Juve: difficile ripetere la tattica-Magdeburgo

Juve: difficile ripetere la tattica-Magdeburgo Juve: difficile ripetere la tattica-Magdeburgo "La Sampdoria gioca chiuso — dice Vycpalek — ci saranno quindi altri problemi" Altarini ha smaltito la delusione di Coppa - Misteriosa la formazione blucerchiata Sul piccolo schermo appare l'azione del gol di Cuccureddu a Magdeburgo; una, due, tre, quattro volte e le ovazioni si sprecano. I giocatori della Juventus sono a Villar Perosa e rivedono alla televisione il filmato della gara che ha permesso il passaggio del turno in Coppa dei Campioni. L'atmosfera è allegra, estremamente distesa; Altafini è seduto con gli altri e sembra del tutto a suo agio, la vena polemica deve essere del tutto scomparsa. Non può essere diversamente, perché le allusioni dei compagni sono quasi provocatorie, sia pure sul piano scherzoso. Cuccureddu ha appena finito di saltare dalla gioia sullo schermo dopo il gol, che una voce comincia: «A quest'ora José cominciava a scaldarsi, pronto per entrare in campo!». Gran risate da parte di tutti, cui Altafini si associa volentieri. Il suo non è l'aspetto di un contestatore, sfoggia un contegno goliardico, del tutto intonato all'ambiente. Domani, sul campo, troverà — e darà — la massima collaborazione alla squadra. Perché è scontato che giocherà, tutti i novanta minuti. Vycpalek, infatti, ha già stabilito la formazione nei dettagli. Assente Morini, cau¬ sa un attacco influenzale, sarà Spinosi a sostituirlo, mentre Longobucco giocherà terzino. La Sampdoria arriva in un momento del tutto particolare, con la Juventus reduce da una vittoria che è servita anche e soprattutto per il morale. Dopo il derby, i bianconeri apparivano scossi, da Magdeburgo è tornata una squadra piena di ambizioni. «Il derby non è che un episodio di un campionato lungo e difficile — dice Vycpalek — mentre l'impegno di Coppa è un'altra cosa, non si poteva assolutamente mancare. Per fortuna, è arrivato a tre soli giorni di distanza e ci ha dato modo di ritrovare completamente la serenità». — La Juventus di Magdeburgo ha ricevuto unanimi consensi soprattutto per la sua impostazione tattica, la maggior copertura a centrocampo. Contro la Sampdoria questo nuovo modulo non sarà certamente valido... «Per confermarlo, avremmo dovuto incontrare un'altra squadra e forse l'avrei preferito. La Samp gioca "chiusa" in casa propria, figuriamoci sul campo della Juventus. Dovremo quindi aggredirla: chiaro che si tratta di una partita che non ha niente da spartire con quella di Magdeburgo». — Forse, paradossalmente, ancora più impegnativa e difficile... «Forse. In questo tipo di gare il discorso tattico è scontato in partenza: uno che attacca e l'altro che si difende come può. Il fattore decisivo è rappresentato dal momento in cui si riesce a segnare. Se andiamo in gol subito, non ci sono problemi, la partita si può anche concludere con un successo vistoso. Se questo non succede, tutto diventa più difficile, man mano che i minuti passano l'avversario acquista fiducia e sicurezza. L'importante è mantenere la calma. Ho parlato di discorso tattico diverso da quello di Magdeburgo, ma voglio sottolineare la coesione, il sacrificio comune di tutti, la volontà di vincere ad ogni costo. Tutte cose che la Juventus ha ormai acquisito e che metteremo in campo domani come abbiamo fatto in Germania». Vycpalek appare sereno, come tutti i suoi giocatori. La Samp di Heriberto può infastidire, certo non preoccupare. I giocatori della Juventus aspettano con calma; definiscono addirittura Cuccureddu goleador, dopo il successo in Coppa. «Sarebbe una gran cosa se riuscissi a ripetermi — commenta sorridendo Cuccureddu —, segnare è proprio una bella abitudine. Spero di farcela, ma ormai l'importante non è che vada in gol io, ma che sia la Juventus a vincere». Capello, concentratissimo, continua a guardare la televisione quando già tutti gli altri sono andati al cinema. «Non si finisce mai d'imparare in materia di calcio, anche ripassando le lezioni — spiega — io resto delle ore a guardarmi le partite. La Sampdoria? Giocheranno stretti, è inevitabile, e noi dovremo cambiare schema. Ma non credo che sarà un problema, gli uomini-gol ci sono e sapranno farsi valere». Sul fronte della Sampdoria — che si trova in ritiro a Chieri — tutto tace. Nel senso che Heriberto non comunica la formazione per molti motivi, non esclusa la pretattica perché, dice «un po' di pretattica non guasta». Il clima sembra sereno e non lascia trasparire tensione ed inquietudini. Manca Suarez, assenza grossa, ma Heriberto è ormai rassegnato a farne senza. «La partita è senza dubbio più importante per la Juventus che non per noi — commenta ,— t bianconeri non finiscono di sorprendermi, li ho visti giocare con alti e bassi di rendimento. Nel derby hanno trovato un Torino fortissimo, mercoledì mi hanno stupito per la loro forza di reazione. La situazione loro è molto diversa dalla nostra, con due obiettivi, campionato e Coppa dei Campioni. La Sampdoria invece, aspira soltanto a salvarsi». Giocherà quindi con una esasperata sistemazione difensiva? Heriberto non lo esclude del tutto, ma vuole precisare: «Non abbiamo gli elementi per un catenaccio in piena regola. Chiaro, però, che senza fare le barricate la Sampdoria adotterà uno schieramento difensivo. Abbiamo troppa fame di punti, ma la situazione si evolverà presto: finora ci sono mancali i risultati ma un nostro rilancio avverrà a breve scadenza». Beppe Bracco

Luoghi citati: Germania, Magdeburgo, Villar Perosa