Rapporto Kinsey per i francesi

Rapporto Kinsey per i francesi Rapporto Kinsey per i francesi (Si è abbassata per le donne l'età media del primo rapporto sessuale- Scarso l'uso di anticoncezionali, anche da parte delie generazioni più giovani) (Dal nostro corrispondente) Parigi, 21 ottobre. In Francia, come altrove, l'amore non è sempre una cosa meravigliosa. Simile ai vini illustri di questo paese, migliora sovente col passar del tempo, entro certi limiti. Ma, al solito, pur affermandosi l'emancipazione, sono gli uomini e non le donne a trarne le maggiori soddisfazioni. Ciò risulta dal «Rapporto sul comportamento sessuale dei francesi», un ponderoso studio di quasi mille pagine che uscirà tra qualche giorno in libreria e del quale il quotidiano Le Monde ha cominciato a pubblicare alcuni estratti. Il volume è opera di tre medici e psicologi, Pierre Gondonneau, Lucien Mironer ed Anne-Marie Dourlen-Rollier, ed ha l'autorevole benedizione introduttiva dell'ex ministro della Sanità Robert Boulin. Per conquistarsi la confidenza dei cittadini della Quinta Repubblica, tutt'altro che spregiudicati, su un tema tanto delicato, e spremere conclusioni attendibili, ci è voluto un paziente lavoro di seduzione e persuasione protrattosi per mesi e mesi: migliaia di interviste, condotte in tutti gli strati della società. Nove persone su dieci, apprendiamo da questa specie di «Rapporto Kinsey» europeo, «ritengono che riuscire nella vita sentimentale sia importante quanto riuscire nella vita professionale». E l'ottanta per cento degli interpellati sono fermamente convinti che la soddisfazione sessuale sia un fat- tore primario di felicità, per l'uomo come per la donna. Ma queste sono aspirazioni. In pratica, che avviene? Si è appena lasciata alle spalle, e nemmeno ancora del tutto, una società in cui il piacere sessuale era considerato privilegio dei maschi: le femmine erano condizionate a non orientarsi verso ricerche di questo tipo, l'educazione tendeva a minimizzare l'importanza dell'armonia fisica nell'ambito coniugale, lasciando all'uomo, tuttavia, la possibilità di rivolgersi altrove. Adesso, finalmente, prevalgono altri indirizzi, un tantino più equi. Due uomini su tre, e due donne su cinque, tra gli intervistati in età feconda, hanno avuto la loro prima esperienza non ancora ventunenne L'età del primo rapporto completo si è sensibilmente abbassata per la popolazione femminile dopo l'ultima guerra: il 59 .per cento delle donne oggi tra i ventuno e i ventinove anni non erano più illibate al compimento della maturità. Nella generazione delle loro madri, che ora hanno passa- to la cinquantina, la propor- zione era del 36 per cento. Tra i maschi, risultato prevedibile del sondaggio, non c'è stata una variazione così netta. L'età media generale del primo rapporto si situa poco al disopra dei 19 anni per i maschi e poco al disopra dei 21 per le femmine. L'uso degli anticoncezionali, ahimè, è assai poco comune nelle prime relazioni: né ci si è preoccupati molto, con altri metodi meno efficaci, delle possibili conseguenze. Tre uomini su quattro rammentano la prima esperienza come molto soddisfacente o addirittura 139 per cento i meravigliosa. Ma la metà delle donne invece la ricorda come deludente o amara. c. c.

Persone citate: Kinsey, Lucien Mironer, Rollier, Sanità Robert

Luoghi citati: Francia, Parigi