Gli attentati ai treni: indagini difficili L'ispettore generale di p.s. è a Reggio
Gli attentati ai treni: indagini difficili L'ispettore generale di p.s. è a Reggio Dov'è la centrale del "commando,, terrorista? Gli attentati ai treni: indagini difficili L'ispettore generale di p.s. è a Reggio L'alto funzionario è stato inviato dal ministro dell'Interno - Numerose le perquisizioni e gli interrogatori, ma gli inquirenti ammettono che, in 5 giorni, non sono stati fatti passi avanti -*« JgJJ (Dal nostro inviato speciale) Reggio Calabria, 26 ottobre. « Ho letto le critiche che ci sono state rivolte, ma posso affermare che le indagini vanno avanti e noi tutti vi siamo impennati», esordisce Francesco Romanelli, l'ispettore generale di pubblica sicurezza, al quale il ministro dell'In- terno Rumor ha affidato il j coordinamento dell'inchiesta | a Keggio da tre giorni, e arrivato questo pomeriggio e subito si è presentato in questura per fare il punto con gli inquirenti. Ne è venuta la conferma che le indagini non hanno ancora individuato la traccia sicura lungo la quale muoversi. « Le indagini vanno in tutte le direzioni, anche se è necessario porre la dovuta attenzione alle circostanze in cui sono avvenuti gli attentati », dice Romanelli. E soltanto nei colloqui riservati è possi- ì bile sentire che v l'attenzione \ labrese. imposta dalle circostanze » sta a significare innanzitutto indagini a destra, tra le frange del fascismo reggino e ca- i « Ciò vuol dire che la centrale dei terroristi va cercata a Reggio? ». La risposta dell'ispettore è assai ragionata: «Dopo quello di mercoledì scorso contro la sede reggìna dclla uiL gli attentati sono stati 13; hanno avut0 lutti lc medesime mo dalità di attuazione. Ma gli ordigni usati risultano diver- si: a Campoleone l'ordigno aveva un innesco elettrico a tempo, era in sostanza una bomba ad orologeria; negli attentati compiuti in Calabria sono stati, invece, usati candelotti innescati con detonatori a miccia lenta ». « Il piano terroristico era tale da dimostrare che gli at¬ tentatori intendevano provo care una strage? ». «Non possiamo fare ipotesi su eventi che non si sono verificati. Ciascuno può valutare per proprio conto ». Ma la valutazione è già venuta dalla magistratura, che sta per aprire un procedimento contro ignoti per strage e altri reati. Tra gli uomini che guidano i duemila agenti di p.s. e carabinieri impegnati nelle indagini non ci sono dubbi sull'efferatezza del piano terroristico e sulla criminale freddezza di quanti lo hanno organizzato e portato a termine, e. La gente capace di guar¬ dare ad un disastro senza bat tere ciglio qui non manca », dice il vicequestore Letterio Giorgianni. « Nel settembre 19IÌ8 hanno tentato di far saltare in aria tutto il mio commissariato. Ci hanno buttato una bomba che ha fatto volare via gli infissi, sbrecciato i muri, scaraventato lontano mobili ». Oggi, gli agenti di Giorgianni hanno compiuto altre perquisizioni, v Risultato zero », commenta il vicequestore. Quanti potrebbero sapere sono scomparsi o tacciono. mettere subito mano ai fasci- coli delle indagini condotte sull'attentato al « Treno del sole », in cui il 22 luglio '70, Anche chi sa e vorrebbe dire è ammutolito dalla paura. « Quella gente non scherza », è il commento in tutta la provincia. Forse sarebbe utile all'ingresso della stazione di Gioia Tauro morirono 6 persone e altre 72 rimasero ferite. Ma non è stato ancora fatto Livio Zanottì
Persone citate: Francesco Romanelli, Giorgianni, Romanelli, Rumor
Luoghi citati: Calabria, Gioia Tauro, Reggio, Reggio Calabria
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