Una lenta evoluzione tende all'auto ideale di Gianni Rogliatti

Una lenta evoluzione tende all'auto ideale Lo stato della tecnica alla fine del 1972 Una lenta evoluzione tende all'auto ideale Come si combatte l'inquinamento da gas di scarico - I cambi automatici - Si estendono le applicazioni dell'elettronica - Sistemi per migliorare le "qualità" della frenata Ecco i punti più interessanti delle auto moderne, che si possono considerare la media dell'evoluzione tecnica attuale: l'industria automobilistica effettua una evoluzione costante, qualche volta lenta ed in certi casi tanto rapida da venir definita «rivoluzione». Ma come nelle vere rivoluzioni, spesso è poi necessaria una lunga evoluzione perché i risultati diventino di uso pratico. E' appena il caso di accennare alla turbina, che ha l'aito capolino varie volte sia nelle vetture sia sugli autocarri, per poi tornare in laboratorio per ulteriori perfezionamenti. Motori — La tendenza all'aumento della cilindrata é ormai nettissima, per soddisfare le esigenze del traffico moderno ed allo stesso tempo sopperire alle limitazioni imposte dalla lotta contro l'inquinamento. Con la prassi attuale di ridurre il tenore di piombo nella benzina, salii necessario contenere anche i tassi di compressione e quindi, entro certi limiti, contenere le potenze. Questo stato di fatto ripropone la necessità di modificare il nostro sistema fiscale relativo alla tassa di circolazione che colpisce esageratamente la cilindrata ed il numero dei cilindri: i costruttori cercano di ovviare offrendo vari motori in alternativa, come nel caso della Fiat 132 con due cilindrale c della nuovissima Lancia Beta che ne ha addirittura tre. Orientamenti Cambi di velocità — Icambio automatico continua la sua avanzata in Europacon vari costruttori specializzati che offrono alle Case automobilistiche una gamma completa di modelli per tutle le cilindrate a partire dai 100U eme o anche meno. La maggioranza si orienta verso il tipo a convertitore dcoppia con comando idraulico degli automatismi, ma esistono ancora eccezioni ( sistemi elettrici o meccanici)E' recente l'annuncio di un convertitore di coppia perfezionalo che permette di ottenere un rapporto massimo di 4 : 1 (anziché 2 : 1 come sui tipi normalmente in uso) e potrebbe preludere alla trasmissione a variazione continua di velocità senza ingranaggi. Autobloccante — Viene offerto su un sempre maggior numero di modelli sia come opzione sia addirittura di se- rie. La versione più recente di questo tipo di differenzia- ie è in realtà un capovolgi- mento della situazione, in quanto si traila di un siste- ma che tiene le ruote sempre solidali fino ad un limite prestabilito di slittamento per rendere possibili le curve; dovrebbe quindi essere meglio definito «autosbloccante ». Quinta marcia — Di serie su ceni modelli, a richiesta su molti altri, il quinto rapporto mei cambi a comando manuale) è utile sia per migliorare le prestazioni nei rapporti bassi, sia per ottenere la classica « marcia autostradale » col motore a regime ridotto che consente di avere una minor rumorosità ed anche, entro certi limiti, stica ed i copertoni stam pati in un sol pezzo senza armature interne, Inoltre il sistema deno minato «mobilità totale» della Dunlop-Pirelli promet¬ minor consumo. Elettronica — Continua ad avanzare anche in campo au- tomobilistico, sia pure con le cautele che si richiedono per sistemi complessi e nuovi. Oggi l'accensione elettronica non è più un mistero, e ne esistono molti tipi, buoni e meno buoni. Altre applicazioni riguardano l'iniezione, gli antifurto, sistemi di illuminazione, temporizzatori per i tergivetro, ecc. Un'applicazione molto importante dovrebbe essere però quella relativa ai freni, come diremo più sotto. Anche la strumentazione offre un buon campo di applicazione dell'elettronica, a mano a mano che l'industria vi trovi gli stimoli necessari. Freni — Oggi quasi tutte le vetture di nuova progettazione hanno il circuito idraulico sdoppiato per garantire la frenata anche in caso di guasto di una parte dell'impianto. Grazie al servofreno ed ai freni a disco, l'arresto delle vetture è garantito anche a pieno carico ed alla massima velocità; resta il problema dell'aderenza, che si può risolvere solo con i cosiddetti sistemi antiskid o antiblocco, ancora molto costosi sia per la complessità della parte elettronica dcontrollo sia perché richiedono un impianto di frenatura a pressurizzazione continua, quale si trova solo sugli autocarri, e tra le vetture, solo su alcuni modellCitroen. Ruote e pneumatici — Anche in questo campo vi sono molte cose che bollono in pentola, ma non ancora pronte per la commercializzazione. Ruote in lega leggera e gomme senza camera sono ormai ben dif-fuse, ma il prossimo passo saranno i cerchioni di pia- ! te la soluzione finale al prò J blema della gomma a terra, I in quanto i nuovi pneuma- | I tici (già utilizzati in prati- ca ma non ancora venduti ! a causa dell'alto costo e di \ i problemi di montaggio) non | | solo sono difficilissimi da I j l'orare, ma anche quando j ! sono forati o sgonfi consenI tono di percorrere centinaia di chilometri a buona velo¬ cità. In tal modo si elimina la necessità della ruota di scorta e di tutte le difficoltà relative (spazio a bordo, problemi di sostituzione, ecc.). Più gradevole Architettura complessiva — : jj motore anteriore e tra- i sversale sembra la soluzio | ne preferita per le piccole vetture, quello posteriore centrale per le sportive e la disposizione classica per le berline medie e grandi, ninteso anche qui con le solite eccezioni. Naturalmente, queste tre soluzioni condizionano in parte il dise. gno delle carrozzerie, unita- mente alle norme di sicu- rezza. Meglio protetti abitacolo e serbatoio del carburante con opportuni accorgimenti (quanto è stato fat- to sulla piccola 126 Fiat è un piccolo capolavoro di progettazione); più grandi i vani portabagagli grazie all'innalzamento della linea di cintura verso la coda. Ragionevolmente grandi ma non esagerate le superfici vetrate. Accessori — L'automobile è già molto comoda e sicura pur nelle versioni più economiche, ma vi sono ragioni particolari per renderla ancor più gradevole mediante l'aggiunta di accessori quali l'aria condizionata (in pratica il refrigeratore), la radio e il giranastri, oltre ad alcuni elementi di altro genere come strumenti, fanali speciali ecc. Molti di questi accessori sono offerti dalle case costruttrici delle stesse vetture come completamento dei modelli di base, altri sono prodotti da una fiorente industria collaterale. Il fenomeno stesso della diffusione dell'automobile in quantità rilevanti, e quindi con mi- 'ioni di esemplari tutti uguali- fa si che l'utente cerchi rìi differenziarsi con una serie di accessori che gli sono graditi. Gianni Rogliatti