Morente salvato da 2 carabinieri con la respirazione bocca a bocca

Morente salvato da 2 carabinieri con la respirazione bocca a bocca In una corsia del S. Camillo a Roma Morente salvato da 2 carabinieri con la respirazione bocca a bocca Tenuto poi in vita col massaggio cardiaco fino all'arrivo dei medici di guardia (Dalla redazione romana) Roma, 2 novembre. Colpito da una crisi cardiaca, un commerciante romano di 44 anni, ricoverato in una corsia dell'ospedale di « San Camillo », è stato salvato dal provvidenziale intervento di due qarabinieri che si sono improvvisati infermieri riuscendo a tenerlo in vita sino all'arrivo del medico di guardia. E' accaduto la notte scorsa, alle 22,30, nel reparto chirurgia del grande ospedale romano dove il commerciante Giovanni Arbarello era stato ricoverato la settimana scorsa per un delicato intervento chirurgico. Gli appuntati Michele Gentili e Michele Rizza, della compagnia dell'Eur, erano in servizio di guardia accanto al letto di un detenuto. Improvvisamente, nel silenzio della corsia, i due militi hanno udito un rantolo irregolare. Si sono avvicinati al letto di Giovanni Arbarello e ne hanno scorto il volto cianotico, contratto in tuia morsa di dolore. Senza perdere tempo, prima che fosse troppo tardi, lo hanno sottoposto ad una lunga respirazione a bocca a bocca; sono quindi passati al massaggio cardiaco: due nozioni imparate in caserma durante i corsi per il salvataggio a mare. Lentamente Giovanni Arbarello si è ripreso; il volto ha perso il colore violaceo e il sangue è rifluito nelle vene. Quando sono intervenuti i medici di guardia l'uomo aveva superato la pericolosa crisi. E' lecita una domanda preoccupante: se non ci fossero stati i due carabinieri, il malato sarebbe riuscito a sopravvivere? Torna allora il problema della insufficiente assistenza negli ospedali. La direzione del San Camillo ha aperto un'inchiesta per stabilire eventuali responsabilità.

Persone citate: Giovanni Arbarello, Michele Gentili, Michele Rizza

Luoghi citati: Roma