Cinque anni di "lavoro duro" a scienziato russo dissidente

Cinque anni di "lavoro duro" a scienziato russo dissidente Kronid Lubarski era stato arrestato il 15 gennaio Cinque anni di "lavoro duro" a scienziato russo dissidente Il noto studioso, un astrofisico, era accusato di avere letto e distribuito manoscritti considerati "di natura antisovietica" Mosca, 31 ottobre. Il tribunale di Noginsk (70 chilometri da Mosca) ha cjndannato a cinque anni di internamento in un campo di lavoro, a regime duro, «per attività antisovietiche», il grande astrofisico russo Kronid Lubarsky, di 38 anni. II processo, che si era iniziato giovedì, si è concluso ieri, e la notizia è stata data oggi daUe solite fonti degli intellettuali dissidenti dell'Urss. L'astrofisico, arrestato 11 15 gennaio, dopo un lungo periodo di detenzione preventiva, era stato accusato di avere posseduto, letto e distribuito libri e manoscritti che le autorità considerano « di natura antisovietica ». Fra questo materiale letterario, vi erano dei numeri della « Cronaca degi eventi correnti », un giornale clandestino che riferisce in modo sintetico e cronistico gli arresti, i processi e le attività dei dissidenti politici e religiosi nell'Unione Sovietica. Quando, il 15 gennaio, Lubarsky fu portato via dalla sua abitazione dagli agenti della polizia politica, l'arresto fu subito messo in relazione al cosiddetto «caso 24». Con questo nome è stata battezzata l'operazione di polizia volta a impedire la diffusione del giornale clandestino dei dissidenti. Negli ultimi dieci mesi, in relazione a questo caso, centinaia di intellettuali dell'Unione Sovietica sono stati arrestati e interrogati. Alcuni sono stati condannati, altri sono ancora in attesa di processo. Dalle fonti della dissidenza si è appreso che, nella dichiarazione conclusiva al tribunale di Noginsk, Lubarsky ha fatto una analisi della cosiddetta « samizdot », definendola un fenomeno pubblico. La « samizdat » ( letteralmente significa auto editoria) è il termine generico con cui si identificano tutte le pubblicazioni clandestine, comprese anche le petizioni, e naturalmente il giornale Cronaca degli avvenimenti correnti, che i dissidenti russi, sotto forma di manoscritti, si passano di mano in mano, i « Processi come questo — ha detto Lubasky al tribunale, secondo le fonti della dissidenza — non possono risolvere i veri problemi che la società deve affrontare, e di cui " samizdat " è una conseguenza. Soltanto una stampa libera e-una democratizzazione generale del Paese possono risolvere questi problemi». Venerdì scorso, esponenti dei diritti civili sovietici, tra cui il fisico nucleare Andrei Sakharov, considerato il padre della bomba H dell'Urss, avevano rivolto un appello al segretario generale delle Nazioni Unite, perché intervenisse a favore di Lubarsky. « C'è urgente necessità di un vostro intervento in questo caso », aveva telegrafato il gruppo a Kurt Waldheim. «Tutti coloro che avevano intenzione di assistere al processo sono stati allontanati con la forza dai poliziotti e le porte sono state sbarrate. Questo è un processo " aperto "che viene celebrato a porte chiuse », affermava l'appel¬ lo degli attivisti dei diritti civili. Durante i processi dei dissidenti, solitamente le autorità sovietiche ricorrono a questo stratagemma: gremiscono le aule di « agitprop » e di agenti segreti, e allontanano i sostenitori degli imputati, col pretesto che non c'è più posto. Pochi mesi fa, si era appreso che Sakharov aveva inviato nel 1971 al segretario generale del Pcus, Leonid Breznev, un memorandum, rimasto senza risposta, nel quale proponeva un drastico riorientamento della politica interna, economica ed estera del Paese. Nel documento, Sakharov prospettava una serie di riforme, per democratizzare e liberalizzare la società sovietica, a suo dire minacciata dal ritorno a metodi di stile stalinista. Obiettivo fondamentale delle riforme proposte da Sakharov era appunto la difesa dei diritti dell'uomo nell'Urss. (Ap)

Persone citate: Andrei Sakharov, Leonid Breznev, Sakharov

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica, Urss