Pirelli: voci contraddittorie sulla riduzione di personale

Pirelli: voci contraddittorie sulla riduzione di personale Pirelli: voci contraddittorie sulla riduzione di personale Secondo la società "non c'è allo studio alcun progetto", ma esiste comunque "un problema di esuberanza del personale" - I sindacati: "Qualcuno ha già visto le liste degli operai e impiegati da licenziare: 1400 in tutto" (Nostro servizio particolare) Milano, 13 ottobre. «Tutto quello che sappiamo l'abbiamo letto sui giornali — ha dichiarato oggi pomeriggio un alto funzionario della Pirelli — posso comunque assicurare che non c'è allo studio nessun progetto di ristrutturazione». Questa smentita è stata accolta con molto scetticismo negli ambienti finanziari milanesi, tant'è vero che le azioni della Pirelli sono scese, rispetto alla quotazione di ieri, di un altro 4.7 per cento pari a 66 punti. Anche le quotazioni della Pirelli Finanziaria, che pure ieri avevano retto bene, hanno registrato un calo del 5 per cento. C'è indubbiamente qualcosa di più di una «crisi generale dell'industria», come ha precisato il funzionario interpellato. Nella primavera di quest'anno, il presidente della Società Leopoldo Pirelli, parlando all'assemblea degli azionisti, aveva comunicato che il bilancio dell'anno precedente si era chiuso con una perdita di quasi 15 miliardi. Le cause sono molteplici. Alla base dì tutto c'è una sottoutilizzazione delle risorse: per una unità di produzione nel '63 il capitale impiegato era 90: lo scorso anno, per ottenere la stessa quantità di prodotto era necessario un impiego di capitale pari a 125. Questa situazione, determinata in parte dall'aumento del costo del lavoro — secondo fonti aziendali si aggira sul 50 per cento — deriva però anche da situazioni obbiettive di mercato. Durante la lunga vertenza dei lavoratori del settore gomma, la Pirelli non ha potuto assicurare alle industrie automobilistiche i consueti livelli di fornitura e le case si sono rivolte ad altri produttori, stipulando con loro contratti che sono ancora in vigore. Anche la persistente crisi dell'edilizia ha avuto riflessi negativi sull'assorbimento del mercato: le vendite di pneumatici per veicoli pesanti e industriali sono diminuite negli ulimi sei mesi di circa il 20 per cento, come pure l'impiego di cavi ricoperti di | gomma. Malgrado le smentite ufficiali, è chiaro che qualcosa sta avvenendo all'interno del colosso della gomma. Alla fine dell'anno scorso, 870 lavoratori accettarono la forma — proposta dalla direzione — d«as delle dimissioni volontarie, «premiate» con 488 mila lire e altre 35 mila per ogni anno di servizio. Da allora il personale che è andato in pensione o ha lasciato la Pirelli per altri motivi non è stato rimpiazzato e dalla «Bicocca», in questo modo, se ne sono andati quasi duemila operai. Nello stesso periodo anche i dirigenti sono molto diminuiti, passando da 420 a 360 in poco più di un anno. C'è dunque in atto effettivamente una ristrutturazione generale ammessa, anche se non esplicitamente, dall'ingegner Isalberti: «Non neghiamo di avere un problema di esuberanza che deriva da un'insufficiente utilizzazione delle nostre risorse industriali e organizzative». Si esclude comunque che siano in vista provvedimenti di messa in cassa d'integrazione. Arturo Grassi, responsabile della sezione sindacale aziendale della Cgil, per contro, afferma: «Qualcuno ha già visto le liste degli operai e impiegati che dovrebbero essere colpiti dal provvedimen¬ to». Sarebbero 1400 in tutto, in gran parte appartenenti ai laboratori di analisi, ricerche, controllo e lavorazione sussidiarie. La situazione dovrebbe essere esaminata lunedì, secondo quanto si dice, in un incontro programmato dai sindacati e direzione presso il ministero del Lavoro a Roma. «Qui non ne sa nulla nessuno — risponde implacabile un funzionario — mi risulta anzi che, in quei giorni, l'ingegner Leopoldo Pirelli dovrebbe essere a Londra». In serata il consiglio di fabbrica della Pirelli «Bicocca» e i sindacati provinciali dei chimici hanno diffuso un comunicato in cui viene annunciato per martedì prossimo a Bologna un incontro degli esecutivi dei consigli di fabbrica del gruppo, per dar seguito pratico alle indicazioni scaturite nelle ultime riunioni in una piattaforma rivendicativa sulla quale saranno mobilitati operai e impiegati, «per respingere qualsiasi attacco al posto di lavoro e ai livelli salariali». , m. f.

Persone citate: Arturo Grassi, Isalberti, Leopoldo Pirelli

Luoghi citati: Bologna, Londra, Milano, Roma