Un Milan "tipo-esportazione", pareggia e rischia di vincere

Un Milan "tipo-esportazione", pareggia e rischia di vincere Utile, ma non glorioso, FI a 1 in Coppa Coppe a Varsavia Un Milan "tipo-esportazione", pareggia e rischia di vincere I rossoneri per gran parte dell'incontro hanno subito la tenace iniziativa del Legia - Troppo spesso affannosa la difesa milanista: calmo solo Belli autore di parate decisive - Colin sostituisce Magherini al 70' e cinque minuti dopo porta inaspettatamente in vantaggio il Milan - Deyna, migliore in campo, ristabilisce l'equilibrio con una fucilata (Dal nastro Inviato speciale) Varsavia, 25 ottobre. A Varsavia si ripete una storia vecchia quanto il calcio all'Italiana. In una partita che potrebbe essere presa ad esempio per Impostare lezioni e tavole rotonde sul football (soprattutto sul nostro calcio « modello esportazione ») 11 Milan ha cavato fuori un risultato utile ma non troppo glorioso che sicuramente l'accontenta dopo che 1 rossoneri tante volte hanno rischiato il crollo, se non addirittura una figuraccia. L'uno a uno fa da presupposto ideale per la partita di ritorno dell'8 novembre a Milano e da logico lasciapassare per 11 superamento del turno (ottavi di finale di Coppa delle Coppe) a favore del milanisti: però guardando dentro questo risultato non si può certo trovarvi troppi motivi di soddisfazione. Per tutto il primo tempo e gran parte della ripresa il Milan ha subito l'iniziativa del Legia, situazione prevedibile di sicuro, ma verificatasi in termini davvero preoccupanti sino a mettere in allarmistico affanno la difesa milanista. Poi un gol miracolistico di Colin ha assurdamente rovesciato la situazione in campo e collocato addirittura 11 Milan in sella ad un cavallo vincente quando si trovava a trapestare o quasi nel polverone. Se si pensa che Golin era in campo da appena cinque minuti, inserito al posto dell'evanescente Magherini (il quale più che una finta ala è stato un fìnto giocatore restando sempre al di fuori di ogni schema) si può vedere quanto inatteso fosse questo rocambolesco capovolgimento di situazione. E ancora: Golin più che realizzare un gol ha raccolto un regalo clamorosamente offertogli dal «li. bero» polacco BInut sotto forma di una stoppata maldestra in area dopo la quale, tentando di rime diare, il difensore è finito disteso sul pallone. Golin se n'è impossessato e dopo un comodo con frollo ha infilato in diagonale, di sinistro. Se non è miracolo questo, assai poco ci manca. A quel punto il Milan ha coni messo un nuovo peccato, perden do la grande occasione, sbaglian do alla stessa maniera di chi fa tredici al Totocalcio e poi spreca tutto 11 malloppo. In meno di un quarto d'ora bisognava tenere quel risultato cosi presioso e lnve co i rossoneri hanno consentito al Legla di pareggiare al 79' quando 11 centravanti Biallals è fuggito sulla sinistra. Rosato non è riuscì to a controllarlo perché vittima del crampi (poco dopo ha dovuto farsi sostituire) e Biailals ha mandato verso il centro un perfetto traversone su cui Deyna, autentico fuoriclasse, «stella» della squadra di Varsavia, una specie di Netzer della Polonia, inventava un gol da antologia con un missilistico tiro al volo in corsa, da fuori area, finito giusto sotto la traver sa. Benettl, avversarlo diretto del la mezz'ala, si trovava in quel mo i mento lontano: per Ingenuità era rimasto a metà campo, subito do po aver effettuato una rimessa in gioco da fallo laterale. E' giusto e logico, comunque, che sia stato proprio Deyna a mettere a segno questo gol e in maniera tanto coreograficamente interessante. Deyna è il giocatore di maggior risalto di questo Legia, l'unico a distinguersi per doti tecniche e personalità in un complesso di ottimi podisti, però alquanto approssimativi nel tocco e soprattutto disorganizzati in dife¬ sBfdmbstdhcn sa. Proprio l'errore commesso da Blaut (11 quale, tra l'altro, stava facendo un pericoloso «bis» subito dopo su incursione di Prati) dimostra quanto facilmente attaccabile fosse questa retroguardia se soltanto 11 Milan avesse dimostrato una maggiore autorità ed una diversa iniziativa di gioco. Deyna ha saputo mettere più volte in crisi lo schema tattico del rossoneri, assolutamente mancati a centro campo, dove Biasiolo è risultato evanescente, Benettl ha corso molto ma senza troppo costrutto e soprattutto Magherini non ha mai saputo portare aiuto a nessuno. Tra 1 polacchi si è messo in evidenza il mediano Pieszko e pure l'altro centrocampista Cmiklewikz, grande cursore, capace di effettuare interventi difensivi e poi proiettarsi sino in area avver¬ saria. Se Deyna esce come protagonista assoluto da questa partita, grande rilievo va dato pure a Belli, migliore in campo da parte rossonera, passato improvvisamente da ruolo di riserva a quello di primo attore. Belli doveva finire in panchina, an dolore alla schiena di Vecchi gli ha aperto la via del posto di titolare e Belli ha saputo cavar fuori una prestazione clamorosamente positive. In realtà 11 Legla avrebbe potuto trarre ben maggiore profitto dalla sua insistente offensiva soprattutto nel primo tempo. Sino al 15' 11 Milan ha denunciato un affanno davvero Inatteso, Schnelllnger doveva urlare per cercare di richiamare i suoi compagni e pretendere una più adeguata «protezione» dai centrocampisti. Si sono viste pedate in caotica confusione, tipo partita da paese, da- vanti all'area rossonera, dove 1 polacchi si avventavano con molta furia ma poco discernimento e dove Rosato, Anquilletti, lo stesso Schnelllnger chiedevano all'agonismo e al vigore atletico quello che 11 reparto non sapeva dare dal punto di vista dell'ordine. Le occasioni migliori da gol nel primo tempo le ha avute comunque (anche questo rientra nella logica, spesso assurda del calcio) proprio il Milan. Dopo che un gol di Benettl era stato annullato su passaggio di Blgon. per fuorigioco dello stesso Benettl, ancora Bigon si rendeva protagonista di una bella azione e riusciva a lanciare un perfetto pallone per Prati: purtròppo il centravanti mancava l'aggancio e «steccava» di sinistro. I Nel secondo tempo un calo di ritmo iniziale del Legla consente j al Milan di riprendere fiato, ma ci vuole tutta l'abilità di Belli per1 opporsi ad un tiro di Deyna (al 20'), a una conclusione di Nowak (23') e subito dopo ad un colpo di testa ravvicinato di Biailals. Poco dopo Rocco gioca la carta Golin e l'operazione ha subito successo, ma prima del termine Deyna rimette a posto tutto e con il suo gran gol scatena l'entusiasmo del caloroso pubblico di Varsavia. Il pareggio è il risultato più giusto per una partita sempre Interessante e vivace, ma spesso troppo ricca di fasi caotiche che con il vero football hanno poco a che vedere. Molto avrà influito senz'altro anche il campo, decisamente molle (un giornale di Varsavia stamattina lo ha definito addirittura «kartofenlisko», cioè campo di patate). E proprio al fondo molle si devono tra l'altro i crampi di Rosato, che forse sono costati il pareggio al Milan. Antonio Tavarozzì

Luoghi citati: Milano, Polonia, Varsavia