Il ministro Gioia ammette l'inefficenza delle Poste

Il ministro Gioia ammette l'inefficenza delle Poste Alla commissione della Camera Il ministro Gioia ammette l'inefficenza delle Poste La riforma è allo studio, ma i risultati non si conosceranno prima del giugno '73 - Presto le pensioni saranno pagate a ck^Sscilio - Confermato: nessun aumento al canone tv, entro l'aprile 1973 alle Camere la riforma dell'ente; la tv a colori sarà compresa nella programmazione (Nostro servìzio particolare) Roma, 27 ottobre. (g. fr.) L'attuale struttura dell'aziei.da delle Poste e Telecomunicazioni è incapace a soddisfare le esigenze degli utenti. Lo ha detto lo stesso ministro, Giovanni Gioia, alla commissione della Camera, che si occupa di poste, di trasporti e di marina mercantile e che, ili questi giorni, sta esaminando i bilanci di previsione dei rispettivi ministeri. Una riforma sarà studiata da una commissione, costituita da funzionari e da rappresentanti sindacali, che dovrebbe concludere il proprio lavoro entro il prossimo mese di giugno. Il ministro ha affermato che sta per essere presentato al Parlamento un disegno di legge per la ristrutturazione dell'azienda dei telefoni e per iì trasferimento ad essa del servizio telegrafico. Un altro disegno di legge, già alle Camere, tende ad incrementare la costruzione di edifici per gli uffici postali. Il ministro Gioia ha fornito, nella sua esposizione, altre interessanti notizie. I pensionati dell'Inps eviteranno, tra breve, le lunghe code agli sportelli postali per incassare le loro spettanze: sono in corso contatti tra l'amministrazione delle Poste e l'ente previdenziale per recapitarle a domicilio. Per rendere più rapido il servizio pacchi si è cercato di ridurre i tempi di sosta, ma per una soluzione definitiva occorrerà predisporre altre misure. Il ministero sta, inoltre, studiando un sistema per differenziare la stampa pubblicitaria da quella informativa; quanto alle tariffe, l'onorevole Gioia sostiene l'opportunità di mantenere la riduzione solo per la stampa periodica. Quanto ai problemi del personale, il ministro ha rilevato, tra l'altro, l'inadeguatezza degli organici e ha dichiarato che, d'accordo con i sindacati, saranno accertate entro il 30 giugno 1973 le reali esigenze e banditi, in seguito, i concorsi di assunzione. Ha quindi ripetuto l'impegno, già preso dal presidente del Consiglio, Andreotti, di presentare entro il prossimo aprile il disegno di legge per la riforma della RaiTv, con il mantenimento del monopolio, sancito anche dalla Corte Costituzionale. La tv a colori sarà introdotta nel quadro della programmazione ed in modo da evitare un aumento dei consumi. Il governo si riserva, tuttavia, di far conoscere il proprio orientamento circa la richiesta, avanzata dalla commissione, di un dibattito parlamentare prima che sia presa una decisione definitiva. Non sono previsti aumenti, ha assicurato Gioia, del canone di abbonamento ed ha respinto le affermazioni di alcuni deputati secondo cui dal bilancio consuntivo dell'ente non risulterebbe l'esatto ammontare del deficit. In merito alle attuali tariffe telefoniche ha osservato che esse sono inferiori a quelle di altri Paesi della Comunità europea. Il ministro dei Trasporti, Bozzi, intervenendo sui problemi del suo dicastero, ha affermato che tra le cause del deficit delle Ferrovie vi sono le tariffe, immutate da parecchi anni, e le «diseducative» concessioni gratuite. Per il settore dell'aviazione civile ha lamentato l'eccessivo frazionamento delle competenze ed il sistema di gestione degli aeroporti. Il sottosegretario Durand De La Penne, illustrando, infine, il bilancio del ministero della Marina mercantile, ha sostenuto la necessità di intervenire in favore del credito navale mentre per i contributi all'industria cantieristica sta per essere adottato un provvedimento, con validità quinquennale, a partire dal 1972.

Persone citate: Andreotti, Bozzi, Durand De, Gioia, Giovanni Gioia

Luoghi citati: Roma