Preso uno dei gangsters dell'assalto alla banca

Preso uno dei gangsters dell'assalto alla banca Preso uno dei gangsters dell'assalto alla banca dal corrispondente Ivrea, lunedi mattina. E' stato identificato uno dei gangsters che, venerdì mattina, hanno assaltato una banca di Borgofranco. Dopo aver picchiato selvaggiamente due dipendenti che rifiutavano di aiutarli, erano fuggiti con più di 15 milioni sparando raffiche di mitra contro i passanti e gli inquilini delle case. Si chiama Fulvio Scagnolari, ha 31 anni, è originario di Ceregnano di Rovigo, ma risiede da tempo ad Ivrea in viale Kennedy 31. E' stato fermato sabato notte dai carabinieri e, dopo l'interrogatorio, arrestato dal sostituto procuratore della Repubblica di Ivrea. A tradirlo è stata la sua « Giulia » blu targata Venezia su cui, a detta di numerosi testimoni, i gangsters hanno preso posto subito dopo aver abbandonato la « Giulia » rubata che avevano usato per il colpo. L'improvvisa svolta nelle indagini, è servita anche a scagionare da ogni sospetto i due giovani sorpresi su una « Mini » rubata poco dopo la rapina. Sono Mauro Tapperò, 19 anni, da San Giorgio Canavese, e Giuseppe Maravita, 17 anni, da Pavone. Restano però in carcere perché ritenuti responsabili ( con altri due complici da identificare) di una lunga serie di furti. La banda della rapina, dimostratasi violenta e pronta a sparare, ha commesso un errore piuttosto ingenuo. I quattro sono andati a fare il colpo in tuta blu e passamontagna, mascherati cioè in modo che sarebbe stato impossibile riconoscerli. Ma hanno lasciato bene in vista, sia pure in un viottolo di campagna, due macchine di riserva. Una di esse era appunto una « Giulia » blu con l'inconsueta targa « Venezia ». Sono poi stati visti abbandonare la « Giulia » rossa dell'assalto e salire sulle due auto. Già venerdì sera i sospetti si erano appuntati su Fulvio Scagnolari, uno strano disoccupato che aveva acquistato una « Giulia » targata Venezia due mesi orsono. I carabinieri però hanno trovato nella sua casa di viale Kennedy solo la suocera settantenne ed i quattro figli del ricercato Fulvia e Vladimiro, di 12 e 10 anni, Ermanno e Marzia, di 8 e 7 anni. I militi non si sono più mossi dalla casa e dopo un'attesa di oltre 24 ore, Fulvio Scagnolari è rientrato con la moglie. Ha negato subito ogni accusa. « Campo come posso » ha detto. In tasca aveva oltre 300 mila lire in contanti, una bella sommetta per un disoccupato: « Le ho vinte al gioco — si è giustificato —. Vado spesso al casinò e così tiro avanti ». Negli interrogatori seguenti ha fornito un dettagliato alibi sulla mattinata di venerdì, ma sembra che sia stato clamorosamente contraddetto dalla moglie e dalla suocera. r. a.

Persone citate: Fulvio Scagnolari, Giuseppe Maravita, Mauro Tapperò

Luoghi citati: Ceregnano, Ivrea, Pavone, Rovigo, San Giorgio Canavese, Venezia