Non si possono superare i 50 all'ora nelle città

Non si possono superare i 50 all'ora nelle città Non si possono superare i 50 all'ora nelle città Sciagura per eccessiva velocità in una strada con precedenza - Condannati entrambi gli automobilisti Avere la precedenza, su una I atrada urbana che gode di tale j Mprivilegio, non significa poter tenere, specialmente di notte, una velocità eccessiva e comunque contraria alle disposizioni del codice. Questo sembra il significato di una sentenza pronunciata ieri dal tribunale (pres. Venduti, p. m. Amore) nella causa per omicidio colposo contro Oscar Carlini, 22 anni, corso Grosseto 143 bis e Felice Galante, 24 anni, corso Taranto 136 A. L'incidente accadde la notte del 3 luglio 1969, poco prima dell'una. Il Carlini, a bordo della sua «124», percorreva via Monterosa proveniente dal centro della citta e diretto in via Botlicelli; con lui viaggiavano Sergio e Liselda Re. Il Galante, invece, sulla sua « Mini minor ». con gli amici Giuseppe e Michele Ciavarelli, proveniente da via Bologna e diretto in corso Giulio Cesare, aveva imboccato la via Gottardo, che gode di precedenza assoluta. Lo scontro si verificò appunto lrsssfadscpdtsptmppfinmatin via Gottardo angolo via Mon- | bil Carlini accennò l'altra- | ndcterosa: versamento della strada « prioritaria» senza accorgersi, o per meglio dire accorgendosi troppo tardi, del sopraggiungere della « Mini » ad una velocità che, almeno secondo la perizia, era assai elevata. La «124» fu scaraventata ad alcuni metri di distanza. Sergio Re riportò gravissime ferite e mori verso le 2 alle Molinette. Serie lesioni lamentarono anche Liselda Re, Giuseppe e Michele Ciavarelli e lo stesso Ga- lante. Gli avv. Accatino e Ferrerò, difensori del Carlini, hanno sostenuto l'innocenza del loro assistito che, dopo essere sbucato sulla via Gottardo, si sarebbe fermato, appunto per consentire al Galante di schivarlo con una deviazione. Ma tale manovra non sarebbe stata possibile anche perché la « Mini » avrebbe marciato piuttosto sulla sinistra. D'altra parte l'avv. Cremo, in difesa del Galante, ha fatto notare che, quando si percorre unti strada con precedenza assolutasi può presumere di dover rispettare con minore impegno le norme di prudenza. « Le strade con precedenza sono state istituite proprio per sveltire il traffico ». Questo, per il tribunale, è vero fino ad un certo punto. Nessuna norma, infatti, autorizza l'automobilista a superare nei centri abitati la velocità di 50 chilometri l'ora, anche se molti automo- bilisti. specialmente nelle ore notturne, se ne dimenticano. I giudici hanno pertanto condannato il Carlini a 10 mesi con un'anno di ritiro della patente e il Galante a 5 mesi e 10 giorni con 6 mesi di ritiro della patente, riconoscendo una maggior responsabilità a colui che omise di dare la precedenza. I danni sono stati risarciti. Entrambi i condannati fruiscono della condizionale 2 della non menzione.

Persone citate: Accatino, Carlini, Felice Galante, Michele Ciavarelli, Oscar Carlini, Sergio Re