Capo di "Al Fatah,, (con bombe) rilasciato dalla polizia olandese di Vittorio Zucconi
Capo di "Al Fatah,, (con bombe) rilasciato dalla polizia olandese Lo credevano un tranquillo diplomatico algerino Capo di "Al Fatah,, (con bombe) rilasciato dalla polizia olandese L'identità del personaggio, rivelata dagli israeliani, non è stata smentita ad Amsterdam - Polemiche per la rapidissima liberazione decisa dalle autorità (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 28 ottobre. Il « diplomatico algerino » fermato martedì scorso all'aeroporto « Schiphol » di Amsterdam con due valigie di « lettere esplosive » ed armi sarebbe in realtà Kibi Haloum, trentatreenne capo della rete di « AI Fatali » in America Latina. Lo ha rivelato l'ambasciatore israeliano all'Orni, mentre il governo di Tel Aviv ha reso noto stasera il suo « vivo disappunto » per la rapidissima liberazione del diplomaticoguerrigliero. Meno di ventiquattr'ore dopo essere stato sorpreso eon il piccolo arsenale (21 lettere esplosive, 8 chili di plastico, 5 bombe a mano, 5 pistole ed 8 cari¬ catori), Kibi Haloum è infatti potuto ripartire da Amsterdam per la sua destinazione segreta in America Latina, naturalmente senza le valigie. Il fatto ha provocato, insieme con la reazione di Israele, le vivaci proteste di molti parlamentari olandesi: due democristiani e due socialisti (a nome dei rispettivi gruppi) hanno chiesto in via uffi- ciale ai ministri degli Esteri e della Giustizia «a quali miste- riose ragioni si debba la fui- minea liberazione del dìplo- matico sorpreso con armi ed esplosivo». In un primo momento le autorità olandesi avevano affermato che «era chiara la totale buona fede dell'algerino» che «ignorava il contenuto delle due valigie diplomatiche», ma questa versione appare assai meno credibile dopo le rivelazioni israeliane sulla vera attività di Haloum. E' significativo, poi, il fatto che la polizia di Amsterdam, che ha interrogato l'uomo ed ha esaminato i suoi documenti, non abbia smentito le affermazioni di Tel Aviv. Assai più verosimile sembra la spiegazione che circola negli ambienti diplomatici dell'Aia e che viene riportata stasera dai giornali: Amsterdam è ormai, purtroppo, una delle basi europee del terrorismo palestinese e, in particolare, di «Settembre Nero» che ne avrebbe fatto il suo quar| tier generale sul Vecchio Con| finente. Le autorità ed i terròI risti avrebbero raggiunto una ! sorta di tacito ed ufficioso accordo di «reciproca non agi gressione» imperniato sulla 1 Klm, la compagnia di bandiera olandese: la Klm è infatti delle poche compagnie j mia f aeree in Europa ad | sempre stata risparmiata dai j pirati dell'aria e questo privi | iegio, scrivono i quotidiani della sera, «ha naturalmente, u suo prezzo». I Formalmente, il passaporto diplomatico di Kibi Haloum (nato a Damasco) è risultato in perfetto ordine e pertanto è valido l'atteggiamento che ne è derivato: la sera stessa della scoperta delle armi, l'ambasciatore algerino a Bruxelles (in Olanda non c'è l'ambasciata di Algeri 1 si è1 recato ad Amsterdam ed ha ! riconosciuto l'autenticità deli documento. Tuttavia, after- I mano le fonti ufficiali dei Paesi Bassi, «non è risultato i che il possessore del passaporto esercitasse alcuna atti- ; l'irò nelle file della diplomazia algerina», ed il ministero degli Esteri olandese ha de-1 plorato «l'utilizzazione abusiva del documento». I quotidiani di Amsterdam e dell'Aia non mancano di sottolineare il contraddittorio comportamento delle autorità olandesi, che hanno dimostra- to «""a fretta realmente ec cessiva nel liberarsi di Haloum, pur avendo provato che egli non svolge una reale atti vita diplomatica». L'Algeria, notano ancora i giornali, sem- bra mostrarsi poi un po' troppo generosa nel concedere i suoi passaporti diplomatici: basta citare a questo proposito il caso di un mercante d'armi danese, Paul Wilking (detto «revolver Paul») che svolge da anni il suo lavoro su scala internazionale protetto da un passaporto diplomatico rilasciato all'epoca di Ben Bella e mai ritirato. Vittorio Zucconi
Persone citate: Fatah, Paul Wilking
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