Bicocca: impedito al sindaco di entrare nello stabilimento

Bicocca: impedito al sindaco di entrare nello stabilimento Polemica a Milano tra Amasi e Pirelli Bicocca: impedito al sindaco di entrare nello stabilimento Ieri i lavoratori riuniti in assemblea permanente: l'azienda aveva diffidato gli "estranei" a entrare -1 sindaci di Milano, Cinisello e Sesto hanno dovuto rinunciare al gesto di solidarietà - Iniziative degli operai inglesi della Pirelli-Dunlop (Dal nostro inviato speciale) Milano, 27 ottobre. Proseguono alla Pirelli-Bicocca (Hi mila lavoratori, oltre un terzo dei dipendenti che il Gruppo ha in Italia) le agitazioni sindacali contro la sospensione di 870 operai ed impiegati a zero ore e contro la riduzione a 32 ore settimanali (invece di 41) dell'orario di 1900 operai. Oggi si è svolta, all'interno | della fabbrica, l'assemblea permanente, dalle 7 alle 24. Per realizzare questa forma di agitazione è stato fatto imo sciopero articolato: due ore di sospensione del, lavo-ro in ogni reparto, ma in tempi diversi, in modo da avere sempre una rappresen tanza nel salone della mensa, dove, per tutta la giornata, sono affluite delegazioni delle altre aziende milanesi e delle scuole, con esponenti politici, tra i ouali l'ón. Riccardo Lombardi a nome della direzione del psi, Petrucioli del pei e Capanna del Movimento studentesco. Era prevista anche la « visita » dei sindaco di Milano. Aldo Aniasi, e dei sindaci di alcuni comuni della « cintura ». Però hanno ri- nunciato, perché nella not- te la Pirelli aveva emesso un comunicato « diffidando chiunque, estraneo agli stabilimenti, ad introdursi abusivamente nell'area di Bicocca, riservandosi, in caso contrario, di agire nei confninti dei responsabili a termini di legge ». La Società ricordava anche di aver messo a disposizione, per gli incontri sindacali, il cinema aziendale di fronte agli stabilimenti, in viale Sarca. I! sindaco di Milano, Aniasi, il sindaco di Sesto San Giovanni. Libero Biagi, e il sindaco di Cinisello BalsamoEnea Cerquetti, in serata hanno diffuso una protesta « contro il grave atteggiamento della Pirelli ». I tre sindaci definiscono «ingiustificata» la dichiarazione della Pirelli « perche volta ad impedire i preannunciati incontri conio Amministrazioni ComunaZi, che hanno sempre svolto un'azione dì difesa degli interessi generali delle comunità amministrate e dei lavoratori, nelle occasioni di grandi confluii sociali, quali quello in atto ». Non potendo entrare alla Bicocca, i tre sindaci hanno deciso di « organizzare incoll I ;r;,,ra" ' lavoratori della Pirei i. ai quali testimoniano lao j 'solldarielài nelle se- j dl cìnc} tP come seni: prc a mn j cMadinl part- colarmente a coloro che sn - battono per il posto di lae voro ». - Alla Bicocca però di «estra : ne'" 0SKi ne sono entrati pa- rechi. Si calcola che sianl ' al»ui,e oltre un centinaio d delegazioni cu labbnche, tr- ^ ^ A,fa Rom(JO Jm(- | cenU| Pirellj di Settimo Tore o - nese, Michelin di Torino, Rchard Ginori, Breda, Magneti Marelli, Ercole Marell Borletti, Farmitalia, TJpim, Standa, I.B.M., Philips, Falck, Triplex, Ceat di Torino, Franco Tosi di Legnano, Candy di Brugherio, eccetera. La Pirelli ha preso posizione con una nota che dice: « Nonostante l'esplicito divieto della Società — notificato anche dal personale di sorveglianza — gruppi di persone non autorizzate si sono introdotti abusivamente nello stabilimento Bicocca. La direzione si riserva di valutare l'opportunità di eventuali azioni da intentare nei confronti dei responsabili che è stato pos sibile identificare ». Per tutelarsi contro possibili infiltrazioni di « indesiderabili », il consiglio di fabbrica oggi aveva organizzato un proprio servizio di sorveglianza. Operai con un bracciale rosso montavano la guardia agli ingressi. La Sezione Britannica del comitato sindacale di coordinamento Pirelli-Dunlop ha in- viato ai lavoratori della Bi-cocca un messaggio nel quale si afferma che « la politica di ristrutturazione portata avanti in Italia è un grave attentalo alla garanzia del po¬ sto di lavoro di tutti i lavoratori della Dunlop-Pirelli e rappresenta una rottura degli impegni presi con i lavoratori inglesi del Gruppo, in un incontro avvenuto a Londra nel febbraio del 1970 ». Il messaggio ricorda che in Gran Bretagna « sono spariti S mila posti di lavoro come risultato della Dunlop-Pirelli». Quindi conclude: « La vostra lotta è la nostra. Cercheremo di fare il nostro dovere. Abbiamo deciso di rifiutare qualsiasi lavoro extra, in tutte le fabbriche della Gran Bretagna e prenderemo contatti con i compagni portuali e trasportatori per assicurare che non avvengano esportazioni di gomme Pirelli in Italia ». Sergio Devecchi Ati è