Appena presentato il progetto si farà la raccolta delle firme

Appena presentato il progetto si farà la raccolta delle firme LA RIFORMA DELLA LEGGE MERLIN 1 ~ " 1 1 i" m ii. i. i Appena presentato il progetto si farà la raccolta delle firme Sotto la spinta dell'opinione pubblica si muove il meccanismo di "iniziativa popolare" previsto dalla legge - Cinquantamila cittadini dovranno firmare la proposta da presentare al Parlamento - Ecco i cinque punti fondamentali indicati dai giuristi per liberare le strade e i quartieri dalla oltraggiosa e tracotante prostituzione La raccolta delle 50 mila firme per presentare alla Camera il progetto di riforma della legge Merlin, promosso da giuristi, cittadini e lettori dopo una tavola rotonda a « La Stampa », incomincerà il prossimo mese. Diamo uno sguardo alla legge 25 maggio 1970 n. 352 « sull'iniziativa legislativa del popolo ». L'articolo 48 stabilisce che « la proposta di almeno 50 mila elettori deve essere presentata, corredata delle lirme degli elettori proponenti, al Presidente di una delle due Camere. « Spetta a tale Camera provvedere alla verifica e al computo delle firme dei richiedenti al fine di accertare la regolarità della richiesta ». La proposta deve contenere il progetto redatto in articoli e accompagnato da una relazione che ne illustri le finalità e le norme. In pratica, che cosa bisogna fare? Innanzitutto (articolo 7) i promotori della raccolta di firme, «in numero non interiore a 10, devono presentarsi, muniti dei certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali di un Comune della liepubblica. alla cancelleria della Corte di Cassazione, che ne dà atto con verbale, copia del quale viene rilasciata ai promotori ». E' quello che faranno gli autori degli emendamenti alla legge Merlin. Essi sono 1 consiglieri di corte d'Appello Bondonio e Brunetti, il pretore Cicala, il sostituto procuratore della Repubblica Marzachi, il docente di antropologia criminale all'Università Portigliatti-Barbos, il vicequestore Rosi e l'assessore di Torino Vinciguerra, docente di diritto penale. Nei prossimi giorni i sette studiosi accompagnati da un giornalista de La Stampa e da altri due elettori (per ottenere il numero legale di 10i si recheranno a Roma e depositeranno il progetto di riforma alla cancelleria della Corte di Cassazione. Il giorno dopo la Gazzetta Ufficiale darà notizia della presentazione del progetto e solo da quel momento si potrà cominciare a raccogliere le firme. Per la loro raccolta « devono essere usati fogli di dimensioni uguali a quelli della carta bollata, ciascuno dei quali deve contenere all'inizio di ogni tacciata, la dichiarazione della richiesta di viodifica alla legge ». Questi fogli devono essere presentati, « a cura dei promotori, o di qualsiasi elettore, alle segreterie comunali o alle cancellerie degli uffici giudiziari. Il funzionario preposto appone ai fogli il bollo dell'ufficio, la data e la firma e li restituisce ai presentatori ». Veniamo alle firme. Accanto a ciascuna « devono essere indicati per esteso il nome, cognome, luogo e data di nascita del sottoscrittore e il Comune nelle cui liste elettorali questi è iscritto. Le firme devono essere autenticate da un notaio o da un cancelliere della pretura o del tribunalc nella cui circoscrizione è compreso il comune dove è iscritto l'elettore. « L'autenticazione deve recare l'indicazione dellu data in cui avviene e può essere anche collettiva. foglio per foglio: in questo caso, il notaio, oltre alla data, deve indicare il numero delle firme contenute nel foglio ». La raccolta. In pratica, avverrà cosi. Pubblicheremo su La Starnila i nomi dui notai (designati dal vomitato i presso i quali gli elettori potranno recarsi a firmare, i loro indirizzi e gli orari. Uno sarà a disposizione dei cittadini anchenella nostra sede di via Roma. 1 cittadini clic intendono dare il loro appoggio al progetto di riforma, non dovranno far altro che recarsi in vìa Roma o nello studio del notaio da noi Indicato, con un documento d'identità, apporre la loro lirma sugli appositi moduli v dare le proprie generalità. Sull'altro. Un impegno di pochi minuti. Al certificati elettorali penserà il notaio che farà le altre operazioni prescritte dalla legge. La vidimazione dei fogli è vali da sei mesi dal giorno in cui la proposta è stata presentata a Roma: il che significa che la raccolta delle firme non deve protrarsi oltre quel termine. Supponendo che ai primi di dicembre incominci la raccolta delle firme, questa dovrà concludersi entro maggio. Sugli emendamenti alla legge Merlin ed a quella sulla profilassi delle malattie veneree, torneremo nei prossimi giorni, pubblicando il progetto di riforma, intervistando magistrati, medici e studiosi, prendendo in esame le altre proposte presentate in questi ultimi tempi in Parlamento. Oggi ci limitiamo a riassumere i punti innovatori fondamentali, elaborati dal comitato di esperti. Primo: pena detentiva (da 15 ciornl a due mesi) e pecuniaria (ila 50 mila a 300 mila lire) per chi In lungo pubblico o esposto al pubblico offre prestazioni sessuali in modo intenzionale, continuato e non equivoco. E' facoltativo l'arresto in flagranza. Secondo: arresto da 15 giorni a un mese e ammenda da 100 mila lire a un milione di lire per chi esercita notoriamente e abitualmente la prostituzione in locale chiuso in presenza di minori dai 3 ai IX anni. Terzo: possibilità d'intervento del pretore in sede civile contro ehi esercita in luogo chiuso, turbando la tranquillità Individuale e associata nello stabile. Quarto: controllo sanitario per chi e sorpreso ad adescare nelle modalità previste dal numero 1. Quinto: maggiori poteri d'intervento al medico provinciale e ohbligo del sanitario di comunicargli le generalità del malato In caso di rifiuto della cura. E' un progetto di riforma, come si vede, che tiene conto di una realtà insopprimibile. La prostituzione c'è sempre stata e purtroppo ci sarà ancora, nessuno lo mette in dubbio. Soltanto che quella di oggi, a Torino come altrove diventa ogni giorno più invadente, pericolosa, insopportabile. E' sempre stata legata alla delinquenza, ma oggi si identifica in essa, ne fa parte integrante. I cittadini sono esasperati dalle scene disgustose che si ripetono, quotidianamente, sotto i loro occhi, agli angoli delle vie, accanto ai portoni delle loro case. Si rivolgono alla polizia, ai carabinieri e alla magistratura per invocare un intervento deciso, ma la risposta è sempre la stessa: « Abbiamo le mani legate, non possiamo tur nulla, la legge non ce lo consente ». L'attuale progetto intende colmare le lacune della legge Mer¬ lin, cercando, fin dove è possibile, di trasformare la prostituzione più sfacciata In una prostituzione più discreta, meno pericolosa. Un lettore ci ha scritto: « E' una proposta che interpreta l nostri sentimenti di cittadini che credono ancora nel lavoro, nella famiglia, nella salute del corpo e della mente ». Sono i cittadini, in definitiva, che devono dire si a questa riforma di legge, con le loro firme.

Persone citate: Bondonio, Brunetti, Marzachi, Merlin, Portigliatti, Rosi, Vinciguerra

Luoghi citati: Quarto, Roma, Torino