"Piano,, per la costruzione di 138 asili-nido in Liguria

"Piano,, per la costruzione di 138 asili-nido in Liguria Sa™ Presentato al consiglio della Regione "Piano,, per la costruzione di 138 asili-nido in Liguria Dovranno essere realizzati entro cinque anni - La proposta è dell'assessore alla Sanità e Assistenza - In tutta la regione ora vi sono soltanto 23 istituti per i 60 mila bambini di età sino a 3 anni (Dal nostro corrispondente) \ Genova, 1 novembre, j La Regione Liguria ha ap- ì prontato un programma per ' costruire 138 asili nido, che | dovranno essere realizzati nei : prossimi cinque anni. La leg-1 ge specifica, con i relativi pia-1 ni edilizio e finanziario, sarà ! presentata, durante una delle ' prossime sedute dell'assem- blea regionale, dall'assessore alla Sanità ed Assistenza, prò-1 fessoressa Fernanda Pede- ' rnonte. Secondo una «tabella di ' marcia» elaborata dai tecnici ! dell'assessorato all'Assistenza : e passibile di modifiche e mi- ' glioramenti in seguito alla di-1 scussione che si dovrà svolge-1 re in Consiglio, ir. provincia : di Genova dovranno essere 1 realizzati 69 asili, in provincia i di Savona 29, in provincia di ; Imperia 22 ed in provincia della Spezia IR. Attualmente, ' in tutta la regione esistono ' soltanto 23 asili nido (14 a I Genova, 5 ad Imperia, 3 alla ! Spezia eia Savona): una ! struttura insufficiente per j una popolazione di oltre ses- santamila bambini di età sino !a 3 anni, secondo i dati forni-I ti dall'ultimo censimento ' | sto e ambizioso. Qui si voglio L'assessore Fedemonte ha |detto: «Per il piano plurienna- \le dì costruzione degli asili ni- jdo nella nostra regione ci sia- mo rifatti alla ipotetica per- ceninole di madri lavoratrici per venire incontro, in un pri- mo momento, alle situazioni più pesanti. Ma il criterio ispiratore della legge è più va- no gettare le basi per la rea- j trizzazione d'una struttura as- \ risistemiate che dovrà coprire sa'e esigenze, di tutta la regione, j laNon sarii un problema di; nbambini bisognosi: saranno \ msuperate tutte le differenze, ; anche di tipo psicofisico. Gli\ fiasili nicì0 nnn saranno soltan- \ m'0 centri di assistenza mate-, vnaie o semplicemente sanità-' bria- ma dovranno offrire ai ebambini anche un completo] nservizio psicologico, pedagogi- \ cco' sociologico». In effetti, si stanno approntando corsi di specializzazione Per la Preparazione del Personale che dovrà occuparsl dei Piccini (assistenti socia». vigilatile], assistenti sanitàne. maestre d'asilo). La gèstione dei nuovi asili nido sara P01 affidata ad «eqinpes» di specialisti, con le quali coldoreranno gli stessi genitori e lR associazioni di categoria, 0 comunque di tipo assisten7-iale. dei comuni o dei quart'eri dove sorgeranno i nuovi istituti. Dal Punto d' v'sta finanzia no. « P»ano Pluriennale scattera dal 1973- L inizio, secondo Quanto ha affermato l'as sessore Pedemonte, non do- cmvpngiddm vrebbe essere poi troppo dif- c f'c'!e. in quanto la Regione I avra a. disposizione circa 300 | r milioni stanziati già nel 1972 e non ancora utilizzati. Lo Stato parteciperà alle spese. ta ragione di 40 milioni per] ogrli ^i'0 costruito, e contri- j DUlra a'la gestione con una ; somma annua di 20 milioni j per ogni istituto. La rimanen- te spesa saTa a carico delle. amministrazioni comunali: la j Regione, a sua volta, istituirà | un fondo di aiuto per la ge-1 stione e per l'edificazione. j Il costo di costruzione di j un asilo nido (la Regione, poi, : bandirà un concorso per sce-1 gliere un «modello» ideale da | proporre alle amministrazio- j ni comunali) si aggira sui 120 | milioni per un istituto capace 1 di accogliere sino a 60 bambi-1 ni, il numero massimo previ-1 sto. Ma sono stati program- j mati anche asili per 30-40 bambini, a seconda delle esi- i genze del comune o del quar- j tiere. | E' stato anche, deciso che, I j in linea di principio, gli asili I J nido dovranno sorgere vicino j ! alle scuole materne già esi-1 - stenti e dovranno essere col-' | locati possibilmente nei pres j si dei quartieri di residenza dei bambini accolti. Sarà rovesciato così il principio tradizionale dei vecchi asili gestiti daH'Onmi, costruiti invece accanto alle fabbriche o agli uffici delle madri lavoratrici «Appena la legge sarà approvata dal Consiglio regionale — ha detto l'assessore Pedemonte — scatterà immediatamente il meccanismo della realizzazione. Tra contributi dello Stato, contributi Inps (che sono a carico degli imprenditori) e fondi della Regione potremo disporre di un miliardo e mezzo. Se distri- buiremo bene questo denaro\ tra i comuni, secondo il criterio dei 40 milioni per asilo. saremo in grado di far decal lare una nutrita batteria dì nuovi edifici entro il prossi mo anno». Naturalmente esistono dif ficoltà. Intanto c'è il proble ma del reperimento delle aree vicino alle abitazioni dei barn bini e alle scuole materne già esistenti: cosa non facile sia nei centri maggiori sia nelle cittadine rivierasche. I grossi comuni (come Genova, Sanremo, La Spezia, Imperia e Savona) dovranno faticare per poter varare rapidamente, nelle pieghe dei loro piani regolatori, progetti su terreni idonei. p. 1. *

Persone citate: Fernanda Pede