Schweitzer: pronto tra un anno il nuovo " piano ,, per le monete di Ennio Caretto

Schweitzer: pronto tra un anno il nuovo " piano ,, per le monete Chiusa l'assemblea del Fmi a Washington Schweitzer: pronto tra un anno il nuovo " piano ,, per le monete Il direttore del Fondo: "Le condizioni per avviare la riforma sono molto più favorevoli d'una settimana fa" - S'è iniziato il lavoro dei "Venti" (Dal nostro corrispondente) New York, 29 settembre. Con un ottimistico discorso del suo direttore. Pierre Paul Schweitzer, e la prima riunione dei supplenti del « Comitato dei 20 ». si è chiusa oggi a Washington la ventottesima assemblea del Fondo monetario internazionale. I lavori della riforma sono già incominciati. I supplenti, riunitisi alle 15 (le 21 in Italia) stanno per nominare due vicepresidenti, da affiancare al presidente, l'inglese Morse, probabilmente un americano e un giapponese. Stabiliranno anche la propria « tabella di marcia» e le questioni preliminari per l'agenda. Si prevede che si incontreranno di nuovo a Washington a novembre nel « round » negoziale d'apertura. Contrariamente a quanto dichiarato all'inizio dell'assemblea, Schweitzer ha oggi sostenuto che un progetto preliminare di riforma sarà pronto per il settembre venturo. Il direttore del Fondo ha detto che « le condizioni per una riuscita sono molto più favorevoli di una settimana fa», grazie, soprattutto, alle equilibrate proposte degli Stati Uniti. «Abbiamo riscontrato una convergenza sui principi della riforma — ha detto — e alcuni paesi hanno adottato posizioni più duttili. L'atmosfera è notevolmente migliorata». In aperta polemica con la fronda fattagli dagli ameri cani, Schweitzer ha aggiunto di essere stato confortato dalla «dimostrazione di fiducia» dei delegati. Egli ha concluso il discorso con l'auspicio che un accordo possa essere presto raggiunto sulla emissione di nuovi diritti speciali di prelievo per il triennio '73-75, la prima emissione essendo ormai finita. Sui diritti speciali di prelievo si è soffermato anche Robert Me Namara, il presidente della Banca, definendolo un utile strumento per i paesi in via di sviluppo. I commenti della stampa americana e del mondo degli affari alla ventottesima assemblea sono stati positivi.. La « guerra dì religione » deite monete (una frase felice del ministro tedesco Schmidt) è praticamente finita, affermano tutti. I dati assodati sono parecchi: si manterran- \ no fisse le parità, ma con ampi margini di fluttuazione. Il dollaro verrà usato come una qualsiasi altra valuta, « libera » dall'oro. I diritti speciali di prelievo diventeranno il principale strumento dì riserva. E' stata confortante anche la mancanza di colpi di scena. Nessuno ha chiesto l'estromissione di Formosa. Solo il Sud Africa ha chiesto l'aumento del prezzo dell'oro sui mercati ufficiali. Un unico paese, in realtà, ha scosso le acque, il Cile, che ha accusato la Banca mondiale di essere uno strumento degli Stati Uniti. Il governatore della banca cilena. Alfonso Inostroza, ha affermato che ogni prestito è stato sospeso per rappresaglia con¬ tro la naziotmlizzazione delle imprese americane. La Banca mondiale ha rifiutato commenti, ma si sa che gli Usa si sono opposti ai prestiti. Ennio Caretto

Persone citate: Alfonso Inostroza, Pierre Paul Schweitzer, Robert Me Namara, Schmidt, Schweitzer, Washington Schweitzer

Luoghi citati: Cile, Formosa, Italia, New York, Stati Uniti, Sud Africa, Usa, Washington