"Nessun motivo politico per il giudice esonerato,,

"Nessun motivo politico per il giudice esonerato,, Il Procuratore parla di Fiasconaro "Nessun motivo politico per il giudice esonerato,, Alberici ha spiegato che ha escluso Fiasconaro dalle indagini su Freda-Ventura "per esigenze d'ufficio" - "Se sarà necessario, ritornerà ad occuparsene" (Dal nostro corrispondente) Milano, 27 ottobre. « Non devo rendere conto all'opinione pubblica del mio operato, ma solo alla mia coscienza: ho agito come avrebbe fatto qualsiasi altro magistrato che si fosse trovato nelle mie condizioni. Non mi interessano le polemiche che se sono sorte: non ho alcuna intenzione, per il momento, di revocare le mie disposizioni ». Questo il preambolo che il procuratore aggiunto della Repubblica dott. Isidoro Alberici, che regge la procura della Repubblica dopo il ritiro del dott. De Peppo andato in pensione il 16 ottobre scorso, ha fatto oggi prima del suo colloquio con i giornalisti, che desideravano avere informazioni sulla intricata vicenda dell'esclusione del dott. Luigi Rocco Fiasconaro dalle indagini relative all'inchiesta Freda-Ventura. « La mia decisione — ha ribadito il dott. Alberici — non è stata influenzata da motivi di carattere politico, ma da semplici esigenze d'ufficio. La procura della Repubblica, come ho tenuto a dire sin dal primo momento, è oberata di lavoro. Ho così rite¬ nuto opportuno lasciare solo il sostituto procuratore dott. Emilio Alessandrini ad affiancare nelle indagini il giudice istruttore dott. D'Ambrosio. Se si rivelasse necessario, il dott. Fiasconaro ritornerà ad occuparsi dell'inchiesta ». Il procuratore aggiunto ha precisato che non si tratta d'un atto punitivo nei confronti del dott. Fiasconaro, che aveva chiesto al giudice istruttore di emettere avvisi di procedimento nei confronti del dott. Elvio Catenacci, uno dei vice capi della polizia, del dott. Bonaventura e del dott. Antonino Allegra, rispettivamente dirigenti degli uffici politici delle questure di Roma e Milano, per omissione di atti d'ufficio. «Effettivamente non sono stato informato delle decisioni prese dal dott. Fiasconaro e dal suo collega — ha detto il dott. Alberici — che avrebbero dovuto avvertirmi per iscritto, secondo quanto disposto da una circolare interna emanata sei anni orsono dalla Procura della Repubblica. E' stato così violato l'articolo 70 del regolamento giudiziario, che affida al procuratore il compito d'esercitare le sue funzioni attraverso i sostituti ». In realtà, pare che il dott. Fiasconaro e il dott. Alessandrini abbiano informato delle loro intenzioni, qualche giorno prima che lasciasse il suo posto, il procuratore capo dott. De Peppo e che questi non ne abbia fatto cenno al dott. Alberici. Dell'obbligo di avvertire i superiori diretti, nel corso dell'assemblea tenuta ieri sera a palazzo di giustizia dai sostituti procuratori della Repubblica, si è parlato a lungo e i pareri sono stati discordi: 28 dei 34 colleghi di Alessandrini e Fiasconaro, comunque, hanno sottoscritto un documento di solidarietà nei confronti dei due sostituti procuratori della vicenda Freda-Ventura. Oggi è stato inoltrato al procuratore aggiunto Alberici un documento, che l'alto magistrato prenderà in visione domani. Non se ne conosce il contenuto, ma a quanto pare la maggioranza dei sostituti procuratori, come già era trapelato ieri subito dopo l'assemblea, avrebbe deciso di sobbarcarsi il lavoro cui sarebbe destinato il dott. Fiasconaro per consentire al collega di continuare l'inchiesta. - m g. m.

Luoghi citati: Milano, Roma