Ricercato "Toni il siciliano,, per l'assassinio dell'ex pugile di Liliana Madeo

Ricercato "Toni il siciliano,, per l'assassinio dell'ex pugile La vittima era imputato per le bische Ricercato "Toni il siciliano,, per l'assassinio dell'ex pugile E' un trentenne noto nell'ambiente dei biscazzieri romani - Nei suoi confronti il tribunale di Torino aveva emesso mandato di cattura per duplice tentato omicidio ! (Nostro servìzio particolare) Roma. 4 novembre. Si individuano alcuni tra ; i personaggi coinvolti con la i sparatoria del 18 ottobre a j Tormarancia, quando a terra — crivellati di colpi — ri masero l'ex pugile Sergio Maccarelli e il suo amico Ita lo Pasquale. Ma le ombre sui retrosce na del sanguinoso regolamento di conti sembrano farsi più fitte, gli interrogativi si moltiplicano, i ruoli sostenuti dai singoli personaggi all'interno della propria banda e nei rapporti con quelle ri vaij si rivJano — col procedere delle indagini — sempre meno classificabili. Tutto il l' I I mondo della malavita roma- , ! na — con le sue connivenze, complicità, ramificazioni, ri- 1 i valità — viene frugato, per ; scoprire chi sparò da quel- : ! l'auto in corsa ai due uomini seduti al bar, e per quali motivi. Dopo l'arresto a Milano di j Roberto De Conciliis. amico | del Maccarelli, e della sua ; « fidanzata » Gianna C'eretti, 1 la squadra mobile romana ha identificato un pregiudicato che si sospetta sia implicalo nella vicenda, e lo ricerca come « testimone importante ». Nell'ambiente dei biscazzieri i Io chiamano « Toni il Sicilia; no ». Il suo nome e Michele I Carella, trentenne, nativo di Foggia. Si è saputo che circolava per l'Italia sotto al! tro nome, e che già dall'aprii le scorso il tribunale di Torij no aveva emesso mandato di j cattura nei suoi confronti per , duplice tentato omicidio. Si è scoperto che negli ultimi tempi ha alloggiato ne] la capitale, in quattro albergii: diversi, sempre presentati .dosi con documenti falsi. Ma anche lui sembra essere sparito dopo la morte del Maccarelli. Per non esporsi alla vendetta dei fedeli del boxeur ucciso. Per non essere « bec- caio» dagli inquirenti e ve - nire accusato dell'omicidio. Per non far sapere a quelli della sua « gang » quale gioco aveva fatto, se — il suo — è stato un doppio gioco. Sono utte ipotesi — queste — che col tempo vanno verificate. Per ora testimoniano solanto con quanta cautela e ra quanti ostacoli le indagini proseguono. La sua posizione — nella ricostruzione dei atti salienti di cui Maccarelli u protagonista — non è dele più chiare, anche se lo fondo di queste imprese e reciso: bische clandestine in ioni popolari, « amichette » he fanno le spogliarelliste. I Maccarelli sarebbe dovuto omparire come imputato al iocesso in cui sono coinvolti Nicola Scirè e Maria Pia Nacarato. Una settimana prima del uplice omicidio, due uomini rmati fecero irruzione in un ircolo ricreativo di Monteacro, un locale che godeva pvcsdtSsSsfaIli25l'litednMtsdella « protezione » del Mac- | rcarelli. Si giocava a carte. I ; a\ ! | ; | due si fecero consegnare tur i i soldi che i giocatori avevano con sé. quasi un milione di lire. A Ettore Tabarrini, amico del « boss » di Tormarancia, rivolsero anche parole ingiuriose, prima di colpirlo col calcio della pistola in bocca. Al tavolo sedeva anche « Toni il siciliano », ma fu I l'unico a non dare denaro. Il particolare insospetti Maccarelli, cui bruciava l'in-1 sulto fatto a lui e ai suoi uomini. Fu deciso di dargli: una salutare « lezione ». In | due lo prelevarono all'uscita di un locale notturno la se-! ra del 14. sabato, insieme con; un amico. Li costrinsero a salire su un'auto e li portarono via, prima vicino ai ' mercati generali poi vicino alle Fosse Ardeatine. Li pie-1 ehiarono brutalmente, infine | tirarono fuori i coltelli e in-1 rierirono su di loro. In quell'occasione gli uomini di Maccarelli seppero chi aveva organizzato il colpo: « Toni il i siciliano » fece il nome di « Er calubrotto » come del « cervello » di una gang concorrente, e confesso la sua complicità nell'impresa. Sembra che tra i « punitori » ci fossero anche i! Maccarelli e il De Conciliis. Quattro giorni dopo Maccarelli cadeva crivellato . di pallottole. Potrebbe essere stato « Er calabrotlo ». per prevenire la vendetta del boss rivale, osservano gli investigatori. Potrebbe anche essere stato Roberto De Conciliis, intimo dell'ex-boxeur, sparito proprio allora da Roma e arrest no: fanno osse lmi v| t! ri ej d; rI c: t1 «servare alcuni, sottolineando che in suo pos- sesso è stata trovata una pi- stola calibro 7,65 e che fra i colpi sparati a Maccarelli si sono trovali proiettili di lina 7,65. A Roma esistono una deci- 1 na di pregiudicati che vengo- I no chiamati col soprannome I di «Calabrotlo». Le indagini per rintracciare quello coinvolto nella vicenda non sono concluse, ma gli inquirenti sono quasi certi che si tratti di Francesco Costanzo, ventiduenne, di Pizzo Calabro. Sia il Costanzo che il Carella sono attivamente ricercati. Soltanto loro, ormai,-possono svelare i retroscena di quei fatti che sono costati la vita a Sergio Maccarelli. Liliana Madeo | i o a cl'Ncdacsdcdt Roberto De Conciliis

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