Merckx-Swerts nel Trofeo Baracchi contro il favoloso primato di Ocaña

Merckx-Swerts nel Trofeo Baracchi contro il favoloso primato di Ocaña L'insaziabile belga oggi alla caccia di un altro trionfo Merckx-Swerts nel Trofeo Baracchi contro il favoloso primato di Ocaña Lo spagnolo, Tanno scorso, in coppia con Mortensen, vinse la prova a km 48,706 di media - Il nuovo record è l'obiettivo del tandem belga - Solo Gimondi-Boifava ed i fratelli Pettersson possono rovesciare il pronostico (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 10 ottobre. Non si vuole certo disconoscere il valore delle coppie Gimondi-Boifava e Gòsta Pettersson-Thomas Pettersson, se si dice che il vero avversario di Eddy Merckx e del suo compagno Roger Swerts, nel Trofeo Baracchi di domani, è l'assente Luis Ocana. Lo spagnolo, costretto a rinun ciare anche a quest'ultima sfi da con Merckx per curarsi l'infiammazione polmonare riportata durante il Tour, l'anno scorso, in coppia con il danese Mortensen, era stato protagonista di una clamorosa impresa: aveva vinto la tradizionale competizione a cronometro a coppie coprendo i 109 chilometri da Bergamo a Brescia alla favolosa media di km 48,706. Ocana non aveva battuto Merckx, perché Eddy non c'era: il fuoriclasse belga, dopo aver vinto il « Baracchi » per due volte in coppia con Bracke nel 1966 e 1967, lo aveva clamorosamente perduto due anni dopo in tandem con Boifava e da allora ha disertato la manifestazione bergamasca, riservandosi di tornarvi soltanto in condizioni di forma adeguate alla pesantezza dell'impegno. La prova « record » di Ocafia-Mortensen resta tuttavia il termine di paragone dal quale non si potrà prescindere nel valutare il comportamento di Merckx e Swerts, favoriti d'obbligo tra le otto coppie che prenderanno il via da Bergamo, a tre minuti d'intervallo l'una dall'altra, alle 13.45 di domani. Una vittoria senza primato della coppia belga non accontenterebbe più. infatti, in quanto es- sa rientrerebbe nella normalità a cui ci ha abituati il campionissimo Eddy. Merckx farebbe egualmente sensazione ottenendo il sesto successo in otto giorni (dopo il Giro dell'Emilia, il « Lombardia », le due prove di Losanna ed il circuito di Sallanches), ma qualcuno potrebbe sempre dire: « Ma Ocana non c'era... ». Merckx e Swerts, insomma, per ottenere un trionfo sono impegnati a battere non solo i presenti ma anche gli assenti. L'impresa non è impossibile, in teoria; lo stesso Eddy, nelle dichiarazioni fornite al primo collaudo sul percorso (oggi, alla punzonatura, era molto più prudente) non aveva nascosto la speranza, con l'ausilio indispensabile di una giornata climaticamente ideale, di poter portare il « tetto » del Baracchi ai 49 orari. Il meccanismo» della competizione è tuttavia tale da non consentire facile ottimismo, previsioni allegramente avventate che potrebbero essere smentite dalla realtà: si corre in due, bisogna dividere giudiziosamente lo sforzo, tenere un ritmo che vada bene per entrambi. Non basta, per vin-1 cere a quei livelli, un Merckx come l'attuale in strepitose condizioni di forma e con il morale caricato a mille ctaiia prospettiva di tentare, entro j la fine del mese, di miglio- | rare il record assoluto del-1 l'ora. Bisogna che anche ! Swerts sia all'altezza di un « superman » del genere: l'atletico Roger è stato scoperto solo quest'anno come autentico « cronoman », soprattutto sulle brevi distanze. La sua sola prestazione probante su un percorso di adeguata lunghezza è il successo nel Gran Premio di Castrocaro del 18 giugno scorso: 76 chilometri, alla media di km 39, ragguardevole date le caratteristiche del tracciato. Felice Gimondi — e la conferma viene dal Giro di Lombardia — è in condizioni di spirito e di forma quasi ideali, fermamente deciso a tornare da autentico protagonista nel clima del « Baracchi », da lui vinto una volta sola, nel 1968, in coppia con Anquetil. Al campione d'Italia è stato assegnato il miglior compagno di coppia disponibile sul mercato nazionale: quel Boifava che sembra tornato al livello di rendimento che gli permise, nel 1969, di sfiorare un clamoroso trionfo (fu tradito nel finale proprio da Merckx). Gimondi e Boifava fisicamente si rassomigliano moltissimo; non vi sono da temere squilibri nel passo, errori nella sincronia dei cambi, e così via. Si tratta solo, insomma, perché i due italiani non tradiscano le speranze, di « benzina »: e solo Felice e Davide possono sapere se hanno dentro abbastanza carburante per insidiare il successo di Merckx. Le stesse considerazioni valgono per ì fratelli Pettersson, vincitori nell'edizione 1970, secondi l'anno scorso dietro ad Ocafia-Mortensen. I due svedesi vengono da una stagione su strada piuttosto grigia, ma, nelle prove contro il tempo, si ritrovano nel loro vero elemento: potrebbero risorgere, insomma, proprio al momento giusto per causare una grossa sorpresa. Gianni Pignata | I I I | . I Bergamo. Patto di ferro tra Swerts e Merckx (Telefoto)

Luoghi citati: Bergamo, Brescia, Emilia, Italia, Lombardia