Lancia "pigliatutto" a Sanremo di Michele Fenu

Lancia "pigliatutto" a Sanremo Si è concluso ieri mattina il Rallye internazionale dopo 2.000 km Lancia "pigliatutto" a Sanremo Ballestrieri-Bernacchini si affermano davanti ai compagni di squadra Barbasio-Sodano - Quest'ultimo equipaggio conquista il titolo italiano - La Casa torinese ad un passo dalla conquista del campionato mondiale - La Fiat al terzo, quarto e quinto posto con Lindberg, Bisulli e Trombotto (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 25 ottobre. Montecarlo, Marocco ed ora Sanremo: queste le tappe più importanti della Lancia nel suo cammino verso la conquista del campionato mondiale rallies per marche. La matematica certezza del titolo ancora non esiste, mancando due prove alla conclusione del torneo, ma una ragionevole, pratica sicurezza sì, e proprio grazie alla bella affermazione ottenuta da Amilcare Balestrieri e da Arnaldo Bernacchlni sulle strade della Liguria con la Fulvia HF 1000. Affermazione ribadita da Barbasio-Sodano con un secondo posto che regala alla coppia per il secondo anno consecutivo il casco tricolore. Poi, nella classifica del Rallye di Sanremo, che si è concluso stamane dopo il secondo giro — una cavalcata fra montagne incappucciate di nebbia e nubi — troviamo la Fiat con i suoi Lindberg, Bisulli e Trombotto, a confermare il felice momento delle nostre Case nei rallies. Non c'e quest'anno gara in cui Lancia e Fiat non si mettano in luce, facendo razzia di campionati e di coppe. Ricordili mo infatti che Lele Pinto è in procinto di. diventare campione europeo dei piloti dopo aver già | incamerato la Mitropa Cup. Per i j teams stranieri lo spazio si riduce, j E' stata, quella di Balestrieri- | Bernacchlni e della Lancia, una vittoria sofferta. Motivo? La vigorosa presenza dell'Alpine-Renault e della Fiat-Rally nonché il progressivo rarefarsi delle file della squadra torinese, imposto dall'elevato ritmo di gara, dalle ditticolta dei fondi stradali e dall'onesta maturità di questa vecchia si- ; gnora che si chiama Fulvia. Balestrieri, che è di Sanremo, ha avuto il merito di non arren I dersi mai, neanche quando un minuto «fantasma» in più appioppatogli nell'ultima prova speciale i della prima tappa avrebbe potuto turbarne equilibrio e concentra-! zione. Amilcare si è battuto con estrema determinazione contro Andersson e Therier, gli uomini dell'Alpine-Renault (almeno finché sono rimasti in corsa), e poi hgmntapdcoclen ha attaccato con autorità i compagni di squadra, in ciò probabilmente favoritp dalla perfetta conoscenza delle strade dell'entroterra, da lui percorse per andare a caccia o per cercare posti buoni per fanghi. «Per me — ha detto al traguardo Balestrieri — era una corsa che contava moltissimo. Vorrei onorarla ricordando Leo Cella, che mi fu amico e mi avvicinò all'automobilismo e ai rallies». Balestrieri è sposato, ha due bambini, è stato più volte campione ita¬ liano di motociclismo. Finora, pur riempiendo il suo carniere di successi e di piazzamenti, non era riuscito ad ottenere il «grande» successo. La «sua» Sanremo potrebbe essere un trampolino di lancio. E' anche tempo di rinnovo di contratti fra piloti e team per il 1973 e, dunque, una vittoria come questa suona bene. Con Balestrieri, Sergio Barbasio. Il genovese e Piero Sodano hanno preceduto ancora una volta il tenace Luciano Trombotto nella lotta per il titolo italiano. Barba¬ sio e Sodano non entusiasmano i tcscpvdcome Munari, ma sono accorti e di rendimento costante e, alla fine, il premio arriva sempre. «Mi sembra — ha affermato Cesare Fiorio, direttore sportivo della Lancia — di aver raggiunto gli I obiettivi che ci eravamo proposti i all'inizio della gara. Ora andremo1™negli Stati Uniti con una Fulvia I cper Kàllstròm-Duvenport e. prò pbabilmente. con due macchine ai\ lRao britannico che chiude il cam- 8ninnato marche» Fiorio si era i qspaventatoTwotU ^endo arr^ ™starsi uno dopo l'altro Munari- «Mannucci (cambio), Kallstrònv Haggbom (rottura di una pinza del freno posteriore destro e perdita liquido impianto frenante) e Ragnotti-Rouget (scatola guida). Ma Balestrieri e Barbasio, che erano scattati avanti al momento j del ritiro dell'Alpine di Therier, non hanno accusato che i soliti guai dei rallies e nessun serio inconveniente, permettendo così al | loro d.s. di brindare con champa- j gne a questa terza grande after- I inazione dell'annata. La Fiat-Rally in questo «Sanremo» non ha forse reso come in al- | tre occasioni, malgrado il nrndi- 1 garsi dei suoi uomini. .Ma Paganel- j li. Lindberg, Bisulli e Trombotto ! hanno accusato tutti, chi più chi meno, qualche malanno. Il terzo. ; quarto e quinto posto, comunque, premiano l'impegno della squadra, che sta affrontando un rally dopo l'altro con tranquilla sicurezza, soprattutto per permettere a Pinto di conquistare l'uEuropeo». Il colpo grosso potrebbe verificarsi a fine settimana con 11 Rally di Spagna. Intanto, la Fiat ha superato la Porsche nel «mondiale» e si trova alle spalle della Lancia. D'ohblieo, ora, conservare questo ragguardevole piazzamento. I Il bilancio statistico di Alpine-1 Renault. Lancia e Fii t vede la Ca-1 sa francese a quota zero, con due i vetture perse su due, poi la Lancia con due Fulvia superstiti su sei e Mirafiori con tre spider su cinque. Cifre che testimoniano la selettività del Rallye di Sanremo, concluso .soltanto da 13 equipaggi su 69. Fra questi, meritano attenzione le prove di Bossetti, Pelgan- ndvd ta e Fagnola, un giovane torinese che con una Fiat 125 S di stretta serie ha vinto 11 Gruppo 1. Ancora una osservazione: le «voci» su equipaggi che accorciano le prove speciali con opportune deviazioni sono realtà. Anzi, quella di trovare le scorciatoie «furbe»,™* mobilitazione di arma, con- correnza serrata e sbarramentiserrata per far passare i «buoni» e tener lontani i «cattivi» (magari compa- 8™ di scuderia), e diventato per qualcuno — almeno pare cosi — ™ raffinata. E' un gioco pe- «g0?- j nisti. La Csai e gli organizzatoridi rallies farebbero bene ad Inter-venire prima che il malcostumedilaghi. A Sanremo si è esageratodavvero. Michele Fenu | Sanremo. La Lancia-Fulvia del vincitore Ballestricri