Attentato durante una festa a Belfast, uccise due bimbe di Renato Proni

Attentato durante una festa a Belfast, uccise due bimbe Indignazione per il nuovo atto di violenza Attentato durante una festa a Belfast, uccise due bimbe Esplode presso un bar una bomba (60 chili d'esplosivo) collocata dai protestanti Undici persone ferite - Colpiti a morte da cecchini un ragazzo e un soldato (Nostro servizio particolare) Londra, 1 novembre. Ieri sera, a Belfast come in altre parti del Regno Unito, era la « Festa delle streghe ». Doveva essere una breve pausa di gioia per i bambini dell'Ulster tormentato. Paula Strong, di sei anni, e Clare Hughes, sua cugina di quattro anni, si erano attardate, con il permesso dei genitori, per prendere parte ai festeggiamenti nella Ship Street. Si erano messe le maschere, il mantello nero sino ai piedi ed avevano ballato, come in una scena scherzosa di Macheti], attorno ad uno scoppiettante falò. La tradizione vuole che i bimbi chiedano ai passanti un «penny» per le spese della festa di « Hallowe'en ». Le piccole Paula e Clare fecero, così, per entrare nel «Benny's bar», di proprietà di un cattolico, per chiedere un soldino agli avventori. In quel momento, la festa è diventata tragedia. Una bomba di 60 chili lasciata da tre terroristi protestanti in un'automobile parcheggiata nelle vicinanze è scoppiata, all'improvviso. Le bambine sono state lanciate in aria dall'esplosione: sono morte poco dopo. Undici persone sono rimaste ferite. Stasera, gli esponenti del partito socialdemocratico e laborista hanno chiesto a William Whitelaw, proconsole inglese per l'Ulster, di proteggere meglio le zone cattoliche di Belfast dagli attentati dei protestanti. L'uccisione delle due bambine, infatti, ha destato lo sdegno di tutta la popolazione cattolica nordirlandese. E' evidente che ormai non è più solo la repubblicana Ira a spargere sangue e terrore nell'Ulster, ma anche le bande di guerriglieri protestanti che non sono meno feroci. Tre terroristi protestanti, nella notte, hanno ucciso un giovanotto cattolico di 18 anni, nella Lisburn Road, a Belfast. Questa volta, un agente di polizia fuori servizio è intervenuto con le armi e ha ferito alla gamba uno dei tre assassini. Il terrorista è poi stato arrestato. Nella New Lodge Road, un cecchino repubblicano ha ammazzato con un colpo di fucile alla schiena un militare britannico. Le vittime della guerriglia nell'Ulster, dall'estate del 1969, sono salite, così, a 624. Circa due terzi dei civili e dei soldati sono stati uccisi quest'anno. I guerriglieri protestanti (probabilmente membri della «Ulster defence association») hanno anche tentato di far saltare un altro bar frequentato dai cattolici a Ligoniel, nella periferia di Belfast, con una bomba di 60 chili lasciata su un autocarro. Un uomo, tuttavia, ha condotto il camion nei pressi di un fiumicello e ha gettato l'ordigno nell'acqua. La bomba è esplosa un'ora dopo. A Newtown, nella contea di Armagh, un'autorimessa è stata demolita da una esplosione. Questo pomeriggio, la Camera dei Comuni ha dato la sua approvazione (nella prima delle tre votazioni necessarie) alla legge che permetterà il referendum sulla riunificazione dell'Irlanda. Il plebiscito si terrà all'inizio del prossimo anno e si concluderà con l'inevitabile rifiuto della maggioranza degli elettori — che sono protestanti e lea¬ listi — all'unificazione dell'Ulster con la Repubblica. Chiarito questo essenziale punto costituzionale, il governo britannico procederà a negoziare una soluzione con tutte le forze politiche nordirlandesi. L'Ira, ormai, combatte una battaglia disperata, ma essa po tra intralciare ogni progresso politico per molto tempo ancora. I guerriglieri protestanti, invece, si battono, affinché Londra non faccia troppe concessioni ai cattolici. Renato Proni

Persone citate: Clare Hughes, Lodge, Paula Strong, William Whitelaw