Su tutto il Piemonte smog e acque sporche

Su tutto il Piemonte smog e acque sporche Su tutto il Piemonte smog e acque sporche Il Piemonte ha disegnato la mappa delle proprie zone inquinate. Un anno di lavoro, un'indagine capillare condotta con un questionario diramato a Utili i 1213 Comuni della Regione, un esame accurato delle risposte inviate da 1084. Gli assenti sono Comuni cosi piccoli e collocati in zone di montagna o di collina così remote che, beati loro, hanno ancora ciclo azzurro e acque pulite. Tutti gli altri, chi più chi meno, soffrono di avvelenamento. La Regione non può tenersi lontana da questo problema e il Decreto delegato numero 4 per il trasferimento delle funzioni amministrative in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera gliene fa esplicito carico. La carta che pubblichiamo dà un'idea dell'estensione dell'inquinamento e delle sue principali fonti che non sono soltanto di origine industriale o domestica; ma sull'inquinamento influisce anche la mancanza di acquedotti e di fognature, la carenza dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Alcuni dati statistici chiariranno la tabella. ACQUA POTABILE — 978 Comuni, pari al 90 per cento del totale, hanno l'acquedotto, ma solo in 478 copre tutto il territorio. L'acqua è captata in 604 casi da sorgenti, in 424 da pozzi, in 50 da fiumi o torrenti. FOGNATURE — Ne sono I forniti 822 Comuni (76 per o i o a a e l e a à e i e l ecento), ma soltanto 72 hanno la rete estesa a tutto il territorio. In 652 casi le fognature sboccano in corsi d'acqua, 47 impianti sono sottoposti ad un trattamento, sia pure rudimentale, di bonifica. Collegno, Grugllasco e Rivoli, uniti in consorzio, hanno costituito una rete di fognature per scarichi privati e industriali con stazione di depurazione ora meccanica e tra breve anche biologica. Ed è l'unico esempio in Piemonte. ACQUE INDUSTRIALI — Esistono in tutto il Piemonte 32 collettori industriali e 122 fognature adibiti a questo scopo. Lo smaltimento avviene in 79 casi in corsi d'acqua, 11 in laghi, 23 in pozzi. LIQUAMI ZOO-AGRICOLI — Ci sono 23 collettori in provincia di Torino e uno in quella di Asti; per tutti gli altri stabilimenti che hanno questa attività lo smaltimento avviene in fognature (125 casi), corsi d'acqua superficiali (100), laghi (19), pozzi (134), sul terreno (90 casi). Ne deriva una situazione di inquinamento che interessa tutti i corsi d'acqua. I più colpiti son il Bormida, lo Scrivia, il Tanaro. « L'acqua assume una colorazione scura con odore sgradevole che viene trasmesso agli ortaggi e alla frutta. I pesci che riescono a sopravvivere hanno un sapore disgustoso e non sono commestibili ». Il Belbo è inquinato da industrie enologiche e distillerie, il Tanaro da liquami biologici e industriali, la Stura di Demonte e il Gesso dalla silice proveniente da cementifici e cave. Impermeabilizza il fondo, si deposita con l'irrigazione su foraggi e ortaggi, distrugge il patrimonio ittico impedendo la riproduzione, provoca la silicosi nei bovini. Del Sangone parliamo a parte: anche il Pellice è inquinato da silice, la Dora Riparia da industrie metalmeccaniche. Tutto il corso della Stura di Lanzo riceve gli scarichi di industrie chimiche, galvaniche e metalmeccaniche. Il Po è inquinato soprattutto nel suo tratto torinese, i fiumi del Biellese e del Novarese risentono delle industrie tessili c metalmeccaniche, il lago d'Orla è in condizioni disperate, il lago Maggiore si avvia a diventarlo. RIFIUTI SOLIDI — Contribuiscono all'inquinamento e deterioramento dell'ambiente. Solo 543 Comuni hanno il servizio di raccolta, i forni di incenerimento sono 12; in 347 casi i rifiuti vengono bruciati all'aperto, in 173 scaricati sul terreno. 11 nelle vicinanze di corsi d'acqua. INQUINAMENTO ATMOSFERICO — Colpisce 135 Comuni raggruppati nelle zone che la cartina indica con un tratteggio. Le cause: 15 per attività agricole. 111 per le industrie. 54 per riscaldamento domestico, 41 per la circolazione automobilistica. Inoltre: 54 Comuni segnalano la presenza di industrie insalubri, 55 chiedono di essere assegnati alle zone di controllo istituite dalla legge antismog. Secondo la statistica le fonti di inquinamento atmosferico possono essere così suddivise: 82"» industrie. 40 "o impianti dì riscalda mento domestico, 30'* circolazione stradale. rcmssgdqagtlnldsvptqfvcltcrdbn

Persone citate: Del Sangone

Luoghi citati: Asti, Collegno, Demonte, Dora Riparia, Lanzo, Piemonte, Torino