Aspra polemica per l'assunzione-lampo d'un giovane al comune di Caltanissetta

Aspra polemica per l'assunzione-lampo d'un giovane al comune di Caltanissetta Dopo il caso del sindaco minacciato dalla mafia Aspra polemica per l'assunzione-lampo d'un giovane al comune di Caltanissetta Il figlio d'un presunto mafioso, considerato il "padrino » di Riesi, sarebbe stato assunto in 8 giorni e senza concorso - La nuova Giunta respinge "ogni insinuazione circa illeciti penali" (Nostro servizio particolare) Caltanissetta, 7 novembre. A Caltanissetta nuove dispute per l'assunzione al Comune (decisa in otto giorni e senza concorso) di Calogero Giambarresi, il giovane figlio di un presunto capomafia. Due mesi fa si ebbe lo scandalo per le dimissioni del sindaco democristiano Raimondo Collodoro, minacciato di morte con moglie e figli se fosse rimasto in carica, e « perseguitato » sembra per aver « pestato i calli » ( sono parole dello stesso prof. Collodoro) a troppe persone. C'è da aggiungere che più di un elemento autorizza a far sospettare che il « caso Giambarresi» sia ricollegabile a quello del sindaco Collodoro. Proprio per questo i carabinieri stanno indagando in diverse direzioni ed hanno già trasmesso un dettagliato rapporto al procuratore delI la Repubblica di Caltanissetta. Cerchiamo di spiegare il «caso Giambarresi». Il 6 giugno il giovane (21 anni, maestro elementare, figlio di Calogero Giambarresi senior, ritenuto dalla polizia indiscusso «padrino» di Riesi) presentò al comune di Caltanissetta domanda di assunzione quale profugo d'Africa, una condizione che gli consentiva di scavalcare il concorso pubblico per la più sicura «chiamata diretta». Il giorno dopo il comune chiese con solerzia il nulla-osta all'ufficio provinciale del lavoro che, con altrettanto tempestivo interessamento, lo concesse il giorno stesso. Il 14 giugno, cosi, la Giunta comunale (quella stessa del professor Collodoro, che però non partecipò alla seduta) presieduta dal vicesindaco dottor Costantino Milisenna,pure della de, deliberò l'as-sunzione di Calogero Giam-barresi junior. La delibera fuinviata alla Commissione prò-vinciale di controllo (presie- duta dal democristiano avvocato Vincenzo Romano) che la rimandò al comune «per chiarimenti». Nel frattempo Collodoro presentò le dimissioni, aprendo una crisi che si concluse il 19 settembre, quando fu eletta la nuova Giunta municipale: stavolta non più monocolore de ma quadripartitacomposta da sei democristiani, compreso il sindaco dottor Giuseppe Giliberto, e da un assessore ciascuno per pripsdi e pli. Anche i neo-amministratori comunali presero in esame con urgenza la «pratica Giambarresi», approvando il 17 ottobre la nuova delibera di assunzione, che è tuttora all'è j same della Commissione pro j vinciale di controllo. Ma a questo punto i consiglieri dei ! l'opposizione minacciarono d1 far intervenire la magistratu1 ra. In consiglio comunale s j parlò pubblicamente del «ca so Giambarresi» e così i cara1 binieri iniziarono le indagin concluse ieri con il rapporto inoltrato alla procura della Repubblica. Nel rapporto si farebbe l'ipotesi del reato di interesse privato in atti d'ufficio contrq gli amministratori comunali che hanno deciso l'assunzione-lampo del figlio del presunto mafioso. «Questa Giunta — ha detto jtra l'altro il deputato regiona- jle comunista Mario Arnone, |capogruppo del pei al consiglio comunale di Caltanissetta — si qualifica anche con l'assunzione del Giambarresi. Se infatti c'è stato un illecito penale questo lo dirà il magistrato, ma sul piano politico essa indubbiamente produce grosse ombre». «Eventuali vizi di procedura o di illegittimità — ha replicato il sindaco — potranno . essere rilevati dagli organi di controllo. Per mio conto re- spingo ogni insinuazione cir- ca illeciti penali da parte del- in Cliiintn» ia diurna». ^ . , Antonio Ravidà

Luoghi citati: Africa, Caltanissetta, Riesi