Montagna senza neve

Montagna senza neve Gli sciatori aspettano Montagna senza neve Sole e prati verdi: l'anno scorso invece al Colle del Sestriere si sciava già - La situazione non cambia negli altri centri - Tutto è già pronto per la "stagione" alpina imminente Le vendite di sci, scarponi e altri attrezzi per la montagna stanno raggiungendo livelli record; nelle palestre molti «preparano» i muscoli per l'imminente stagione sciistica; in montagna tutto è pronto, dagli alberghi agli impianti di risalita; ma la neve, la materia prima, manca ancora: i prati sono di un verde smagliante e i boschi hanno ancora le foglie con i colori del primo autunno. «Da tre o quattro anni a questa parte — dice il ragionier Ponti, direttore dell'Azienda autonoma di Sestriere —, nelle festività dei Santi al Colle si poteva già sciare. Quest'anno ancora niente, anche se la scorsa settimana, quando nevicò per una notte intera, sperammo che fosse la volta buona. In questi giorni a Sestriere la temperatura è quasi primaverile e il sole è splendido: sui prati dell'Aipelle sono rimasti una decina di centimetri di neve e qualche "cannibale" sale fin qui, si batte ima pista con tanta pazienza, ma dopo un paio di. curve comincia a spuntare l'erba. Non sciare in questo periodo ha sorpreso un po' tutti, ma non è ancora il caso di lamentarci perché il ritardo non è poi molto sensibile: le piste sono state tutte migliorate, gli impianti sono pronti a mettersi in funzione e il bel tempo almeno consente alle imprese edilizie di dare gli ultimi ritocchi agli appartamenti da consegnare per la fine dell'anno». Da una valle all'altra del Piemonte il paesaggio non cambia: sui prati di Bardonecchia le pecore brucano tranquillamente, per strada si circola senza cappotto, sembra tempo di picnic, non di sci. Intanto anche qui il sole permette di completare nei dettagli i nuovi impianti di Les Arnauds (una seggiovia biposto e un lungo skilift) che, oltre ad aprire una propria rete di piste, consentiranno un «carosello» lungo decine di chilometri con i tracciati del Colomion e del Melezet. «La neve è caduta una sola volta — dicono a Bardonecchia —; era sera e pensammo che si sarebbe fermata: invece, una serie inconsueta di giornate di sole l'ha sciolta quasi tutta; oggi è possibile trovarne qualche macchia soltanto a quote superiori ai duemila metri. Certo, se le piste più. alte fossero imbiancate, la cosa non ci dispiacerebbe, ma non è il caso di piangere per questo ritardo. Dopo tanti giorni di sole e di temperatura elevata il terreno è secco e la neve, anche se cadesse ora, non formerebbe un buon fondo e servirebbe a poco. E' meglio che prima qualche pioggia imbeva i prati, per non trovarci poi a Natale con le piste spelacchiate». Se i montanari non si lasciano turbare i sonni dal ritardo della neve, in città invece sono molti che mordono il freno, che smaniano dalla voglia di provare la nuova attrezzatura pagata un piccolo capitale. Ma che cosa si può fare per sapere quando nevicherà? «Aspettare, nient'altro — dicono gii Uffici meteorologici dell'Aeronautica —; almeno per i prossimi tre o quattro giorni non sono previste precipitazioni a causa di un campo di alte pressioni che continua a perdurare su di noi, sidla Francia e sull'Atlantico; dovremo aspettarci ancora molte ore di sole. Ogni stagione è diversa dall'altra e quindi non è possibi¬ lecsvrisppndaemsdCbNgadqsdunmsloiupnrvosrpn le addossare a qualcosa la colpa di questo ritardo: possiamo dire soltanto che non vi sono fenomeni tali da far ritenere che questo sarà un inverilo senza neve». Di fronte alle migliaia di sciatori che attendono con pazienza, i pochi insofferenti per la grande passione salgono a Cervinia, l'unica località dove, a Plateau Rosa, sono ancora in funzione tre skilifts estivi. «Anche al Brcuil abbiamo avuto qualche leggera spruzzata di neve — dicono i dirigenti delle Funivie del Cervino —, ma non è certo bastata a preparare le piste. Negli scorsi anni in questi giorni si poteva scendere fino a Pian Maison lungo una pista di circa sei chilometri: se in questa stagione ciò non è possibile, non importa. Possiamo dedicarci con tranquillità agli ultimi tocchi per una stagione che dovrebbe annunciarsi molto promettente: la nuova seggiovia biposto di Cieloalto, lo "Stadio di slalom" in cui ogni sciatore può misurarsi in una gara contro il tempo, una ricettività per ottomila persone ci fanno sperare bene nell'inverno. E quando arrive rà la neve, e ormai non dovrebbe più tardare, in poche ore saremo in grado, con i nostri mezzi cingolati, di preparare decine di chilometri di piste, vere autostrade della neve che faranno dimenticare questi giorni, di attesa». Gigi Mattana Vane le ricerche nella zona di Ravenna (Dal nostro corrispondente) Bologna, 2 novembre. (g.n.) Nessuna notizia ancora dell'ing. Federico Po, di 51 anni della Spezia, scomparso dalla sera di venerdì scorso in circostanze misteriose mentre era al volante d'una « 600 » diretto a Ravenna, dove l'attendeva un amico, il procuratore della Repubblica dott. Ricciuti. Le ricerche, condotte dalla polizia stradale e dai carabinieri, non hanno a tutt'oggi avuto esito. La polizia stradale dell'Autostrada del Sole ha controllato tutto il tratto di scarpata laterale tra Piacenza e Bologna, nel timore che l'auto fosse finita fuori strada. Sono stati controllati anche tutti gli ospedali ed i posti di pronto soccorso situati tra Piacenza e Ravenna, ma anche qui dell'ing. Po non si è avuta traccia. Si fa strada l'ipotesi che il professionista sia uscito dall'Autostrada del Sole con l'utilitaria e abbia proseguito, non si sa se per decisione spontanea o meno, verso 1 un'altra località.

Persone citate: Federico Po, Gigi Mattana, Ricciuti