Maggionì e Divina sono due difensori che sanno «giocare la j palla» come pochi. Bianchi [ non avverte il peso delle mol- ! te stagioni in Serie A. Una no- I vita per i granata, e per la \ maggior parte dello stesso I pubblico bergamasco, sarà il i giovane centravanti Giuliano 1 Musiello, un diciottenne che ; l'Atalanta ha acquistato dalla i Spai (per Cozzoni e 50 milio| ni) e che ha dato ottime pròj ve nella squadre «primavera» nerazzurra. Il ragazzo si è rivelato nel Torviscosa di Udine, è quindi di buona razza. Corsini si è deciso a metterlo in squadra per dare maggiore pericolosità alla prima linea. Musiello è un atleta capace di un notevole movimento. Mozzini (se l'esordiente toccherà a lui) avrà una domenica piuttosto impegnativa. Bruno »Je:-ucca 0 COPPE — La commissione , disciplinare dell'Uefa esaminerà il reclamo del Ferencvaros (Ungheria) relativo alla partita di ! Praga contro lo Spartak per la ' Coppa delle Coppe probabilmenI te il mese prossimo. Pulici, uomo-gol