"Sarei stata scelta per miss Mondo se non fossi una povera vedova"

"Sarei stata scelta per miss Mondo se non fossi una povera vedova" "Sarei stata scelta per miss Mondo se non fossi una povera vedova" Le è stato assegnato il titolo di "Miss Sogno" - Miss Lombardia andrà a Londra e Miss Toscana a Tokio - Sono entrambe indossatrici - Contrastata l'elezione di Miss Piemonte dal nostro inviato Salsomaggiore, lunedì matt. « Se non fossi una povera vedova e per di più non italiana, avrebbero eletto me per mandarmi a miss Mondo, cosi mi devo accontentare del titolo di miss Sogno ». Questo è stato il lamento di Liliana Pavlo al gran finale di Salso. Non c'erano dubbi che la « me- jo » era lei: bei capelli rossi, magnifico portamento, occhi mandorlati eternati da molti cartelli pubblicitari (finora ha girato 8 film). Ma il regolamento vieta di mandare ai concorsi internazionali « utui vedova » come se una bella donna potesse essere deteriorata dalla perdita del marito. Eppure a Londra e a Tokio non ci andrà. A Londra andrà — malgrado non sappia l'inglese — Antonella Barci, miss Lombardia. Una bella diciassettenne che vive a Bollate. Leila, così è stata ribat- tezzata da piccola per via delle lunghe gambe da gazzella, ha posato con lo scettro e la corona, rabbrividendo dal freddo, nel ridottissimo bikini e saltellando sulle punte dei piedi iscal- zi). Da un anno le sue belle gambe deambulano in sfi- late di moda a Milano, per 90.000 lire a sfilata, che saranno raddoppiate dopo questa incoronazione. Occhi castani, alta un metro e 72, 55 chili, visetto regolare, è una delle poche che non ha fatto la plastica al naso. La plastica l'ha fatta evidentemente miss International, Rita Pistolozzi, miss Toscana, di Livorno. Anche lei indossatrice e, da buona toscana, contestatrice nata. Damigella d'onore a miss Mondo: miss Liguria, Isella N azza rena, nata a San- remo 22 anni fa, autostoppista per vocazione ed exballerina di professione. Per miss International: miss Piemonte, Laura Romano che aveva delle buone « chances » di vincere, almeno per la parte della giuria capitanata da Cele Vergottini. « A Tokio — diceva Cele — bisogna mandare una ragazza che superi il metro e 75 e che sia molto secca ». E Laura questi requisiti li aveva uniti a un bel visino triangolare Ha vinto invece l'altra parte della giuria guidata da Mario Landi, Raf Vallone, Barbara Bouchet che volevano eleggere una bellezza più morbida anche se meno moderila, Adele Gallotti

Persone citate: Adele Gallotti, Antonella Barci, Barbara Bouchet, Cele Vergottini, Isella, Laura Romano, Liliana Pavlo, Mario Landi, Raf Vallone, Rita Pistolozzi