Amici sfuggono a una sparatoria ma finiscono in prigione per rissa

Amici sfuggono a una sparatoria ma finiscono in prigione per rissa A Grugliasco, erano seduti al tavolino di un bar Amici sfuggono a una sparatoria ma finiscono in prigione per rissa Uno sconosciuto li ha invitati a uscire, poi ha premuto il grilletto fino a quando l'arma non si è inceppata - E' fuggito - Altro episodio: quindicenne accoltellato da tre sconosciuti Provocò la morte di un giovane scagliandolo contro una vetrata che cosa avesseT l'altro ha rispo sto: tt Venite fuori e ve lo dico ». Viscione e Zampieri sono usciti: « in strada c'era poca luce, lo sconosciuto lui fatto qualche pas so. si è voltato di scatto. In ma- Ieri sera davanti a un bar di | periferia un uomo .ha esploso alcuni colpi di pistola contro due avventori, poi e fuggito su un'auto guidata da un complice. Verso le 21 Gaetano Viscione, 35 an- j ni, via Rieti 22 a Grugliasco e | Manfredi Zampieri, 34 anni, via Gatti 18, erano seduti al tavolino di un caffè in corso Francia 303. tt Parlavamo del più e del meno quando e entrato uno sconosciuto, ha cominciato a guardarci con aria torva ». I due amici gli hanno chiesto no stringeva una rivoltella ». Tre, quattro colpi esplosi contro ì due: «Ci siamo gei'-ti a terra, i proiettili fischiavano sopra le nostre leste ii. Lo sparatore ha avuto un gesto di disappunto: l'arma si è inceppata proprio mentre alcune persone uscivano dal bar e parecchi inquilin si | affacciavano alle finestre. Hp fatto un fischio lungo e modulato: ii Dall'oscurità — proseguono i due amici — è .ibucata una " 128 " a fari spenti. Lui è salito con un balzo, si è allontanalo». Qualcuno ha avvisato la polizia. Dopo pochi minuti sono giunte alcune « volanti n agli ordini del dott. Capomacchia della imobile»: una battuta nella zona non ha dato risultati. Gaetano Viscione e Manfredi Zampieri sono sta ti accompagnati in questura: han no ripetuto la versione della spa- I ratoria affermando di non cono- |scere i motivi che hanno spinto lo sconosciuto a tentare di ucciderli. A loro carico ci sono parecchie denuncie per furti e rapine compiute negli ultimi an| ni. Sono stati arrestati per nssa. j * Un ragazzo di 15 anni. Enrico Pappalardo è stato accoltellato ie ri sera da tre individui ubriachi dopo una violenta lite in una pensione di via Garibaldi 9, dove abita con 1 due fratelli giunti pochi giorni la a Torino, Salvatore e Giuseppe, di 24 e 23 anni, tt Non li ho mai visti prima, non so perché se la siano presa con me » ha detto il ferito al Maria Vittoria, dove è stato medicato. Prima aveva dato una versione rlivprm rlell'arcnrhltn afTerr-in do che ffiSSSLo^!venuto in via Roma. Poi, davan ti al timore di una denuncia ha detto la verità. La lama gli è penetrata nel petto a pochi centimetri dal cuore, guarirà in dieci giorni. I fratelli del ferito e un terzo individuo sono stati portati in questura e fermati. Nella pensione gli agenti hanno trovato una pistola con proiettile in can| na e un coltello. * * Omicidio preterintenzionale: è l'accusa con cui Angelo Scattorelli, 33 armi, via Servais 178, è stato rinviato a giudizio dal dottor Guido Barbaro. Durante un litigio, con una spinta mandò a finire contro una vetrata il corteggiatore della sua ragazza. Il cristallo andò in pezzi e una scheggia lunga 10 centimetri gli recise l'arteria femorale, provocandogli la morte per emorragia in pochi minuti I i o o0 o a e o- j e La vittima, Luigi Gerardi, era I un operaio di 29 anni, abitante in I via Leini 62. La notte tra il 12 e l il 13 dicembre di un anno fa, in- j contro per strada Adriana Baldo . Amabile, 24 anni, e si offri di ac- | compagnarla a casa. Giunti in via Servais 178 dove la ragazza convi- I veva con Angelo Scattorelli. il Ge- rardi le propose di finire la no te nsieme. La Baldo non accetto, pere che nell'alloggio l'attendevail (i protettore ». In quel momento la porta si apri e comparve, aoiedi nudi, lo Scattorelli. Segui una scena rapida e dram-matica. Il Gerardi, spaventato,scese le scale a precipizio; lo Seat-torelli, che pretendeva da lui unaspiegazione, lo rincorse urlandoRaccontò l'imputato al pubblicoministero Marzachi: « L'ho rag- giunto nel mezzo dell'androne, e ci siamo presi a pugni. Un atti- mo: lui è fuggito di nuovo, ma io non l'ho più inseguito. L'ho visto perdere l'equilibrio, scivolare e piombare come un bolide contro la vetrata che chiude l'atrio della casa. Si è rialzato subito ed ha scomparendo ripreso a correre, nel giardino», Ma una perizia ematologica l'ha smentito. Sulla canottiera dello Scattorelli la polizia scientifica trovò una macchia di sangue che il perito attribuisce senza ombra dl dubbio al gruppo sanguigno del t Gerardi. Di qui le conclusioni del giudice istruttore Barbaro: tt La \ vittima, dopo avere sfondato la vetrata, non si allontanò subito, ma ebbe ancora una colluttazione con l'imputato, il quale, quando I si accorse delle condizioni del Gerardi. dapprima cercò di soccor' rerlo, ma poi lo abbandonò al suo destino. Se intatti la versione del| lo Scattorelli fosse vera, non fi vede quale giustificazione si potrebbe dare alla macchia di sangue sulla sua canottiera. La lite, quindi. Ira i due. incominciò pelle scale e prosegui fin davanti al vetro: qui il Gerardi ricevette un pugno o una spinta che lo mando a sbattere contro il cristallo. L'in\ tenzione dello Scattorelli non era ] quella di uccidere l'operaia, ma ' soltanto dargli una lezione, il che \ rientra nelle caratteristiche dello sfruttatore modello ». Lo Scattorelli dovrà rispondere infatti anche di sfruttamento della . prostituzione e detenzione di una pistola calibro 6. t\ I ' | \]'\ Gaetano Viscione e Manfredi Zampieri, arrestati per rissa

Luoghi citati: Grugliasco, Torino