I restauri fatti in casa

I restauri fatti in casa UNA LETTERA DEL SINDACO DI PALERMO I restauri fatti in casa Si propone ciie lo Stato accrediti ai Comuni le somme normalmente stanziate per la difesa dei monumenti: nella lì ciucia che l'intervento municipale risulti più tempestivo e impegnato Signor Direttore, fra i non pochi aspelti preoccupanti della città di Palermo, della tinaie fio attualmente l'onore di essere il Sindaco, non può non essere collocata la implacabile e deplorevole fatisccnz.a di molti antichi e pregevoli monumenti, spesso uniche o rare reliquie per ciò che concerne più lontani momenti urbanistici, edilizi, artistici, culturali della secolare storia di Palermo. L'ultimo crollo il recentissimo crollo ih una parie del Castello della Zisa costituisce un fatto forse più clamoroso, ma certamente non isolato, di questa rapida agonia del pai limonio storico-artistico: quello che più conferisce ad ima città ccrt- caratteristiche interessanti, certa nobiltà, certa ragione di visitabilità. Logicamente, questo fenomeno non è peculiare di Pa lerino, ma, in generale, di lui tu le più artistiche località d'I talia le dove in Italia non c'è qualcosa di grande interesse storico artistico?): ciò, non solo in dipendenza del sistema finanziario amministrativo di tendenza centralistica pur sempre vigente nel nostro Paese, ma anche in dipendenza della disorganicità e molteplicità degli istituii competenti: periferici, non decentra ti; burocratici, ma senza iniziativa ed autonomia; ed in dipendenza della loro varia capacità, come delle scarse ed intempestive risorse finanziarie. Mentre alle Sovrintendenze potrebbero essere affidaii compiti di sorveglianza, di si udio, di ricognizione, di inventariazione, di pubblicazione ed illustrazione dei Monumenti, come di consulenza storica, art istica, tecnica, riferrei ni ile demandare alle Amministrazioni Comunali, specialmente delle città più doviziose di antichi e pregevoli monumenti, il restauro lem pesi ivo le quindi sempre as sai più economico! di quei monumenti, quando non anche l'acquisto degli editici alienabili, di valore storicoartistico icome certi palazzi dell'antico patriziato», che possano senza rianno estetico essere internamente adattati a scrii di pubbliche istituzioni: scuole, biblioteche, esposizioni, unici, circoli culturali ricreativi, ecc. Stante il sistema della fi nanza lucale, non può l'Animi lustrazione comunale accol tarsi queslo onere, se non con finanziamenti speciali. he stesse cifre solitamente stanziate nel bilancio statale a tal fine, potrebbero essere accreditale ai Comuni, con assoluto divieto di storno ari altro capitolo; sarebbero cosi direttamente e tempestivamente richieste e concesse, più economicamente spese, più profìcuamente utilizzale, trasformandosi in qualche caso, per i Comuni, in un investimento fruttifero quando gli editici, senza guasto e profa nazione, potessero adattarsi a determinati servizi pubblici per i quali spesso si erogano grossi affitti. Utilità generale Mi sembra che questa proposta, con le dovute modifiche, possa tornare utile per salvare un moribondo patrimonio artistico di eccezionale valore; per non spegnere il sempre più debole interesse turistico nei confronti di certe citta e delle regioni in cui sorgono; per organizzare più facilmente la preservazione delle vie e delle piazze dei centri storici di più rilevante importanza storica, urbanisti ca, artistica; per stabilire ciò che più realisticamente e re sponsabilmente va salvalo e ciò di cui può bastare la preservazione di qualche partirò lare architettonico in sede idonea. Tutto questo lavoro tecnico e critico potrà essere approntalo da commissioni locali, composte da tecnici connina li, da esponenti della cultura storico-artistica locale, da funzionari espelli delle interessate Sovrintendenze; mentre dovrà spettare al Comune l'affidamento e l'esecuzio ne concreta delle opere con personale che dia buon affidamento. La «municipalità» delle iniziative e dell'impegno, stimolerebbe maggiormente l'interesse del cittadino alla tutela del pai limonio locale, la col laborazione dell'opinione pubblica e perfino i volontari con tributi riei generosi, degli appassionati, degli Enti più legati ed interessati al restauro e alla conservazione delle antichità e rielle bellezze cittadine. Accolga, signor Direttore, con i sensi della mia stima, i miei piti cordiali saluti. Giacomo Marchetto Sindaco di Palei ino

Persone citate: Di Palermo I, Giacomo Marchetto, Stante

Luoghi citati: Italia, Palermo