Can-can parigino e balletto sovietico

Can-can parigino e balletto sovieticocronaca televisiva Can-can parigino e balletto sovietico Il film di Renoir in concorrenza col romantico spettacolo russo "La maestrina e il teppista", tratto da De Amicis na e il teppista, traIeri sera, gradito recupero cinematografico: French cancan di Jean Renoir. E' noto qual è il vero valore del film. Renoir non aveva più lavorato in Francia togtappmdal 1939: si può dire che le | kultime sequenze de La regola J retici gioco erano state girate i nal rombo dei cannoni nazi- i tsti. S'era avuta quindi la lun- j aga parentesi americana coni un'opera assai notevole, fuo- mo del Sud, e alcune cose de- rminori. E final- 'se i e d o a o a za lm è ro, el e il e il re Viaa cisamente mente Renoir aveva lasciato i l'America. Ma per la difncol- ' tà di trovare un produttore, I era stato costretto a lavorare ancora all'estero: nel 1951 in India (Il fiume) e nel 1952 in Italia (La carrozza d'oro, ' con la Magnani), due esperienze non positive. Ed ecco nel 1955 il tanto desiderato e sospirato ritorno, come regista, in patria. French cancan bisogna vederlo cosi: come un'appassionata confessione d'amore di Renoir alla « sua » Francia, os- ! sia alla « sua » adorata Parigi di cui con sentimento e j nostalgia rievoca un episodio culminante della belle epoque tradizionale, il lancio di un locale che diventerà famoso in tutto il mondo, il j « Moulin rouge ». Non si tratta di un capolavoro, certamente, anzi, al j suo apparire una parte della critica espresse riserve e delusione (mentre ci fu chi lo difese a spada tratta: Sa-1 doul, ad esempio, definì più tardi « la migliore pellicola di Renoir degli Anni 50 » ). Comunque, un film più che 1 apprezzabile, con alcune se- : quenze di classe, un'ambien- ! fazione e una cornice musicale di prim'ordine, la presenza di Jean Gabin e di altri interpreti adatti e convinti (e di cantanti come Edith, Piaf e Patachou): è un Renoir sulla china discendente, su questo non c'è dubbio, ma : ancora capace di tocchi magistrali e, ripetiamo, tutto pervaso da un caldo e frizzante «entusiasmo parigino». Sul secondo canale, dopo un numero di Incontro dedicato al polemico e provoca-1 torio professor Marshall McLuhan, detto il filosofo dei mass-media, è andato in onda il balletto La maestrina e il teppista, la cui trama è desunta da una sceneggiatura di Maiakovski che a sua volta s'era ispirato alla novella « La maestrina degli operai » di Edmondo De Amicis. Del balletto abbiamo parlato di recente, in occasione delle manifestazioni pubbliche del Premio Italia all'Auditorium di Torino: era stato incluso in una serata di omaggio alla tv sovietica: una serata per la verità alquanto discutibile che comprendeva anche un documentario di normale amministrazione e un retorico e lagnoso telefilm per ragazzi. Rivisto su piccolo schermo, il ballet- msafsinesilpstiscccdlfèCApttrpqslsPsdgGglcdMlcG2dcLppAcreRs«smo to ha perso in spazio e suggestione; ha confermato tuttavia l'eccellenza tecnica dei protagonisti e dei loro compagni, la piacevolezza delle musiche dell'illustre Sciosta- kovic, ma ha confermato pu re una dimensione di este nuato eri esasperato roman ticismo di impronta piuttosto accademica, * * .Domenica. Sempre msste riosamente latitante la rivi. sta Pomeridiana Creola pri- 1 ma annunciata e poi soppres sa. Ma in questi casi la Rai avrebbe il preciso dovere di fornire un chiarimento. Cos'è avvenuto? Ci si è accorti in extremis che lo spettacolo era sgangherato e non presentabile senza rossore? Che il testo conteneva tipotesi poco probabile) arditezze,' sconcezze, irriverenze e oltraggi nei confronti delle istituzioni e delle autorità? O ì c'è sotto, semplicemente, una i causa tecnica? Lo si dica, mi- i ca saranno segreti di Stato. I Alla sera, Petrosino è an-1 dato avanti con dignità. Ma lo sceneggiato, nonostante fatti truci e avventure varie, è molle, dispersivo, ciarliero. Corretta la regia, corretto | Adolfo Celi: si attende un ] po' di grinta. Intanto è finito lo show II buono e il cattivo che lascerà un discreto | ricordo: accettabile nel complesso, offriva da piluccare qua e là esibizioni gustose. * * Stasera due trasmissioni da segnalare: sul « secondo » alle 21,15 per « Passato prossimo » la prima puntata di Propaganda e realtà nel Terso Reich: e sul « nazionale » dopo le 22 l'esordio del programma (in due puntate) Giuseppe Mazzini, « medaglione » per il centenario della morte. Il Mazzini sarà preceduto dal quarto capitolo del romanzo di cappa e spada Mandrin. Radio: sul « nazionale » alle 21,15 La traviata di Verdi, con Beverly Sills e Nicolai Gedda; sul «secondo» alle 22,40 Prima che il gallo canti di Pavese (settima puntata); sul « terzo » alle 14,30 Musiche di Edgar Varese e alle 17,35 Jazz oggi. u. bz.

Luoghi citati: America, Francia, India, Italia, Parigi, Petrosino, Premio Italia, Torino