Il maniaco della Sindone ha ripetuto il rito magico

Il maniaco della Sindone ha ripetuto il rito magico La nuova incursione nel Duomo Il maniaco della Sindone ha ripetuto il rito magico Dopo il primo attentato, gli accessi erano stati murati - Lo sconosciuto ora è sceso dall'organo aggrappandosi alle statue - Ha bruciato il ritratto della principessa Clotilde - Interrogazione alla Camera Il misterioso individuo che l'altra notte è penetrato nella cappella della Sindone è certamente 10 stesso che compi la prima incursione alla fine di settembre. Ha infatti lasciato un fazzoletto bruciacchiato identico a quello che aveva abbandonato dopo la prima Impresa. Sembrano anche confermate le ipotesi di " rito magico » avanzate da ecclesiastici qualificati Mentre prima alla supposizione della « liturgia sacrilega » si era arrivati dopo avere escluso Tipo- : tesi del furto o dell'attentato, queSta volta elementi ben precisi suffragano la tesi. Infatti lo sconosciuto (molte circostanze fanno pensare ad una sola persona) la notte scorsa ha bruciato davanti all'altare un quadretto del- \ la principessa Clotilde di Savoia. Questa, come noto, andò sposa' per ragioni di Stato al principe Gerolamo Napoleone e mori in i fama di santità nel 1911 nel ca- ' stello di Moncalieri Da decenni è in corso il processo di beatifiliazione proprio nella cappella del Guarini era conservato il suo ritratto su una cassetta per of-1 ferte destinate a sostenere le j spese della causa. Lo sconosciuto : ha forzato la cassetta e ha bru(.iato le banconote assieme al ritratto della principessa, staccato accuratamente dalla cornice. Forse per fare pensare ad un furto ha invece tenuto le monete e j ha vuotato un'altra cassetta dopo 1 averne sfasciato il fondo a mar- j teliate. Confermata, infine, l'assoluta conoscenza dei luoghi: gli stessi! custodi del Palazzo Reale cui la i cappella della Sindone è attigua, interrogati ieri dai canonici del Duomo hanno dichiarato che non ; avrebbero assolutamente saputo come fare per giungere con tanta Sicurezza sotto la volta del Glia--! rinl. « L'impresa — dice monsignor Baldi, dei canonici della cattedrale — era tanto più difficile In quanto dopo il primo attentato i avevamo fatto murare i passaggi ; che erano serviti allo sconosciuto ». Questi ha cosi cambiato percorso: dal tetto della sacrestia ha infranto il vetro che dà sul palco dell'organo. Da qui. appoggiandosi alle statue che ornano 11 sepolcro di Emanuele Filiberto, è giunto sino alla balaustra che cinge l'altare dove, in una cassa 1 tripla, è contenuta la celebre re- i liquia. Dopo avere acceso il falò, sen-1 za neppure toccare le tovaglie che nell'incursione precedente erano state bruciacchiate, ò fuggito per la stessa strada fatta nell'entrare. Sul braccio di marmo della statua che rappresenta la - Beneficenza « e che sta a lato del sarcofago di Emanuele Filiberto ha lasciato vistose impronte del palmo della mano annerita dal fumo. Il tutto si e svolto alla luce delle lampade a olio che bruciano in permanenza nella cappella e delle candele accese nel pomeriggio dai devoti Dice don Piero Coero. forse il maggiore esperto mondiale del prezioso lino e segretario del Centro Internazionale di Sindonologià: « La reliquia è molto più conosciuta all'estero che da noi. Anche recentemente giornali americani ed europei le hanno dedicato vistosi servizi Non escluderei pertanto la responsabilità di gruppi stranieri ». C'è anche chi sostiene che l'impresa è stata compiuta « su commissione - da un individuo dotato di notevoli capacita atletiche e di perfetta conoscenza dei luoghi. Il parlamentare torinese on Botta ha annunciato ieri sera che intende presentare una interroga- zvard1brts zione al ministro della Pubblica I Istruzione per sapere che prov-1 gvedimenti conti di prendere per j sassicurare la salvaguardia di una | treliquia venerata in tutto il mon- cdo cattolico. Infatti, anche dopo ! c1 attentato della fine di settem- ; sbre. la Sovrintendenza non aveva ; arafforzato la sorveglianza, affida-1 ata ad un solo custode che è pre- j asente soltanto nelle ore di aper-1 zlura della cappella al pubblico. I d Inoltre, la manutenzione del grandioso complesso barocco, co strulto appositamente per ospi tare la Sindone, è assolutatmente carente. Lo scalone di sinistra che sale dalla cattedrale ha gros si squarci nel soffitto, coperto alla meglio da tele di sacco o addirittura giornali. « E' così dagli anni della guerra, quando spez zoni incendiari colpirono il tetto dell'edificio -, dicono in Duomo.

Persone citate: Baldi, Botta, Emanuele Filiberto, Gerolamo Napoleone, Guarini, Piero Coero

Luoghi citati: Moncalieri