Con l'aiuto del nuovo amante spoglia dei beni il suo ex amico

Con l'aiuto del nuovo amante spoglia dei beni il suo ex amico In un anno si fece comprare cinque auto Con l'aiuto del nuovo amante spoglia dei beni il suo ex amico Messina, lunedi mattina. Una donna di 37 anni, Maria Teresa Zagone, che ha costretto l'amante, l'avv. Filippo Salvo, 50 anni, a vendere case e terreni, è stata arrestata insieme con il proprio amico, Rodolfo Faranda, 44 anni, appartenente ad una delle più note famiglie del Messinese, su mandato di cattura del giudice istruttore del tribunale di Patti. I due sono accusati di circonvenzione di incapace (aggravata dalla circostanza del danno patrimoniale di rile¬ vante entità), lesioni personali, minacce, violenza privata.Il Faranda è accusato di avere percosso l'avv. Salvo e di averlo costretto con violenza e minacce a firmareuna dichiarazione con la qua-le il professionista si impegnava a interrompere la relazione con la Zagone. La donna avrebbe approfittato del morboso attaccamento del Salvo e del suo stato mentale debilitato per fargli compiere una serie di affari rovinosi che avrebbero compromesso il suo patrimonio. re relazioni con parecchie donne di Messina e di Pat La vicenda è durata alcuni I saanni. Filippo Salvo, dopo il vmatrimonio contratto con I euna ricca giovane di Capo zod'Orlando, cominciò ad ave- j toI a mti che approfittarono della vsua disposizione alla genero-1 hsita. La madre del professio-1 uNtonteladpnista, signora Maria Adelaide, già nel luglio del 1970 j aveva presentato una querela contro Maria Zagone e alcuni suoi congiunti ritenuti i | responsabili del dissesto del figlio. La Zagone, secondo l'accusa, con la complicità dei fra- i telli e della madre, era riuscita a carpire al Salvo de-! cine di milioni ( in un anno le aveva comprato cinque automobili). Ad un certo punto, l'avvoI cato, in seguito agli intervenj ti della propria madre, inter| ruppe i rapporti con la Zagone, ma li riprese poco tempo dopo, quando la donna aveva ormai un nuovo amante, Rodolfo Faranda. (Ansa) f sa della suocera di Nitaia, in via Bartolotta, dove i due erano stati invitati a pranzo. Calogero Cutaia doveva tornare nei prossimi giorni a Grenoble, dove risiede per motivi di lavoro. Mentre sta va parlando con il cugino, gli ha dato, in segno d'affetto, un buffetto sul viso. Gaetano Nitaia si è impermalito e con tono aspro ha detto: « Mai nessuno si è permesso di mettermi le mani in faccia ». E' sorta una lite, durante la quale Nitaia ha estratto di tasca un coltello e ha colpito nello stomaco il cugino.

Persone citate: Calogero Cutaia, Faranda, Filippo Salvo, Maria Teresa Zagone, Rodolfo Faranda

Luoghi citati: Messina, Patti